Italo: due nuove clip del film con Marco Bocci
Italo: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia con Marco Bocci nei cinema dal 15 gennaio 2015.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Italo, primo lungometraggio cinematografico da protagonista per il Marco Bocci di Squadra Antimafia, ha fatto il suo debutto nelle sale e Notorious Pictures che ne ha curato la distribuzione ha reso disponibili due nuove clip tratte dal film, che ricordiamo basato sulla vera storia di un cane randagio che nel 2009 ha conquistato l’affetto di un’intera cittadina siciliana fino a diventarne simbolo.
Il cast del film include anche Elena Radonicich e Barbara Tabita.
Vi ricordiamo che scorrendo l’articolo trovate il trailer ufficiale, altre clip, note di produzione e regia e se volete è anche disponibile la recensione di Cineblog.
Clip – Il tentativo:
Italo: nuova clip del film con Marco Bocci
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Ha debuttato ieri nei cinema Italo, il film di Alessia Scarso basato su una storia vera interpretato da Marco Bocci al suo primo lungometraggio cinematografico protagonista, Elena Radonicich e Barbara Tabita.
Nel 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Tratto da un’ incredibile storia vera il film racconta la vita di Italo, cane straordinario al punto da meritare la cittadinanza onoraria.
Notorious Pictures ha reso disponibile una nuova clip del film che vi proponiamo insieme ad alcune note di produzione e la recensione di Cineblog.
Note di produzione
L’arrivo di Italo nelle sale cinematografiche è per noi il lieto fine di una favola iniziata qualche anno fa, con grande fiducia e un pizzico di incoscienza, senza sapere se e per quali strade saremmo arrivati a questo traguardo.
Se la storia di Italo, infatti, non può che definirsi una favola d’altri tempi, divertente e commovente, profondamente umana fin sulla soglia del romanticismo, per noi c’è una seconda favola che vale la pena raccontare e che si lega alla prima come il rovescio di un ricamo.
Al pari di ciò che vedrete, il lungo lavoro per tessere la tela di Italo è nato da un innamoramento fulmineo verso una storia così incredibilmente potente, come spesso accade quando la realtà della vita supera la fantasia, ed è cresciuto grazie ad uno sforzo corale, a cui non sono mancati ostacoli, dubbi, tentennamenti, ripensamenti, fino a quelli – come in ogni favola che si rispetti – che avrebbero potuto farci desistere. E mi piace pensare che sia anche in ragione di questo travaglio (che non temiamo di raccontare) se oggi Italo può farsi testimone del fatto che ci sono soluzioni percorribili ed esiti possibili, anche in un momento così difficile per il Cinema e la sua industria.
La nostra è una piccola produzione, ma nel suo essere piccola è stata costruita e gestita in modo da rispettare il lavoro di tutti. La presenza delle donne, dietro e di fronte la macchina da presa, è un elemento che la caratterizza fortemente e io sono certa che questo abbia giocato un ruolo importante e rappresenti un valore, anche di esempio.
Quando è iniziata, l’avventura di Italo si reggeva solo sulle gambe di tre amiche che, con inclinazioni diverse e fortuitamente complementari, erano legate al mondo del cinema per lavoro e per passione. Da tempo immaginavo di poter avviare una produzione che potesse vedere Alessia Scarso alla regia, e quando insieme a Coralla Ciccolini mi presentarono prima l’idea e poi la sceneggiatura di Italo, fu subito amore a prima vista. Pur credendo nelle loro capacità tanto quanto nella forza della storia e della nostra squadra, sapevo di dover restare coi piedi per terra e che per realizzare un progetto del genere, così complesso e ambizioso, avremmo dovuto affrontare molte difficoltà.
Per questo, adesso che quelle difficoltà le abbiamo scavalcate e superate, possiamo dire che per tessere questa tela, per completare questo complesso puzzle, abbiamo dovuto incastrare molti pezzi. E dunque dobbiamo – e vogliamo – dire molti grazie.
Quando un anno fa abbiamo lasciato Scicli, con il brindisi dell’ultimo giorno di riprese, sapevamo che stava per cominciare il secondo tempo del nostro lavoro e delle nostre fatiche. Che sono state, forse più dure del previsto. In certi momenti ci è sembrato che fossimo noi al centro della scena di un film, come supereroi chiamati a salvare quella preziosa “pizza”, correndo fuori da una città che brucia, da sotto le macerie di una montagna che crolla. Ci siamo riuscite. E grazie alla fiducia ricevuta da uno dei più grandi distributori sul mercato, che è Notorious Pictures, oggi Italo è nelle sale.
