Stasera in tv: “Per un pugno di dollari” su Rai 3
Rai Tre stasera propone “Per un pugno di dollari”, film western del 1964 diretto da Sergio Leone e interpretato da Clint Eastwood, Marianne Koch e Gian Maria Volontè.
[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]
Cast e personaggi
Clint Eastwood: Joe, lo straniero
Gian Maria Volontè: Ramon Rojo
Marianne Koch: Marisol
José Calvo: Silvanito
Joseph Egger: Piripero
Antonio Prieto: Don Benito Rojo
Sieghardt Rupp: Esteban Rojo
Wolfgang Lukschy: John Baxter
Margarita Lozano: Consuelo Baxter
Bruno Carotenuto: Antonio Baxter
Mario Brega: Chico
Daniel Martín: Josè
Nino Del Arco: Jesus
Benito Stefanelli: Rubio
Aldo Sambrell: uomo dei Rojo
Umberto Spadaro: uomo dei Rojo
Nazzareno Natale: uomo dei Rojo
Antonio Pica: uomo dei Rojo
Fernando Sánchez Polack: uomo dei Rojo
Josè Halufi: uomo dei Rojo
Raf Baldassarre: Juan De Dios
Nosher Powell: Cow-Boy che lascia il paese
Juan Cortes: Capitano di cavalleria
Lorenzo Robledo: Uomo dei Baxter
Antonio Molino Rojo: Uomo dei Baxter
Luis Barboo: uomo dei Baxter
Julio Pérez Tabernero: uomo dei Baxter
Doppiatori italiani
Enrico Maria Salerno: Joe, lo straniero
Nando Gazzolo: Ramon Rojo
Rita Savagnone: Marisol
Luigi Pavese: Silvanito
Lauro Gazzolo: Piripero
Mario Pisu: Don Benito Rojo
Bruno Persa: Esteban Rojo
Giorgio Capecchi: John Baxter
Anna Miserocchi: Consuelo Baxter
Renato Turi: Chico
Nino Pavese: Josè
Deddi Savagnone: Jesus
Sergio Graziani: Rubio
Oreste Lionello: Juan De Dios
Arturo Dominici: Capitano di cavalleria
Ferruccio Amendola: Uomo dei Baxter
Glauco Onorato: Uomo dei Baxter
La trama
Un pistolero (Clint Eastwood) giunge in una sperduta cittadina ai confini tra Stati Uniti e Messico e fermandosi al locale saloon stringe amicizia con un barista che lo mette al corrente di una sanguinosa faida in atto nella città, in cui si stanno confrontando la famiglia Rojo capitanata dal capofamiglia Don Benito e la famiglia Baxter che vede tra i suoi membri lo sceriffo della città.
Lo straniero, che si fa chiamare Joe, inizia uno strano e pericoloso gioco delle parti che lo vedrà schierarsi in cambio di denaro prima da una parte e poi dall’altra, acuendo nel frattempo il dissidio tra le bande. Questa confusione indotta da Joe gli permetterà di far fuggire anche una famiglia a cui il pistolero donerà gran parte del ricavato del suo doppio gioco, escludendo così l’ipotesi che le sue azioni siano dettate solo dal denaro.
Joe dopo essere sfuggito ai messicani diventerà ancora una volta causa di un efferato scontro che vedrà i Baxter sterminati dai messicani, massacro seguito dal ritorno in città di Joe pronto, armi alla mano, a terminare il lavoro.
Il nostro commento
Sergio Leone aggiorna il genere western inserendovi corpose dosi di elementi tipici dei B-movies, volti scavati nella roccia e il memorabile sguardo a fessura del futuro Ispettore Callaghan,
Leone da nuovo vigire ad un genere in declino aggiornando e rivisitando in chiave western La sfida dei Samurai, un classico del maestro nipponico Akira Kurosawa che rivedremo anche riletto in chiave gangster-movie da Walter Hill nel suo Ancora vivo con protagonista un granitico Bruce Willis.
