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L’Hotel degli Amori Smarriti: trailer italiano del film con Chiara Mastroianni premiata a Cannes 2019

L’Hotel degli Amori Smarriti: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Christophe Honoré nei cinema italiani dal 20 febbraio 2020.

pubblicato 9 Dicembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:08

[Per visionare il trailer clicca sull’immagine in alto]

 

Il 20 febbraio 2020 Officine UBU porta nei cinema italiani L’Hotel degli Amori Smarriti (Chambre 212) di Christophe Honoré. Presentato con successo al 72° Festival di Cannes, il film è valso alla protagonista Chiara Mastroianni il Premio per la Miglior Interpretazione nella sezione Un Certain Regard. Un riconoscimento che ha fatto da apripista all’uscita in Francia, dove il film ha totalizzato ad oggi più di 400.000 spettatori.

La talentuosa attrice e figlia d’arte Chiara Mastroianni interpreta Maria, docente universitaria attorno alla quale ruota una vicenda ricca di colpi di scena, dove i ricordi della protagonista prendono vita e la portano a riflettere sul suo matrimonio, sui saliscendi della vita di coppia, sull’infedeltà, sulla persistenza del desiderio e sul divenire. Una commedia “coniugale” che affronta le problematiche di coppia con romanticismo e originalità.

 

La trama ufficiale:

 

Dopo vent’anni di matrimonio, Richard scopre che Maria lo tradisce. Lei decide di lasciare il domicilio coniugale e di trasferirsi nell’hotel di fronte, dal quale avrà una vista privilegiata sul suo appartamento, su Richard e sul loro matrimonio. Nella stanza 212 Maria riceverà delle visite inattese dal suo passato, con le quali rivivrà i ricordi di amori sognati e perduti in una magica notte che le cambierà la vita.

 

Il cast del film è completato da Vincent Lacoste, Camille Cottin, Benjamin Biolay, Stéphane Roger e con la partecipazione straordinaria di Carole Bouquet.

 

 

NOTE DI REGIA

 

Come spesso accade, anche L’hotel degli amori smarriti proviene da un altro film che non è mai stato girato, a malapena è stato scritto, ma che è la sua fonte segreta. L’avevo intitolato Les Fleurs (I fiori). La storia era ambientata durante l’occupazione e fino agli anni ’50. C’era un pittore immaginario, un pianoforte, la regione della Picardia, l’Opéra Garnier e due personaggi femminili che custodivano un segreto inaccessibile. Ho rinunciato a quel progetto dopo l’uscita di Plaire, Aimer et Courir vite, per paura che mi portasse a un livello eccessivamente solenne. Sono sempre più diffidente nei confronti di soggetti autoriali che alcuni film impongono al cinema stesso. Sono diffidente nei confronti di soggetti autorevoli e di registi pretenziosi. In poche parole, non volevo impegnarmi in questo progetto eccessivamente elevato. Era l’inizio dell’estate, ero al lago di Ginevra e mi ero sistemato al Vidy Theatre per provare “Les Idoles”, uno spettacolo che chiudeva un progetto autobiografico di narrativa in tre parti. Non avevo fretta di scrivere il prossimo film, e onestamente mi sentivo quasi libero di non avere alcuna idea in mente, quando una sera mi sono ritrovato a guardare L’orribile verità di Leo Mc Carey: Irene Dunne e Cary Grant interpretavano una coppia perfetta anche dopo il divorzio. “Da quanto tempo sei in una relazione?”, ho iniziato a chiedermi. E subito dopo: quanti cineasti si sono interessati al tema della conversazione coniugale? Quella stessa notte ho iniziato a scrivere con impazienza e gioia. [Christophe Honoré]

 

Nato nel 1970 in Bretagna, Christophe Honoré ha scritto una trentina di libri per bambini, ha diversi romanzi pubblicati tra cui “Le livre puor enfants” (2005) e “Ton Père” (2018) e ha collaborato alla stesura di diverse sceneggiature tra cui quella per Due amici di Louis Garrel. Ha iniziato a dirigere nel 2002 con Dix-sept fois Cécile Cassard, e poi Ma Mère (2004), Dans Paris (2006), Les chansons d’amour (2009), in concorso al Festival di Cannes. Ha adattato il romanzo “La Princesse de Clèves” in La Belle Personne (2008), seguito da Non ma fille, tu n’iras pas danser (2009), Homme au bain, Les bien aimés (2011), Métamorphoses (2014), Quella peste di Sophie (2016) e Plaire, aimer et courir vite (2018) in concorso al Festival di Cannes. Attualmente sta dirigendo a teatro la “Tosca”, presentata in anteprima al Festival di Aix-en-Provence e dirigerà “Alla ricerca del tempo perduto” di Marcel Proust nella primavera del 2020 con la compagnia teatrale della Comédie-Française.