Nessuna di queste parole è solo di circostanza: racconto la storia di questa produzione come una storia personale, perché la bellezza e l’avventura di cui è intrisa sono state per tutti questi mesi compresenti protagoniste delle nostre vite.
Oggi, attraverso Italo, vogliamo dire che con molta determinazione, accompagnata non certo dall’improvvisazione ma da una grande attenzione, dalla competenza e dal lavoro di squadra, alle favole come questa si può arrivare fino in fondo. Ora non ci appartiene più: la consegniamo al pubblico, che la farà propria e la completerà, con il finale che vorrà. [Roberta Trovato – Produttrice]
Italo: trailer ufficiale e clip del film con Marco Bocci
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Disponibili un trailer ufficiale e 3 clip di Italo, il film di Alessia Scarso nelle sale il prossimo 15 gennaio.
Il film ispirato ad una storia vera è interpretato da Marco Bocci, Elena Radonicich, Barbara Tabita, Tomal (il cane), Vincenzo Lauretta, Martina Antoci, Matteo Korreshi, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Marcello Perracchio, Tuccio Musumeci e Leo Gullotta (voce narrante).
Nel 2009, nelle campagne di Scicli, provincia di Ragusa, arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera cittadina fino a diventarne simbolo. Tratto da un’ incredibile storia vera il film racconta la vita di Italo, cane straordinario al punto da meritare la cittadinanza onoraria. Una commedia romantica e divertente che tocca temi importanti quali l’amicizia, il pregiudizio e l’amore incondizionato a cui fa da cornice una Sicilia piena di colori e tradizioni. L’eroe di Squadra Antimafia, Marco Bocci, nel suo primo ruolo da protagonista sul grande schermo.
Clip – Benvenuti a Scicli:
Note di regia
Il 15 marzo 2009, nelle campagne di Scicli, in provincia di Ragusa, un branco di cani randagi ha attaccato un bambino, uccidendolo. Nella stessa città e nello stesso periodo arriva un randagio che conquista l’affetto dell’intera comunità fino a diventarne beniamino. Da questi due fatti di cronaca, e dal mio incontro con lui, Italo, compagno di un pomeriggio d’estate, prende spunto il film.
La Sicilia è notoriamente terra di contraddizioni esposta all’arrivo di stranieri, dominatori, che allo stesso tempo l’hanno soggiogata e arricchita. “Italo Barocco” fotografa un’immagine della Sicilia che si misura con l’accoglienza da un punto di vista inedito. È la storia di un paese ferito che riesce, superati pregiudizi e diffidenze iniziali, a ricevere l’altro. Anche se lo straniero in questo caso è un randagio amabile e benevolo.
Clip – La seduta:
E’ la storia di un’amicizia tra un bambino solitario e taciturno e un cane speciale. Carmelo, detto Meno, e Italo. Non solo quindi le vicende di un cane singolare realmente esistito, che andava a Messa e guidava i turisti, ma anche un racconto di formazione. Sullo sfondo di quest’amicizia si muovono gli altri personaggi, gli abitanti del paese. Personalità che caratterizzano fortemente la piccola comunità in cui la storia si sviluppa, come il sindaco, la maestra, l’assessore, le comari, i vecchietti che trascorrono le giornate in piazza su una panchina, personaggi estrapolati dalla schietta quotidianità che, con le loro peculiarità, danno pennellate di colore e autenticità alla storia.
La Sicilia viene spesso raccontata come reticente, questo film vuole più volentieri mostrare la genuinità di questa terra, l’arguta autenticità dei suoi abitanti, alleggerendo con natio umorismo le sue apparenti contraddizioni, tutto sospeso un palmo sopra la realtà, uno sotto la fantasia. La messa in scena indugia sull’architettura settecentesca tardobarocca delle ambientazioni, sulla pietra dura delle grotte nelle cave naturali scavate dai secoli, trapassando scorci e raffigurando paesaggi delle città di Scicli e Modica, componendo un affresco fantastico della Sicilia moderna baciata dall’Unesco, con una manifestata e citata ammirazione nei confronti dei pittori contemporanei che hanno scelto questi luoghi come scenario per le proprie raffigurazioni.
Clip – L’incontro con la maestra:
Una storia vera incredibile, inseguita, romanzata e scritta con passione, che ha commosso intensamente chi l’ha letta, determinando un cast eccezionale, raro ed unico per un’opera prima, del quale mi inorgoglisce particolarmente la partecipazione dei maggiori esponenti attoriali che la Sicilia vanta in questo momento, oltre ai prestigiosi cammei, uno su tutti quello di Piero Guccione. Una storia vera che ha determinato affezione nei luoghi e momenti delle riprese e nelle successive lavorazioni tecniche, seducendo e conquistando chiunque ne abbia incrociato il corso degli eventi, quasi come si incontrasse lui in persona, Italo.