Il film contiene tutta una serie di elementi distintivi che porteranno alla nascita del cosiddetto filone spaghetti-western che figlierà negli anni successivi un’impressionante pletora di pellicole dall’altalenante qualità, ma anche dalle sorprendenti venature comedy che culmineranno nel dittico anni ’70 Lo chiamavano Trinità che lanciò la coppia Bud Spencer/Terence Hill.
Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto…vediamo se è vero.
Curiosità
- Per un pugno di dollari è il primo capitolo della cosiddetta “Trilogia del dollaro”, sarà seguito da Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto e il cattivo, memorabile serie di western tutti diretti da Sergio Leone e magistralmente interpretati da Clint Eastwood.
- Il film è ispirato al film La sfida del samurai (Yojimbo) di Akira Kurosawa.
- Dopo aver considerato Henry Fonda il regista Sergio Leone ha offerto il ruolo di protagonista a James Coburn che però si rivelò troppo costoso. Charles Bronson poi rifiutò il ruolo dopo aver affermato che era il copione peggiore che avesse mai visto. Dopo aver proposto il ruolo anche a Richard Harrison ed Eric Fleming fu finalmente il turno di Clint Eastwood.
- Molti membri della troupe e del cast assunsero nomi americani: Sergio Leone usò il nome Bob Robertson (in memoria di suo padre Vincenzo, noto con il nome d’arte di Roberto Roberti), Ennio Morricone firmò la colonna sonora con lo pseudonimo Dan Savio (ma in alcuni titoli è rinominato Leo Nichols), mentre Gian Maria Volonté appare con il nome John Wells.
[Per guardare il video clicca sull’immagine in alto]
Note di produzione
Sergio Leone racconta come ha approcciato il suo primo western:
[quote layout=”big”]Quando cominciai il mio primo western dovetti trovare in me stesso una ragione psicologica, perché non avevo mai vissuto in quel tipo di ambiente. E un pensiero mi venne spontaneo: era come se fossi il burattinaio dei pupi siciliani, i loro spettacoli erano leggendari ma anche storici. Tuttavia l’abilità del burattinaio consisteva in una cosa: dare a ciascun personaggio una connotazione ulteriore relativa al paese specifico che i “pupi” stavano visitando. Come cineasta il mio compito era quello di creare una favola per adulti, una fiaba per ragazzi cresciuti; e il mio rapporto col cinema era quello di un burattinaio con i suoi burattini.[/quote]
Leone commenta la scelta di Clint Eastwoood come protagonista:
[quote layout=”big”]Ciò che più di ogni altra cosa mi affascinò di Clint, era il modo in cui appariva e la sua indole. Nell’episodio Incident of the Black Sheep Clint non parlava molto… ma io notai il modo pigro e rilassato con cui arrivava e, senza sforzo, rubava a Eric Fleming tutte le scene. Quello che traspariva così chiaramente era la sua pigrizia. Quando lavoravamo insieme lui era come un serpente che passava tutto il tempo a schiacciare pisolini venti metri più in là, avvolto nelle sue spire, addormentato nel retro della macchina. Poi si srotolava, si stirava, si allungava… L’essenza del contrasto che lui era in grado di creare nasceva dalla somma di questo elemento con l’esplosione e la velocità dei colpi di pistola. Così ci costruimmo sopra tutto il suo personaggio, via via che si andava avanti, anche dal punto di vista fisico, facendogli crescere la barba e mettendogli in bocca il cigarillo che in realtà non fumava mai. Quando gli fu offerto il secondo film, Per qualche dollaro in più, mi disse: ”Leggerò il copione, verrò a fare il film, ma per favore ti imploro solo una cosa: non mi rimettere in bocca quel sigaro!” E io gli risposi: ”Clint, non possiamo tagliare fuori il sigaro. È il protagonista!”.[/quote]
Eastwood ricorda con amarezza un aneddoto sulle riprese del film, riguardo alla scena del pestaggio dei Rojo:
