Home Curiosità Just Charlie – Diventa chi sei: trailer italiano del film di Rebekah Fortune

Just Charlie – Diventa chi sei: trailer italiano del film di Rebekah Fortune

L’esordio alla regia di Rebekah Fortune, un delicato racconto di formazione, approda nei cinema italiani il 23 gennaio 2020.

pubblicato 22 Gennaio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 14:10

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 23 gennaio Wanted Cinema e Walmyn portano nei cinema italiani Just Charlie – Diventa chi sei, un racconto di formazione vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Edinburgo. da molti paragonato a Billy Elliot per l’onestà e l’efficacia nel ritrarre le dinamiche emotive dell’adolescenza.

Il film segna l’esordio alla regia di Rebekah Fortune che ha adattato un suo pluripremiato cortometraggio dal titolo Something Blue.

 

La trama ufficiale:

 

Charlie è un adolescente della provincia inglese con un grande talento per il calcio. Una delle squadre più importanti, il Manchester City, gli offre un ingaggio da sogno, ma Charlie ha un segreto: è felice solo quando, di nascosto, può vestirsi da ragazza. Intrappolata nel corpo di un fanciullo, Charlie è combattuta tra il desiderio di compiacere le ambizioni che il padre ripone in lei e il bisogno di affermare la propria identità. La scelta che la attende rischia di mandare in pezzi la sua famiglia e mettere a repentaglio i suoi affetti più cari.

 

Il film vede protagonista Harry Gilby, giovane talento che ha incantato il West End londinese grazie al ruolo di Nathan nell’adattamento teatrale di grande successo di “The Full Monty” e noto per aver interpretato sul grande schermo un giovane J.R.R. Tolkien nel film biografico Tolkien del 2019.

Il cast è completato da Scot Williams, Patricia Potter, Elinor Machen-Fortune, Peter Machen, Karen Bryson, Jeff Alexander, Travis Blake-Hall, Janine Hipkins, Charlie Georgiou e Maria O’Brien.

[quote layout=”big” cite=”Rebekah Fortune]Just Charlie è un film sulla determinazione nel perseguire i propri sogni e sull’accettazione di chi viene percepito come “diverso”, perché a volte le regole che sanciscono “come si ama”, “cosa si può o non si può fare”, “cosa si può o non si può essere” devono essere superate. Ognuno dei personaggi del film si trova a mettere in discussione se stesso e i propri valori, costretto a fare i conti con le conseguenze emotive delle proprie scelte. La trasformazione di Charlie ispira un cambiamento in tutti gli altri personaggi e, mi auguro, anche negli spettatori. È una storia sulla creazione di un’identità – chi pensiamo di essere, chi vogliamo essere e chi siamo veramente – e sul coraggio di essere fedeli a se stessi, malgrado l’avversità da parte degli altri.[/quote]

 

 

 

NOTE DI REGIA

 

“Just Charlie” è un racconto di formazione molto particolare. Charlie è una ragazza divisa tra il desiderio di compiacere le ambizioni del padre e l’urgente bisogno di esprimere la propria autenticità. Il bruciante desiderio di abbracciare pienamente la propria vera identità le dona la forza per riuscire a farsi accettare e amare dalla comunità in cui vive. Il film è ambientato a Tamworth, la città in cui sono cresciuta, una piccola città di commercianti nelle Midlands, dove tutti si conoscono e dove il calcio domina qualsiasi argomento di dibattito. Tutti i personaggi del film sono ispirati a persone reali, con le loro difficoltà nell’aprirsi al di là della loro “zona di comfort”. Avendo io stessa sperimentato il rifiuto e la difficoltà nell’accettazione di individui che differiscono dalla “norma”, mi è sembrato il contesto perfetto in cui ambientare questa storia. Ogni genitore vive sulla propria pelle il conflitto perenne tra ciò che ritiene meglio per un figlio e il bisogno di lasciarlo libero di seguire i propri sogni e scoprire se stesso. Pensiamo sempre di volere il meglio per loro, ma andiamo sovente incontro a delusioni. Per me la cosa più importante è stata esplorare il conflitto tra le speranze e i sogni di un nucleo famigliare della piccola borghesia inglese davanti a un percorso inaspettato di ricerca della felicità da parte del piccolo Charlie, che rappresenta un diritto per ogni individuo. Con questo film volevo raccontare soprattutto la storia di una famiglia e di una comunità. Raccontando la storia di Charlie, ho voluto realizzare un “feel good movie” mantenendo però la schiettezza e il tono dolceamaro tipici della cultura britannica. Si tratta di una storia semplice, ma che aveva bisogno di essere realizzata con grande equilibrio e interpretata con immensa sensibilità. Volevo che il risultato fosse insieme appassionante, divertente, amaro, commovente, ma nel complesso gioioso. [Rebekah Fortune]