Shrek 5, sequel o reboot?
La Universal rilancia Shrek, a quasi 20 anni dal primo storico capitolo.
Chris Meledandri, padre di Cattivissimo Me e dei Minion, è al lavoro sul progetto, che confermerebbe Mike Myers e Eddie Murphy nelle voci originali dei due protagonisti, pronti ad affrontare nuove e inedite avventure. Se così fosse, non sarà reboot a tutti gli effetti, ma un vero e proprio rilancio, un quasi sequel a 10 anni dalla chiusura di un franchise che in 10 anni ha sbancato i botteghini di tutto il mondo.
Uscito al cinema nel 2001, Shrek, primo storico Oscar animato di sempre, incassò 484,409,218 dollari, per poi decollare nel 2004 con il sequel, in grado di incassarne addirittura 923,075,336. Con Shrek 3 il box office toccò quota 804,438,141 dollari, per poi chiudere nel 2010 con i 752,600,867 dollari del quarto e ultimo capitolo. In questi 10 anni più volte abbiamo letto notizie legate ad un papabile ritorno di Shrek e Fiona, puntualmente naufragate.
Ma in tempi come questi in cui l’usato sicuro va di moda, soprattutto a Hollywood, appare improbabile che uno studio come la Universal non voglia tornare a sfruttare l’irriverente forza animata dell’Orco verde. Nel 2016 Jeffrey Katzenberg, co-fondatore della Dreamworks, aveva parlato di uno script ‘fantastico’, ma passati quasi 4 anni quella superba sceneggiatura è rimasta chiusa in chissà quale cassetto. Se persino la Disney/Pixar ha osato l’inosabile, facendo tornare al cinema Toy Story con un rischiosissimo quarto episodio, anche in casa Dreamworks potranno tentare il colpaccio, ridando fiato ad un’idea vincente ed esilarante, capitolo dopo capitolo purtroppo andata spegnendosi.
Nel 2021 si celebreranno i 20 anni di Shrek, che venne addirittura presentato in concorso al 54º Festival di Cannes, e allora perché non approfittarne, con uno Shrek 5 che profumi di rinascita?