Stasera in tv su Rai 2: “Il nome della rosa” con Sean Connery
Rai 2 propone “Il nome della rosa”, dramma del 1986 diretto da Jean-Jacques Annaud e interpretato da Sean Connery, Christian Slater e F. Murray Abraham.
Cast e personaggi
Sean Connery: Guglielmo da Baskerville
Christian Slater: Adso da Melk
F. Murray Abraham: Bernardo Gui
Fëdor Fëdorovi? Šaljapin: Jorge da Burgos
Michael Lonsdale: l’abate Abbone
Elya Baskin: Severino, l’erborista
Volker Prechtel: Malachia, il bibliotecario
Valentina Vargas: fanciulla senza nome
William Hickey: Ubertino da Casale
Michael Habeck: Berengario
Urs Althaus: Venanzio
Ron Perlman: Salvatore
Vittorio Zarfati: messo del Papa
Gianni Rizzo: messo del Papa
Franco Diogene: messo del papa
Leopoldo Trieste: Michele da Cesena
Helmut Qualtinger: Remigio da Varagine, il cellario
Lucien Bodard: card. Bertrand
Maria Tedeschi: monaco
Aristide Caporale: monaco
Franco Adducci: monaco
Luigi Leoni: monaco
Armando Marra: monaco
Francesco Scali: monaco
Franco Pistoni: monaco
Lars Bodin-Jorgensen: Adelmo
Dwight Weist: voce narrante (Adso da adulto)
Doppiatori italiani
Pino Locchi: Guglielmo da Baskerville
Sandro Acerbo: Adso da Melk
Sergio Rossi: Bernardo Gui
Renato Mori: Jorge da Burgos
Luciano De Ambrosis: l’abate Abbone
Sergio Di Stefano: Severino, l’erborista
Gianfranco Bellini: Malachia, il bibliotecario
Giorgio Lopez: Ubertino da Casale
Carlo Croccolo: Remigio da Varagine, il cellario
Glauco Onorato: card. Bertrand
Riccardo Cucciolla: voce narrante (Adso da adulto)
La trama
1327, in un’antica e sperduta abbazia benedettina del Nord-Italia si susseguono una serie di morti alquanto bizzarre, ognuna con peculiarità ben specifiche, così dopo l’ennesimo corpo ritrovato senza vita, paura e sospetto serpeggiano tra i monaci che cominciano a pensare che nelle morti ci sia lo zampino del Maligno.
Il provvidenziale arrivo nell’abbazia del francescano Guglielmo da Baskerville (Sean Connery) in compagnia del novizio Adso (Christian Slater), farà si che gli siano affidate le indagini relative ai misteriosi decessi direttamente dall’abate, che conosce l’esperienza sul campo del monaco conosciuto come un fine e dotto indagatore.
Guglielmo capirà da subito che gli omicidi non hanno alcuna impronta demoniaca e comincerà ad indagare tra i monaci, tutti spaventati e a quanto pare con qualcosa da nascondere, ma due suicidi sospetti e la scoperta di attività eretiche nel convento lo condurranno verso la soluzione del caso…
Il nostro commento
Il regista francese Jean-Jacques Annaud si cimenta con la trasposizione del complesso e suggestivo best seller Il nome della rosa dello scrittore Umberto Eco confezionando vero e proprio giallo dall’impianto classico, ma dall’ambientazione originale e particolarmente suggestiva.
Una messinscena immersiva e un protagonista d’alto profilo come il veterano Sean Connery fanno di questo film un insolito rappresentante del genere thriller.
Unico nel suo collocamento temporale “Il nome della rosa” pesca suggestioni dallo Sherlock Holmes di Arthur Conan Doyle con il Guglielmo da Baskerville di Connery che lavora su logica e deduzione citando il romanzo Il segno dei quattro: “Quando hai eliminato l’impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità”,
Il nome della rosa resta ad oggi un film che mantiene e manterrà nel tempo un fascino unico che ne fa un indiscutibile classico.
Curiosità
- “Il nome della rosa” è tratto dall’omonimo romanzo di Umberto Eco del 1980.
- Il film ha vinto due BAFTA (Miglior attore protagonista a Sean Connery e Miglior trucco); 1 Premio César (Miglior film straniero); 4 David di Donatello (Migliore fotografia, Migliori costumi, Miglior produzione, Migliore scenografia) e 3 Nastri d’argento (Miglior fotografia, Migliori costumi e Miglior scenografia).
- Il ruolo di Salvatore interpretato da Ron Perlman (Hellboy) venne proposto a Franco Franchi, ma poiché l’attore scoprì che i truccatori l’avrebbero sottoposto alla “tonsura” dei capelli, rifiutò la parte.
- “ll nome della rosa” ha detenuto il record d’ascolto di 14.672.000 telespettatori su Rai 1 per ben 13 anni (dal 1988 al 2001), record superato dal film La vita è bella di Roberto Benigni (16.080.000 telespettatori).
- Christian Slater aveva solo 15 anni quando ha fatto la sua scena di nudo in questo film con l’attrice Valentina Vargas che all’epoca ne aveva 22.
- Al giorno d’oggi, secondo il regista, l’unico luogo in cui i manoscritti e libri sono realizzati con le stesse tecniche e materiali raffigurati nel film è l’abbazia di Praglia a Padova. Ci vogliono 6 mesi a un anno per creare una singola pagina.
- Per la scena senza dialoghi in cui la ragazza seduce Adso, Jean-Jacques Annaud non ha spiegato nulla della scena a Christian Slater e di ciò che avrebbe fatto la sua partner Valentina Vargas in modo da suscitare in lui una reazione più autentica.
