La pazza della porta accanto: Alda Merini al cinema
«Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio» – Alda Merini
LA PAZZA DELLA PORTA ACCANTO conversazione con Alda Merini from Mariposa Cinematografica on Vimeo.
Luce e tenebra della donna follemente innamorata della vita, con l’anima scatenata e la poetica travolgente, capelli pettinati dal vento, parole affilate dai silenzi e balsami per i tormenti, capace di esplorare gli abissi che i manicomi non potranno mai tenere a bada.
La struggente e inebriante Alda Merini, appesa al filo della poesia e dell’ironia che non ha mai smesso di vivere nei frammenti lirici ed i ricordi raminghi. La poetessa dei navigli che a 5 anni dalla scomparsa anima il ritratto intimo e coinvolgente del documentario di Anotnietta De Lillo.
«Io sono una donna molto facile, molto normale, hanno fatto una costruzione enorme ma in fondo sono una persona di tutti i giorni, sono proprio la pazza della porta accanto.» Alda Merini
Un viaggio tra pubblico e privato, infanzia e maternità, amore e poesia, con “La pazza della porta accanto” che rivive in frammenti di conversazione e riflessione vecchi 20 anni, rimasti inutilizzati dal primo omaggio alla poetessa realizzato con “Ogni sedia ha il suo rumore” (1995) e grazie alla collaborazione di Rai Cinema.
«la poesia a me procura degli orgasmi, una cosa che anche lei dovrebbe provare»
Uno sguardo follemente inedito e vitale su Alda Merini, prodotto da Marechiarofilm e distribuito da Mariposa Cinematografica che dopo la presentazione al Torino Film Festival arriva nelle sale cinematografiche italiane il 17 e il 18 novembre 2014. Siete pronti a lasciarvi illuminare da barlumi di oscurità?
«Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci..»
Chi passa da Roma, martedì 18 novembre può anche approfittare dell’incontro con la regista, alle ore 21.30 al Nuovo Cinema Aquila a Roma, il resto della programmazione è online.
Note di regia
Da quando realizzai “Ogni sedia ha il suo rumore” nel 1995 ho sempre avuto nel cuore l’dea di recuperare il materiale prezioso “rimasto nel cassetto” dell’incontro con Alda Merini. Un materiale che in quel primo lavoro si intrecciava tramite un gioco di montaggio con la performance di Licia Maglietta, tagliando inevitabilmente fuori una grande parte della conversazione con Alda Merini.
A distanza di quasi vent’anni, grazie alla collaborazione di Rai Cinema, questo materiale è stato finalmente
recuperato ed è diventato “La pazza della porta accanto”, un lavoro che restituisce integralmente quello straordinario incontro.
Il film documentario è stato prodotto della marechiarofilm, società da me fondata con l’intento di favorire l’incontro e lo scambio tra generazioni diverse, tra cinema e rete, e di andare contro la società dell’“usa e getta”, recuperando materiali filmici importanti per la nostra memoria.
Antonietta De Lillo