[quote layout=”big”]Passai tutta la mattinata a strascicare i piedi nella polvere aspettando che il regista e la troupe la smettessero di discutere. Parlavano solo in spagnolo e in italiano e io non capivo una parola, ma potevo capire che c’era una violenta discussione su qualcosa. Speravo che si mettessero d’accordo prima di bruciare l’intera mattinata senza fare nemmeno un’inquadratura. Alla fine, Sergio mi chiamò. “Okay, Clint, puoi cominciare a truccarti”, disse tramite l’interprete. Che diamine, decisi. Discutevano sempre… La scena richiedeva un sacco di trucco perché la mia faccia doveva essere gravemente gonfia dopo che ero stato pestato da un’intera banda. Uscii fuori, avevo caldo e stavo scomodissimo, e mi avviai verso il set. Ero letteralmente l’uomo più solo di tutta la Spagna. Il set era deserto. Niente produttore, niente regista, niente troupe. C’erano solo i grandi riflettori ad arco, in piedi lì come avvoltoi spagnoli. A quanto pare la troupe non veniva pagata da due settimane… Con un occhio sigillato dal trucco, e tutta quell’altra robaccia sul viso, decisi che ne avevo avuto abbastanza… Gli dissi che mi trovavano all’aeroporto. Per fortuna Sergio mi acchiappò prima che lasciassi l’albergo. Chiese scusa e promise che non sarebbe accaduto di nuovo. Dopo l’incidente le cose andarono un po’ meglio.[/quote]
In una intervista al quotidiano “L’Unità” Gian Maria Volonté raccontò come spiegava agli amici il film che stava girando con Leone e Eastwood:
[quote layout=”big”]Sto facendo un filmetto in fretta e furia per pagare i debiti del Vicario (pièce teatrale da lui prodotta e interpretata finita sul lastrico); figuratevi che è un western italiano, e si intitola Per un pugno di dollari. Lo faccio veramente per un pugno di dollari, ma certo non può nuocere alla mia carriera. Mi hanno conciato come un matto, sono irriconoscibile, e nei titoli di testa avrò persino uno pseudonimo americano, John Wells. Insomma, non corro alcun rischio. Chi volete che vada a vederlo?.[/quote]
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del maestro Ennio Morricone che all’epoca aveva già musicato Duello nel Texas (1963) di Ricardo Blasco e Mario Caiano, il primo spaghetti-western della storia del cinema.
- La ormai leggendaria colonna sonora rimase celebre per il brano “Titoli” fischiato dal maestro Alessandro Alessandroni e che gli valse il soprannome di “fischio”, coniato per lui da Federico Fellini.
- Il brano principale, Per un pugno di dollari, è caratterizzato da un celebre assolo di tromba, suonata dal pugliese Michele Lacerenza.
- Leone per il suo primo western voleva una colonna sonora simile al deguello che Tiomkin aveva usato in Un dollaro d’onore e La battaglia di Alamo (si tratta di un antico canto funebre messicano), ma Morricone si rifiutò categoricamente di utilizzare il pezzo composto dal compositore russo:
[quote layout=”big”]Mi toccò dire a Sergio: “Guarda, se vuoi mettere nel film quel lamento, io non voglio averci niente a che fare”. Allora lui mi disse: “Okay, tu componi la musica ma fallo in modo che una parte della partitura suoni come il deguello”. Anche questa soluzione non la vedevo di buon occhio, così presi un mio vecchio tema, una ninna nanna che avevo scritto per un amico, per una versione teatrale di tre drammi di mare di Eugene O’Neill. La ninna nanna era cantata da una delle Peter Sister… Attenzione, il tema era certamente molto lontano dal lamento. Ciò che ve lo faceva somigliare era l’esecuzione, con una tromba suonata un po’ alla zingara, con tutti i melismas — le evoluzioni intorno a singole note della melodia — che sono caratteristiche di quello stile. Ma il tema stesso non era — ripeto, non era — la stessa idea tematica del deguello.[/quote]
TRACK LISTINGS:
1. Per un pugno di dollari: Titoli
2. Quasi morto
3. Musica sospesa
4. Square dance
5. Ramon
6. Consuelo Baxter
7. Doppi giochi
8. Per un pugno di dollari , No. 1
9. Scambio di prigionieri
10. Cavalcata
11. L’inseguimento
12. Tortura
13. Alla ricerca dell’evaso
14. Senza pietà
15. La reazione
16. Per un pugno di dollari , No. 2
17. Per un pugno di dollari: Finale
[Per guardare il video clicca sull’immagine in alto]