Godzilla: recensione in anteprima
Il re dei kaiju è tornato in una versione 3D che si allontana a grandi passi dal remake anni ’90 di Emmerich, per omaggiare un’icona del cinema giapponese che si dimostra ancora capace di enorme carisma.
Arduo il compito affidato al regista Gareth Edwards dopo aver maneggiato e plasmato con sorprendente efficacia materiale fantascientifico di notevole spessore visivo nel suo low-budget Monsters, stavolta la missione di Edwards era confrontarsi con un’icona del cinema fantascientifico, un genere di film che ha milioni di cultori sparsi per il mondo e un budget di proporzioni colossali al pari dell’imponente protagonista del film.
La trama di questo reboot ci racconta di uno scienziato (Bryan Cranston) che perde la moglie durante un devastante terremoto che colpisce un impianto nucleare sito in Giappone. La tragica perdita diventa per l’uomo un’ossessione e lo spinge pe oltre 15 anni a cercare motivazioni e soprattutto a voler portare alla luce una verità terrificante, che dietro a quelle che sembrano calamità naturali e che i governi mondiali tentano di far passare per tali, vi sia in realtà qualcosa di ben più mostruoso, qualcosa che potrebbe “riportare l’intera umanità all’età della pietra”.
Tutto è iniziato nel lontano 1954, quando la nipponica Toho affidò la regia del primo film del filone “Kaiju Eiga” al regista Ishirō Honda, che con Godzilla – Il re dei mostri diede vita ad una vera e propria icona che varcò i confini nazionali trasformando “Godjira” in un mostro leggendario al pari del cugino americano King Kong.
Nel 1995 arriva il remake di Roland Emmerich che confeziona un divertente popcorn-movie dagli esorbitanti effetti speciali che però con il Godzilla giapponese ha ben poco a che vedere, in realtà l’iguana mutato e radioattivo portato su schermo dal regista di Indipendence Day resterà ben lontano dagli intenti e dalle tematiche del Godzilla originale e anche se il divertimento non manca, chi ha amato il Godjira originale era ben conscio che il “giocattolone” di Emmerich restava un ibrido americanizzato poco rispettoso dell’iconico kaiju originale.
Nel 2013 ci pensa Guillermo del Toro e il suo spettacolare Pacific Rim a rimettere le cose a posto e a riportare in auge i kaiju con un popcorn-movie visivamente impressionante e un team di mostri e robot giganti che omaggiavano l’immaginario nipponico, preparando di fatto il terreno ad un ritorno su grande schermo del “Re dei mostri” che il regista Gareth Edwards ha affrontato come meglio non poteva, distanziandosi sia dal remake di Emmerich che dall’action di Guillermo del Toro e regalando al film un notevole equilibrio tra “uomini e mostri”, dando ai primi più spazio del consueto e regalando ai secondi la parte finale del film.
Edwards mostra religioso rispetto del Godzilla originale riportandolo ai fasti di un tempo e schivando con intelligenza l’effetto “giocattolone hi-tech”; il regista regala ai fan una spettacolare battaglia tra kaiju di impressionante impatto visivo e sfuttando il formato disaster-movie, già maneggiato con dovizia con il suo esordio dietro la macchina da presa, lo miscela con un 3D intelligente, un cast di alto profilo e una tematica come quella dei rischi legati all’energia nucleare che era il cuore del Godzilla originale e che qui torna tema centrale, con una contestualizzazione che pone la trama in connessione con alcuni recenti e tragici accadimenti.
Edwards confeziona un film curato nei minimi dettagli, dalla immersiva fotografia dell’irlandese Seamus McGarvey all’evocativa colonna sonora del francese Alexandre Desplat, dal look del nuovo Godzilla che torna al design “made in Toho” (ruggito incluso), sino ad una serie di omaggi, citazioni e rimandi all’originale che fanno di questo film per una volta un genuino reboot, non un remake mascherato, ma un vero e proprio riavvio di franchise come accaduto recentemente con il notevole e soprendente L’alba del pianeta delle scimmie.
Vi lasciamo con una piccola avvertenza, se cercate un film con massicce dosi di azione al pari di uno spin-off di Pacific Rim o del remake di Roland Emmerich potreste restare delusi, Edwards non è Michael Bay e questo Godzilla non è Transformers, il film è un disaster-movie a tutti gli effetti con un suo ritmo ben definito che non è quello dei film succitati, ma più paragonabile forse ad una via di mezzo tra Jurassic Park e Lo squalo.
Voto di Pietro: 7
Voto di Federico: 7
Godzilla (fantascienza / USA 2014). Un film di Gareth Edwards. Con Aaron Taylor-Johnson, Ken Watanabe, Elizabeth Olsen, Juliette Binoche, Sally Hawkins, David Strathairn, Bryan Cranston, CJ Adams, Brian Markinson, Richard T. Jones, Victor Rasuk, Al Sapienza, Patrick Sabongui, Primo Allon, Carson Bolde, Jeric Ross, Warren Takeuchi, Jake Cunanan, Ken Yamamura, Raj K. Bose, Christian Tessier, Peter Dwerryhouse. Al cinema dal 15 maggio 2014.