Non lo so ancora: incontri inattesi ed esordi celebri con Morandini al cinema per i suoi 90 anni
La storia di un rapporto speciale, amicizia, amore? Che importa definire quello che distilla poesia dal quotidiano, acquerelli per i momenti drammatici e musica per le emozioni?
Chi ha imparato a dondolarsi sull’equilibrio precario dell’esistenza, probabilmente sa quanto sintonia e complicità, rincorse per una vita, possono raggiungerti in un attimo, spingendo a braccetto perfetti sconosciuti, portando universi lontani anni luce a gustare un gelato o soffiare palline in aria, insieme all’insostenibile leggerezza dell’essere se stessi.
Incontri inattesi, come quello tra il grande Morando Morandini (Il Morandini per intenderci) alla soglia degli ottantanni e la giovane Fabiana Sargentini, che rivive nell’esordio di entrambi alla sceneggiatura e la regia di “Non lo so ancora“.
La prima volta per il grande critico cinematografico, alla sceneggiatura di un incontro e un tempo sospeso quasi autobiografico, e per la documetarista dei premiati Sono incinta (2003) e Di madre in figlia (2004), che continua a guardare la maternità da altri punti di vista o svista.
La storia persa (o ritrovata) tra le righe di due vite diversamente distratte dall’esito di esami medici, e attratte dall’empatia scoperta scontrandosi nel parcheggio di un piccolo ospedale ligure, dove inizia la loro giornata insieme.
Una sola giornata di quelle capaci di cambiare il modo di guardare il resto della vita, per la quarantenne Giulia (Donatella Finocchiaro) che aspetta di sapere se è in cinta o in menapausa precoce, e l’ottantenne Ettore (Giulio Brogi) con una strana tosse, entrambi in attesa, sospesi.
La storia di un rapporto speciale. Amicizia, amore? Che importa definire quello che distilla poesia dal quotidiano, acquerelli (di Luca Padroni) per i momenti drammatici e musica per le emozioni?
Un film da vivere come la l’odore del caffè al mattino, ambientato nella Levanto della costa ligure amata da Morandini, girato in 4 settimane e prodotto dalla giovane Settembrini Film con pochi soldi, avvalendosi della Genova Film Commission, che dopo esser stato presentato con successo alla 49° Mostra Internazionale del Nuovo Cinema – Pesaro Film Festival e a Sguardi Altrove, sarà distribuito da Lo Scrittoio a partire da lunedì 7 luglio al Cinema Mexico di Milano (Via Savona, 57) dove il regista e Morando Morandini inaugurano l’uscita nelle sale, festeggiando i primi 90 anni di ricordi, successi e cinema di Morandini.
Note d’autore
Non lo so ancora e? un film su come un incontro casuale puo? cambiare la vita. Qualche anno fa ho incontrato Morando Morandini. Era il direttore del festival di Bellaria dove il mio documentario Sono incinta vinse. L’incontro con quest’uomo di cinema, che conosceva cosi? tanti film da racchiuderli in un dizionario, molto in la? con gli anni – allora stava per varcare la soglia degli ottanta – e? stato per me incredibile ed imprevedibile. Non mi era mai capitato di riconoscermi a prima vista con qualcuno di cosi? lontano da me: dal primo sguardo la sintonia, al di la? delle evidenti differenze, era immediata. Un mentore, un padre buono, un compagno vissuto in un lasso temporale sbagliato, un marito in un’altra reincarnazione? Non lo so ancora, non l’ho ancora capito. Ma e? certo che capirsi, conoscersi, scambiarsi tra due generazioni cosi? distanti come le nostre e? qualcosa che ha lasciato subito un segno profondo, qualcosa che ha cambiato l’assetto e la direzione della mia vita, da quel momento in poi. E’ nata forte in me l’urgenza di raccontare questo incontro: un’amicizia a prima vista, come la chiama lui. – Fabiana Sargentini