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Al Pacino compie 74 anni: gli auguri di Cineblog in 10 film e interpretazioni di culto

Al Pacino compie 74 anni e Cineblog festeggia uno dei più grandi attori di sempre con 10 personaggi che ne hanno segnato e contraddistinto la carriera.

pubblicato 25 Aprile 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:17

Oggi 25 aprile Alfredo James Pacino spegne 74 candeline. Stiamo parlando di una vera leggenda cinematografica che ha dato vita a memorabili personaggi impressi a fuoco nell’immaginario cinematografico e nella storia del cinema, anche se nella lunga e prolifica carriera di Pacino figurano 8 nomination all’Oscar, ma un’unica statuetta assegnatagli nel 1993 per il ruolo del tenente colonnello Frank Slade nel remake Scent of a Woman – Profumo di donna.

Oggi vi vogliamo proporre 10 personaggi a cui Pacino ha regalato un po’ di sè, caratterizzazioni che hanno visto crescere ed evolvere il suo impareggiabile registro drammatico, dal boss Michael Corleone nella trilogia de Il padrino al feroce Tony Montana in Scarface, dal redento Carlito Brigante di Carlito’s Way al disilluso Benjamin “Lefty” Ruggiero di Donnie Brasco.

Ai suoi ruoli di culto si aggiungono il poliziotto onesto Frank Serpico, il rapinatore Sonny in Quel pomeriggio di un giorno da cani, il tenente della rapine e omicidi Vincent Hanna in Heat – La sfida, film che lo vedrà duettare per la prima volta con il collega Robert De Niro, l’allenatore Tony D’Amato in Ogni maledetta domenica senza dimenticare naturalmente il fascinoso e ambiguo John Milton alias Satana ne L’avvocato del diavolo.

A seguire trovate la nostra classifica completa di clip e vi ricordiamo che se volete è disponibile anche un’ulteriore classifica video stilata con tante curiosità sul’attore.

1. Michael Corleone nella trilogia Il padrino di Francis Ford Coppola (1972 – 1974 – 1990)

– Per il terzo film a Pacino sono stati offerti cinque milioni di dollari, ma l’attore ne ha chiesti sette per tornare ad interpretare il ruolo di Michael. Francis Ford Coppola all’inizio rifiutò minacciando di riscrivere la sceneggiatura partendo con la sequenza del funerale di Michael. A questa reazione Pacino decise di accettare l’offerta di 5 milioni di dollari.

– La tua famiglia porta ancora il nome dei Corleone. E tu devi sempre portare rispetto per le cose della famiglia. [Michael Corleone rivolto a Frankie Pentangeli ne Il padrino parte 2]

– Nella vita una sola cosa è certa, se la storia ci ha insegnato qualcosa, è che si può uccidere chiunque. [Michael Corleone]

2. Frank Serpico in Serpico di Sidney Lumet (1973)

– Tratto da una storia vera, il film racconta l’esperienza del poliziotto italo-americano Frank Serpico che denuncìò, con gravi ripercussioni sulla sua vita e la sua sicurezza, la corruzione diffusa nel dipartimento di polizia di New York.

E questa a chi va? Al poliziotto onesto? O al povero fesso che s’è fatto sparare in faccia? Se la mettano in culo, glielo dica pure. [Frank Serpico ricevendo un’onorificenza mentre è ricoverato in ospedale]

3. Sonny Wortzik in Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet (1975)

– Il film è basato su una vera rapina avvenuta in una banca di New York, nel quartiere di Brooklyn, il 22 agosto del 1972. Gli eventi furono raccontati nell’articolo “The Boys in the Bank” pubblicato dalla rivista Life e scritto da P.F. Kluge e Thomas Moore.

Siamo reduci dal Vietnam, e per noi ammazzare non vuoi dire niente. Hai capito? [Sonny a al poliziotto Moretti]

4. Tony Montana in Scarface di Brian De Palma (1983)

– Il film è un remake aggiornato dell’omonimo lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks, al posto del contrabbando di alcol dell’originale c’è il traffico di cocaina.

