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Deepsea Challenge 3D: trailer del documentario con James Cameron

Deepsea Challenge 3D: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul documentario con James Cameron che debutterà in America l’8 agosto 2014.

pubblicato 5 Luglio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 00:17

In attesa di Avatar 2, il National Geographic ha reso disponibile un primo trailer di Deepsea Challenge 3D, un documentario in cui i registi John Bruno, Andrew Wight e Ray Quint raccontano la spedizione del regista James Cameron negli abissi oceanici della Fossa delle Marianne, il punto più profondo del pianeta.

L’indaffaratissimo Cameron da sempre appassionato dai misteri delle profondità oceaniche (vedi Ghosts of the Abyss) ha guidato la prima esplorazione di un veicolo con equipaggio del punto più profondo della Fossa delle Marianne nell’Oceano Pacifico, locato a circa 11 chilometri (10.898 metri) sotto la superficie dell’oceano.

Cameron avrebbe dovuto trascorrere 6 ore sul fondo dell’oceano raccogliendo campioni nel rivoluzionario sommergibile monoposto Deepsea Challenger, ma a causa di problemi al sistema idraulico che lo hanno costretto ad accelerare i tempi l’immersione si è ridotta a poco più di due ore e mezza.

Cameron nella sua immersione in solitaria è stato supportato da apparecchiature per raccogliere dati e campioni per la ricerca scientifica e telecamere 3D per realizzare delle riprese che sono state inserite nel documentario.

Cameron prima dell’immersione:

C’è un valore scientifico nell’ottenere immagini stereoscopiche perché…è possibile determinare la scala e la distanza degli oggetti cosa che non è possibile trarre da immagini in 2D.

Cameron via Twitter dalla Fossa delle Marianne:

Sono appena arrivato nel punto più profondo dell’oceano, toccare il fondo non è mai stato cosi’ bello. Non vedo l’ora di condividere con voi ciò che vedo.

Cameron al suo ritorno in superficie:

E’ un posto molto lunare, molto desolato, molto isolato. Mi sono sentito come se nello spazio di un giorno fossi andato su un altro pianeta e fossi tornato indietro. E’ un mondo assolutamente uniforme, del tutto alieno. Precipitare nel baratro spalancato dell’oceano, attraverso l’oscurità, è un qualcosa che un robot non è in grado di descrivere.

Il regista a proposito della sua grande passione per le immersioni e il mestiere di regista cinematografico:

Dalla mia prospettiva è stato il culmine di un sogno lungo una vita. Spero di non dover scegliere tra le due cose e di poterle compiere entrambe parallelamente.