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Io sto con la sposa: viaggio migrante da Lampedusa al Cinema

Il viaggio migrante e clandestino di palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa nel 2013, arriva in Svezia e al cinema con la complicità di Gabriele Del Grande, Khaled Soliman Al-Nassiry e Antonio Augugliaro.

di cuttv
pubblicato 3 Ottobre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 21:42

Ad un giorno dalla Giornata Internazionale della Nonviolenza, della cultura della pace, della tolleranza e della giustizia che l’ONU dal 2007 festeggia nello stesso giorno della nascita di un simbolo della disobbedienza civile e non violenta come Gandhi, torno a riflettere sul valore della solidarietà e della cooperazione, approfittando di un viaggio della speranza iniziato un anno fa con lo sbarco a Lampedusa.

Una storia di disobbedienza civile che ha salvato vite vere, attraverso la messa in scena di un corteo nuziale …

Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia.

Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati.

Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta.

Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013.

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La piccola odissea migrante di Abdallah, Mona, Ahmed, Alaa, Manaar, siriani e palestinesi di ogni età che condividono il sogno di raggiungere Stoccolma, avverato grazie alla messa in scena del corteo di un finto matrimonio, e la complicità dello scrittore e giornalista free-lance Gabriele Del Grande, il poeta, grafico e critico letterario Khaled Soliman Al-Nassiry rifugiato in Italia dal 2009, e il videoartista e autore televisivo Antonio Augugliaro.

Un atto politico e documentale che violando leggi e politiche migratorie di diversi paesi, e grazie ad un crowdfunding da record diventa film manifesto, arrivando sul grande schermo con “Io sto con la sposa”, e alcune delle storie vissute dal flusso migratorio che congiunge da sempre popoli e culture del bacino Mediterraneo, divenuto troppo spesso ultima dimora per migliaia di profughi che ogni anno si mettono in fuga da guerre e persecuzioni.

Lo sguardo su realtà sconosciute e ignorate che oggi, ad un anno dal Naufragio a poche miglia dal porto di Lampedusa, nel quale il 3 ottobre 2013 hanno perso la vita 368 migranti, torna a riflettere su quella strage, sulla solidarietà e la cooperazione che permette di salvare tante vite umane, con l’anteprima italiana del documentario, proiettata in ben due sale del Nuovo Cinema Aquila di Roma.

Due proiezioni dedicate alla memoria di vittime che non sono solo del mare, ma se le perdete tranquilli, perché dopo aver emozionato il pubblico fuori concorso nella sezione Orizzonti al Festival di Venezia 2014 e raggiunto presto il sold out in streaming su www.mymovies.it, Io sto con la sposa arriva in sala distribuito da Cineama, a partire dal 9 Ottobre 2014.

Io sto con la sposa