Stasera in tv: “Il castello” su Rete 4
Rete 4 stasera propone Il castello (The Last Castle), film drammatico del 2001 diretto da Rod Lurie (The Contender) e interpretato da Robert Redford, James Gandolfini, Mark Ruffalo e Delroy Lindo.
Cast e personaggi
Robert Redford: Ten. Gen. Eugene Irwin
James Gandolfini: Col. Winter
Mark Ruffalo: Yates
Steve Burton: Cap. Peretz
Delroy Lindo: Gen. Wheeler
Paul Calderon: Dellwo
Jeremy Childs: Cutbush
Clifton Collins Jr.: C.le Ramon Aguilar
Robin Wright: Rosalie Irwin
Doppiatori italiani
Cesare Barbetti: Ten. Gen. Eugene Irwin
Stefano De Sando: Col. Winter
Nanni Baldini: Yates
Riccardo Rossi: Cap. Peretz
Massimo Corvo: Gen. Wheeler
Simone Mori: Dellwo
La trama
L’ex generale dei marines Eugene Irwin (Robert Redford), eroe di guerra pluridecorato nonchè abile stratega da campo di battaglia, si ritrova espulso dall’esercito e condannato dalla Corte Marziale a scontare una pena detentiva in uno dei piu duri carceri militari statunitensi conosciuto come “Il castello”.
All’interno del carcere il Colonnello Winter (James Gandolfini) applica la sua personale visione della disciplina e delle norme penitenziarie, oltretutto onde cancellare nei detenuti qualsiasi ricordo della divisa e dell’appartenenza ad un corpo militare, le regole vietano e puniscono l’utilizzo del saluto militare.
L’arrivo al castello di Irwin creerà tensioni e qualche latente moto di ribellione, primo fra tutti come forma di rispetto per il nuovo arrivato, alcuni detenuti troveranno un escamotage per porgere il saluto dovuto al loro superiore caduto in disgrazia.
Questo irriterà non poco Winter che dopo aver constatato una certa freddezza dell’idealizzato Irwin verso il suo modo di dirigere il carcere e la sua persona, metterà in atto una serie di brutali provvedimenti per palesare la sua superiorità e soffocare sul nascere qualsiasi forma di insubordinazione.
Così Irwin dopo l’ennesimo atto di repressione verso i suoi compagni, deciderà di correre ai ripari capeggiando una rivolta ben congegnata, che si trasformerà in una battaglia con un vero e proprio assedio all’interno dell mura del carcere, uno scontro senza esclusione di colpi tra Winter spalleggiato dai suoi uomini e l’esercito di soldati/detenuti agli ordini di Irwin determinato più che mai a porre fine ai soprusi.
Il nostro commento
Robert Redford torna al “prison-movie” dopo il notevole Brubaker e come all’epoca non disdegna metafore politiche, mentre Gandolfini rispolvera l’inquietudine e la violenza in superficie del suo ambiguo Tony Soprano, togliendovi ogni traccia di carisma e aggiungendovi una punta di compulsiva magalomania, frustrazione e rabbia repressa.
Il regista Rod Lurie deve occuparsi solo di dare spessore visivo alla messinscena, perche già la presenza di due attori del calibro di Redford e Gandolfini, contornati da ottimi comprimari, donano alla pellicola una certa solidità, con un Redford che fa la parte del leone sfoderando un’esperienza ed una bravura sempre all’altezza della situazione.
Il castello è un ottimo dramma a sfondo carcerario con un’ambientazione militare che da una marcia in più a dinamiche gia visitate in decine di occasioni, a parte la fase finale dall’indubbia impronta action, Il castello resta un film d’attori e non possiamo che sottolinearne l’azzeccato casting e l’immersiva messinscena.
Curiosità
- Originariamente il Colonnello Winter (James Gandolfini) doveva fumare sigari. Gandolfini supplicò il regista Rod Lurie di abbandonare l’idea perché sentiva che il fumare sigari avrebbe ricordato troppo al pubblico Tony Soprano, il suo ruolo nella serie tv I Soprano.
- Quando Irwin viene punito ed è costretto a spostare un enorme mucchio di pietre, a Robert Redford è stato offerto di sostituire le pietre con repliche di scena, ma l’attore ha scelto di trasportare vere rocce per rendere la sequenza più realistica.
- La trama del film finito ha invertito e cambiato totalmente i ruoli del Generale Irwin e del Colonnello Winter rispetto alla sceneggiatura originale di David Scarpa. Mentre sia la sceneggiatura che il film iniziano presentando Irwin come personaggio principale e Winter come l’antagonista, Scarpa aveva scritto gli atti 2 e 3 del film per dimostrare che in realtà Winter era un uomo buono e Irwin era invece un tiranno violento che aveva brutalizzato gli altri detenuti costringendoli ad unirsi alla sua crociata per sbarazzarsi del Colonnello. La sceneggiatura è stata riscritta quando Robert Redford ha firmato per il film, con Irwin che diventa il nobile eroe che si ribella contro il crudele tiranno Winter.
- James Gandolfini era riluttante ad accettare il ruolo del Colonnello Winter perché non capiva la storia e non aveva mai prestato servizio militare. Ha finito per accettare il ruolo in gran parte per la forza tramessa da un lungo discorso pronunciato da Winter nella sceneggiatura originale e che ironicamente è stato completamente tagliato dalla versione finale del film.
- Una delle medaglie sull’uniforme del generale Irwin (che indossa quando arriva alla prigione) è la Medaglia d’Onore, la più alta onorificenza dell’esercito statunitense che premia atti di estremo coraggio in combattimento. E’ quella di colore blu nella parte superiore delle decorazioni sulla giacca.
- Robert Redford in un primo momento ha avuto problemi con il suo saluto; ci sono voluti circa 20 tentativi affinché lui lo eseguisse correttamente nela scena in cui, ironia della sorte, è il suo personaggio che lo sta insegnando ad Aguilar (Clifton Collins Jr.).
- Le locandine del film che mostravano une bandiera americana capovolta, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 sono state sostituite con altre che ritraevano i volti del cast.
- Mark Ruffalo ha eseguita di persono le sue scene di stunt durante la sequenza della battaglia con l’elicottero.
- Al regista Oliver Hirschbiegel è stata offerta l’opportunità di dirigere il film, ma ha rifiutato.
- Durante le pause tra una ripresa e l’altra James Gandolfini ha spesso giocato a scacchi, elemento che ricorreva anche nel film, mentre Robert Redford ha letto un dizionario e giocherellato con una palla da baseball e un pallone da football.
- Quando Irwin mostra le foto di suo nipote sul muro della sua cella in realtà sono le foto di Hunter Lurie, figlio del regista Rod Lurie.
- Winter (Gandolfini) e Yates (Ruffalo) sono i nomi di due campioni di scacchi britannici.
- Il film costato 72 milioni di dollari si è rivelato un flop incassando worldwide appena 27 milioni di dollari, di questi 18 provenienti dal box office statunitense.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Premio Oscar Jerry Goldsmith (Patton generale d’acciaio, Papillon, Rambo).
- Il tema principale del film è stato intitolato “11 settembre 2001” perché è stato registrato proprio il giorno degli attacchi terroristici.
TRACK LISTINGS:
1. The Castle
2. Irwin Arrives
3. The Rock Pile
4. Get Behind The Mule
5. Let’s Go Ladies
6. Full Alert
7. Military Justice
8. The Count Down
9. Hold Them
10. Taking Command
11. The Flag
12. September 11, 2001 – Theme From The Last Castle
13. Chiseled In Stone