- Il personaggio del Venerabile Jorge de Burgos, un monaco spagnolo, è il tributo di Umberto Eco allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, che era anche cieco e che ha scritto “La Biblioteca di Babele”, opera che ha ispirato elementi della storia.
- In un’intervista il regista Jean-Jacques Annaud ha rivelato che fu Christian Slater a convincerlo a scegliere Valentina Vargas per il ruolo de “La ragazza”, il giovane attore ne era entusiasta.
- La carriera di Sean Connery all’epoca del film era ad un punto molto basso, tanto che la Columbia Pictures si rifiutò di finanziare il film quando il regista Jean-Jacques Annaud lo scelse come Guglielmo da Baskerville.
- Guglielmo da Baskerville rimane stupito quando scopre un libro di “Umberto da Bologna”, un riferimento allo scrittore Umberto Eco che insegna presso l’Università di Bologna.
- Sean Connery non è stata la prima scelata del regista Jean-Jacques Annaud per il ruolo di Guglielmo da Baskerville, infatti un gran numero di attori sono stati considerati prima di Connery come Michael Caine, Albert Finney, Richard Harris, Ian McKellen, Roy Scheider, Jack Nicholson, Paul Newman, Marlon Brando, Robert De Niro, Donald Sutherland, Max von Sydow, Yves Montand, Vittorio Gassman e Frederic Forrest.
- Le catacombe che appaiono sul film sono private e appartengono a un piccolo ristorante che la troupe ha frequentato durante la produzione. Inizialmente il piano era di girare a Roma, ma le riprese non eranp consentite.
- Jean-Jacques Annaud ha ammesso di aver affrontato i casting cercando attori particolarmente brutti perché voleva che i personaggi apparissero veri.
- Il monastero è stato costruito da zero su una collina alle porte di Roma, il che lo rende il più grande set esterno costruito in Europa dai tempi del film Cleopatra (1963).
- “La ragazza” (Valentina Vargas) è l’unico personaggio femminile del film.
- Durante le riprese presso il monastero di Eberbach, la polizia tedesca è stata assegnata a proteggere i manoscritti e i libri usati nel film. Anche con queste misure di sicurezza, una pagina fondamentale è stata rubata; è quella che appare in un primo piano sulla scrivania del monaco mancante e su cui si nota una “B” maiuscola.
- Robert De Niro ha sostenuto il provino per il ruolo di William, ma il regista Jean-Jacques Annaud ha cambiato idea perché De Niro voleva ad ogni costo avere un duello a fil di spada tra William e Bernardo Gui.
- Valentina Vargas ha sostituito Mathilda May come “La ragazza”, la May ha dovuto rinunciare al ruolo a causa di diversi impegni tra cui il film Space Vampires (1985).
- Tra gli altri attori considerati per il film c’erano John Huston (Jorge), Jack Palance (Malachia), Adolfo Celi e Philippe Noiret (Abbott), Jean Rochefort (Bernardo Gui) e Michel Galabru (Remigio).
- Quando Jean-Jacques Annaud ha avuto il suo primo incontro con Umberto Eco gli ha detto che sentiva che il libro sembrava scritto per lui per via della sua grande passione per le chiese medievali.
- Centinaia di ragazzi adolescenti sono stati provinati prima del casting di Christian Slater.
- Un incidente durante le riprese della scena della morte di Jorge de Burgos ha quasi portato l’attore Feodor Chaliapin Jr. a rischiare realmente la vita. Quando il regista Jean-Jacques Annaud è arrivato sul set per iniziare le riprese della scena, la troupe non era stata informata che quella della morte era la scena da girare e la preparazione fu affrettata portando a trascurare le basilari norme di sicurezza. Ad un certo punto durante le riprese della scena, parte del tetto del set venne giù e un grande fascio di quercia in fiamme cadde sulla testa di Chaliapin buttandolo a terra. Questa scena può effettivamente essere vista nel film. Dopo l’incidente Annaud raggiunse Chaliapin per assicurarsi che stesse bene e l’attore sorvolò sull’incidente dicendo: ‘”ho 81 anni non mi rimane molto da vivere. La scena va bene?”
- Durante la scena in cui la libreria è in fiamme e William parlando con Adso, Sean Connery prese fuoco per davvero e si salvò solo grazie al rapido intervento di Jean-Jacques Annaud che saltò su di lui e lo fece rotolare sul terreno.
- Bernardo Gui (interpretato da F. Murray Abraham) è un personaggio storico che è stato davvero un inquisitore nel periodo in cui la storia è ambientata. Gui in 15 anni di attività condannò circa 900 persone e di queste almeno 42 furono giustiziate. Il vero Bernardo Gui tuttavia non è stato ucciso come rappresentato nel film, è morto quattro anni dopo gli eventi del film, nel 1331, presso il castello di Laroux.
- Il film costato 18 milioni di dollari non ebbe successo al box office americano, incassando solo 7,2 milioni dollari. Tuttavia in Europa è andato eccezionalmente bene finendo per incassare un totale worldwide di circa 77 milioni di dollari.
La colonna sonora
- Le musiche originali de Il nome della rosa sono di James Horner vincitore di due premi Oscar per Titanic e compositore delle musiche di Braveheart e Avatar.
1. Main Titles
2. Beata Viscera
3. First Recognition
4. The Lesson
5. Kyrie
6. The Scriptorium
7. Veni Sancte Spiritus
8. The Confession
9. Flashbacks
10. The Discovery
11. Betrayed
12. Epilogue
13. End Titles
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