Clint Eastwood: 84 anni e 10 film che aspettano Jersey Boys
Tanti auguri a Clint Eastwood e tutti i duri e teneri portati sul grande schermo, con una classifica dei migliori, che aspetta i Jersey Boys.
Omaggio a Clint Eastwood from Lorenzo_Clerici on Vimeo.
84 anni oggi e un nuovo film sul grande schermo, per un’icona vivente del ‘calibro’ di Clint Eastwood sono in effetti un regalo per tutti noi, che forti di quanto già sappiamo della ‘leggenda-fumante‘, possiamo onorare con una classifica appassionata di film e personaggi che hanno cambiato il nostro immaginario, annunciata dall’omaggio di apertura al ritmo con Jimi Hendrix.
Una scelta sofferta di dieci titoli (barando un po’, ma che volete 10 sono pochi) nella filmografia che ne contempla più di cinquanta, in oltre un cinquantennio di carriera dell’attore, regista, produttore e compositore.
Film che seguono un ordine cronologico, aspettando l’ultimo, finalmente anche nei nostri cinema dal 18 giugno 2014, con il gruppo rock icona degli anni ’60 protagonista di Jersey Boys, e la versione per il grande schermo dell’omonimo celebre musical di Broadway.
La trilogia del dollaro di Sergio Leone
Riconoscendo un valore elevato, al viaggio nello Spaghetti Western di un anti-eroe di frontiera come il cavaliere senza nome, e la trilogia del dollaro di Sergio Leone nella sua interezza, baro subito, attribuendo il primo posto in classifica allo stesso sigaro, poncho e pistolero letale di Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965), Il buono, il brutto e il cattivo (1966), chiuso dal trio Eastwood, Wallach, Van Cleef, capace di riconfermare nei secoli dei secoli la perfezione del numero 3.
Coraggio… fatti ammazzare – 1983
Una vera saga con 44 Magnum nella fondina e l’implacabile ispettore (Dirty Henry) Callaghan, meglio noto come Harry La Carogna, a dar filo da torcere a colleghi, superiori e malviventi, coronato dal quarto episodio e l’unico diretto da Clint, che suona come un pessimo invito: Coraggio… fatti ammazzare!
Gunny – 1986
Clint trasforma il duro di turno nel granitico sergente Tom Highway, quel Gunny spedito ad addestrare reclute dopo l’ennesima rissa che non lesina una parola forte a nessuno e Clint interpreta e dirige alla perfezione.
Bird – 1988
Se amate il jazz quanto Clint, e la sua forma più libera di esprimersi non potete che appassionarvi alla storia del leggendario e tormentato sassofonista nero Charlie “Bird” parker, morto a 34 anni ma già padre del bepop, nell’interpretazione di Forest Whitaker premiata premiata a Cannes, insieme all’Oscar per il miglior suono, e il Golden Globe per la miglior regia.
Gli Spietati – 1992
Il ritorno di Eastwood nel selvaggio west, in compagnia di Morgan Freeman e Richard Harris, resta una delle migliori prove di recitazione, regia e composizione musicale di Clint, premiata con quattro oscar assegnati al miglior film, miglior regista (Eastwood), il miglior attore non protagonista (Gene Hackman) e il miglior montaggio (Joel Cox).
Un Mondo Perfetto – 1993
Eastwood torna alle frontiere del west più moderno indossando la divisa del brizzolato Texas Ranger Red Garnett, a caccia dell’evaso Kevin Costner e del bambini rapito che indossa la maschera del fantasmino Casper, lungo la fuga on the road destinata a concludersi in un prato verde come il paradiso e le banconote americane.
I Ponti di Madison County – 1995
Prendete i fazzoletto, il cuore in mano e straziatevi pure per l’amore impossibile tra il fotografo del National Geographic fotografo Robert Kincaid (Clint Eastwood), e la casalinga Francesca Johnson (Meryl Streep), contando sul fatto che la pioggia del finale coprirà le lacrime, aiutata dalla musica, e quel tema principale scritto da Clint e in seguito orchestrato da Lennie Niehaus.
Mystic River – 2003
Lungo il fiume del thriller nero di Eastwood, scorre l’amicizia, la violenza e la perduta innocenza, premiate con due Oscar e due Golden Globe per il miglior attore Sean Penn, e per il Miglior Attore Non Protagonista Tim Robbins. Niente per il terzo amico interpretato da Kevin Bacon, pugni alla bocca dello stomaco per tutti gli spettatori.
Million Dollar Baby – 2004
Nel duro e sofferente mondo della boxe, Clint Eastwood torna a dare il meglio di se come interprete e regista di una vera tragedia, in grado di strappare un Oscar per la regia, uno per il miglior film, per la miglior attrice a Hilary Swank e per il miglior attore non protagonista a Morgan Freeman, il resto fa male come molti film di Clint.
Gran Torino – 2008
Al grande ‘vecchio’ e duro Walt Kowalski, reduce dalla guerra di Corea, delle catene di montaggio della Ford e dell’avanzata asiatica nel suo quartiere, basta un dito per fare fuoco e una Gran Torino bramata da parecchi, per interpretate e dirigere l’ennesimo capolavoro con finale tragico dell’anti-eroe americano.