Ehi Sosa… Mettiamo subito in chiaro le cose, adesso. Io non ho mai fregato nessuno in tutta la mia vita, a meno che non se lo meritasse, è chiaro questo? Io tutto quello che ho a questo mondo sono due cose: le palle e la mia parola, e le ho sempre onorate, tutte e due, mi sono spiegato? [Tony Montana]

5. Tenente Colonnello Frank Slade in Scent of a Woman – Profumo di donna di Martin Brest (1992)

– Il film è un remake dell’omonimo film Profumo di donna (1974) diretto da Dino Risi e interpretato da Vittorio Gassman.

– Al Pacino volle incontrare Vittorio Gassman che aveva precedentemente interpretato il ruolo del capitano Fausto Consolo in Profumo di donna.

– Io sono un peso morto per la tribù. E allora perché dovrei consumare le provviste della povera tribù? Non c’è più nessuno adesso che voglia dividere il suo cibo con me. [Frank Slade]

– “Non c’è possibilità di errore nel tango, Dana, non è come la vita. Per questo il tango è così bello, se commetti un errore non è mai irreparabile…” [Frank Slade]

6. Carlito Brigante in Carlito’s Way di Brian De Palma (1993)

– Giancarlo Giannini è stato premiato con il Nastro d’argento per il doppiaggio di Al Pacino.

– Il film è basato sul secondo romanzo di Edwin Torres “After Hours”, ma il film fu intitolato come il primo libro, per non essere confuso con il film di Martin Scorsese Fuori orario (After Hours).

Qualcuno mi sta tirando verso il basso… Lo sento anche se non lo vedo. Però non ho paura, ci sono già passato. È uguale a quando mi hanno sparato sulla 104esima Strada… Non mi portate in ospedale, in quelle cazzo di corsie d’emergenza non c’è protezione, qualche bastardo ti viene a far fuori a mezzanotte quando di guarda c’è solo un infermiere cinese rincoglionito. Oh, guarda come si preoccupano questi qua… Perché? Per un portoricano come me è già tanto essere campato fino a questa età. La maggior parte dei miei compagni c’ha rimesso la pelle da anni… State tranquilli, ho un cuore che non molla mai. Non sono ancora pronto a fare fagotto. [Carlito Brigante]

7. Tenente Vincent Hanna in Heat – La sfida di Michael Mann (1995)

– Il film si ispira al noir francese Tutte le ore feriscono… l’ultima uccide, un classico diretto da Jean-Pierre Melville nel 1966.

Vincent Hanna: …Insomma una vita regolata non ti piacerebbe?
Neil McCauley: Quale sarebbe? Il barbeque e la partita in televisione?
Vincent Hanna: Già.
Neil McCauley: Ed è questa vita regolata quella che fai?
Vincent Hanna: Che faccio..no. La mia vita… no, la mia vita è un disastro assoluto. Ho una figliastra incasinata come poche, per il suo vero padre che grazie a Dio è un gran coglione. Ho una moglie, la madre, ma ormai siamo in rotta, un matrimonio irrecuperabile il mio terzo… e questo perché passo tutto il mio tempo a dare la caccia a quelli che fanno il tuo lavoro. Ecco la mia vita.
Neil McCauley: …Una volta uno mi ha detto, “Non fare entrare nella tua vita niente da cui tu non possa sganciarti in trenta secondi netti se senti puzza di sbirri dietro l’angolo”. Se tu sei sempre appresso a me e dove vado io vai anche tu, be’ come pretendi di tenerti… una moglie?
Vincent Hanna: Questa è una bella domanda. Tu invece sei un monaco?
Neil McCauley: Ce l’ho una donna.
Vincent Hanna: Mmh, e che le racconti?
Neil McCauley: Che faccio il rappresentante.
Vincent Hanna: Quindi se dovessi vedere me arrivare da quell’angolo… abbandoneresti la tua donna senza neanche salutarla?
Neil McCauley: Rientra nella disciplina.
Vincent Hanna: È un po’ superficiale, no?
Neil McCauley: Sì, può darsi che lo sia. O l’accettiamo o tanto vale che cambiamo mestiere.
Vincent Hanna: Io non saprei che altro fare.
Neil McCauley: Ah, io neanche.
Vincent Hanna: E nemmeno vorrei fare altro.
Neil McCauley: E io neanche.

8. Benjamin “Lefty” Ruggiero in Donnie Brasco

– La pellicola narra la vera storia dell’agente dell’FBI sotto copertura Joe Pistone, infiltratosi negli ambienti della mafia newyorkese sotto la falsa identità di Donnie Brasco.