E parimente le vicende dei due nuclei di questo film, adulti e bambini, si intrecciano nell’incontro con Italo. Ognuno di loro affronterà un cambiamento, specie Meno, che troverà attraverso questo fantastico randagio la chiave di volta per crescere. Ma Italo non apparterrà mai a Meno, nè a nessuno. Italo è un dono, il cane di tutti e di nessuno, e amatissimo andrà via lasciando un insegnamento che sarà più forte della sua presenza. [Alessia Scarso]
Italo Barocco: solare, poetico e musicale, da Scicli al cinema
Italo è a storia ri n’cani ca n’ansignau ‘arucazioni.
Se non avete familiarità con la Sicilia, il suo dialetto musicale e i talenti del cane Italo, non vi basterà però un traduttore, per cogliere il senso della frase che racconta una storia.
Una di quelle storie vere che sembrano favole da raccontare ai bambini, ma fanno crescere soprattuto gli adulti, ambientata nella Scicli (Scichili in siciliano) resa famosa come set della Vigata televisiva del Commissario Montalbano di Camilleri, con un cane straordinario, capace di insegnare parecchio ad un paese intero.
Una storia che inizia nel marzo 2009, con l’arrivo di un meticcio color miele e malridotto nella cittadina della provincia ragusana, capace di superare l’iniziale diffidenza degli abitanti, diventando il beniamino di messe della domenica, feste in piazza, matrimoni e funerali, fino al giorno della sua scomparsa nel 2011. Un caso di studio per un convegno istituzionale portato al Taormina Film Festival, e già ospite del “Giffoni Film Fest”.
La storia vera che la giovane regista siciliana Alessia Scarso ha trasformato in trama per il film Italo Barocco, con il randagio Italo color miele che getta scompiglio nella piccola città barocca siciliana, riuscendo a far breccia nel solitario ed introverso ragazzino orfano di madre, con un rapporto conflittuale con l’affascinante padre, indaffarato sindaco interpretato da Marco Bocci.
La tenera amicizia tra un bambino di 10 anni chiuso nel suo mondo e in cane straordinario, al centro di un racconto corale che riguarda anche l’impacciata maestra che beneficia del fascino di Elena Radonichich, l’esuberante consigliere comunale interpretata da Barbara Tabita, e gli abitanti dell’intero paese ai quali prestano il volto Vincenzo Lauretta, Martina Antoci, Matteo Korreshi, Lucia Sardo, Andrea Tidona, Marcello Perracchio, Tuccio Musumeci, e come voce narrante, anche Leo Gullotta.
Un cast che conta molti figli di Sicilia, dover la star ovviamente è Italo, interpretato dal cane Tomak, della Mp Dog Star romana del famoso addestratore Massimo Perla, accompagnato sul set dall’addestratrice Carolina Basile, già attore visto in film di Verdone e Muccino, ma ora per la prima volta come protagonista.
Del resto Italo Barocco, conta già parecchi fan, sedotti nel suo tour in giro per festival (per questo il trailer è internazionale), cominciato in Canada lo scorso aprile, spopolando alla 32° edizione dell’International Film Festival for Youth di Vancouver dove, a quanto pare, gli spettatori sono rimasti colpiti dalla dimensione poetica, musicale e solare di questa storia di Sicilia.
“È arrivato al cuore degli spettatori il calore della storia di Italo e il calore della gente, del luogo, la luce bellissima accecante di Scicli. Alcuni italo canadesi hanno ringraziato di aver ricordato loro il suono delle rondini e delle tortore, dato che il luogo è raccontato nei minimi dettagli non solo nella sua dimensione visiva, ma anche sonora”.
(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));
Un film già passato nella sezione Listapadzik del Minsk International Film Festival Listapad in Bielorussia, al Kolkata International Film Festival in India, prima di toccare (anche emozionalmente) molti altri festival, genti e paesi, e arrivare nelle nostre sale, distribuito da Notorious Pictures, a partire dal prossimo 8 gennaio 2015.
Una storia siciliana allegra e commovente, per una commedia low budget con grandi potenzialità, diretta da Alessia Scarso e prodotta da Roberta Trovato, le due anime siciliane di AràFilm (tranquilli sul loro sito trovate le note di traduzione), sostenuto dalla Direzione Generale per il Cinema presso il Ministero per i Beni Culturali.
(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = “//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1”; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, ‘script’, ‘facebook-jssdk’));