– La frase usata nel film, “Che te lo dico a fare?”, è una libera traduzione dall’originale inglese “Forget about it!”.

Donnie Brasco: Se ti vuoi sputtanare con questa cosa fallo in fin dei conti a me che me ne frega…
Lefty: Sputtanarmi dici?! La mia famiglia, i miei figli, mia madre vanno in giro a testa alta. In ogni quartiere di questa città possono andare in giro a testa alta. In tutti e cinque i distretti sanno chi sono..che te lo dico a fare! Sanno chi sono in tutto questo mondo di merda… domandalo a chi ti pare, a chi ti pare… domanda di Lefty, quello di Molbery Street… eh? Stai pisciando sull’albero sbagliato, amico mio.
Donnie Brasco: Senti, non volevo mancarti di rispetto. È stato un malinteso, va bene?
Lefty: Be’! Dove vai ora… stai seduto! Volevi andartene e mollarmi qua? E invece tu non mi molli a me… caso mai io mollo a te. [Lefty in un bar cerca di piazzare dei preziosi a Donnie].

9. John Milton in L’avvocato del diavolo di Taylor Hackford (1997)

– La frase “Meglio regnare all’Inferno che servire in Paradiso”, pronunciata da Kevin alla fine del film, è tratta dal poema epico “Paradiso perduto” dello scrittore inglese John Milton (nome usato per il personaggio interpretato da Al Pacino)

John Milton: Per chi è che ti incolli tutti quei mattoni, si può sapere? Dio? È così? Dio? Ti voglio dare una piccola informazione confidenziale a proposito di Dio: a Dio piace guardare! È un guardone giocherellone! Riflettici un po’: lui dà all’uomo gli istinti… ti concede questo straordinario dono e poi che cosa fa? Te lo giuro che lo fa per il suo puro divertimento, per farsi il suo bravo, cosmico, spot pubblicitario del film! Fissa le regole in contraddizione! Una stronzata universale! Guarda, ma non toccare… tocca, ma non gustare… gusta, ma non inghiottire! E mentre tu saltelli da un piede all’altro lui che cosa fa? Se ne sta lì a sbellicarsi dalle matte risate! Perché è un moralista, un gran sadico! È un padrone assenteista! Ecco che cos’è! E uno dovrebbe adorarlo? NO, MAI!
Kevin: Meglio regnare all’inferno che servire in paradiso! Non è così?
Milton: Perché no? Io sto qui col naso ben ficcato nella terra e ci sto fin dall’inizio dei tempi. Ho coltivato ogni sensazione che l’uomo è stato creato per provare. A me interessava quello che l’uomo desiderava e non l’ho mai giudicato e sai perché? Perché io non l’ho mai rifiutato nonostante le sue maledette imperfezioni! Io sono un fanatico dell’uomo, sono un umanista… probabilmente l’ultimo degli umanisti. Chi, sano di mente Kevin, potrebbe mai negare che il ventesimo secolo è stato interamente mio? Tutto quanto Kevin! Ogni cosa! Tutto mio! Sono all’apice Kevin! È il mio tempo questo! È il nostro tempo!

10. Tony D’Amato in in Ogni maledetta domenica di Oliver Stone (1999)

– Il discorso finale di Al Pacino fatto alla squadra prima della partita di spareggio si basa su un vero discorso pronunciato dal coach della NFL Marty Schottenheimer.

In questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta, la differenza fra vivere e morire. E voglio dirvi una cosa: in ogni scontro è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere una esistenza appagante sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro. La nostra vita è tutta lì, in questo consiste. [Tony D’Amato]

Bonus video 1 – Lowell Bergman Insider – Dietro la verità di Michael Mann (1999)

– La pellicola è stata ispirata da un articolo di Vanity Fair intitolato “L’uomo che sapeva troppo”.

Sono Lowell Bergmann di 60 Minuti. Togliete 60 Minuti e non sono nessuno.

Bonus video 2 – Shylock ne Il mercante di Venezia di Michael Radford (2004)

– Il film è tratto dall’omonima opera teatrale di William Shakespeare.

– Il film è stato girato a Venezia con alcune sequenze ambientate a Vicenza e presso il Castello di Thiene.