Padre Vostro – l’umorismo balcanico di Vinko Brešan al cinema dal 15 maggio
Aspettando ‘Padre Vostro’ e la storia di sacerdoti, aghi e preservativi di Vinko Brešan, al cinema da giovedì 15 maggio 2014.
Il calo delle nascite può essere un problema molto serio, in qualche angolo di mondo più di altri, ma la commedia ironicamente amara di Vinko Brešan si spinge ben oltre preghiere e speranze, per risollevare le statistiche di natalità di una piccola isola dalmata, con l’avventurosa lotta agli anticoncezionali di un giovane parroco.
Sve?enikova djeca (The Priest’s Children, I figli del prete) arriva nei nostri cinema con il titolo di Padre Vostro e Don Fabijan (Krešimir Miki?), il giovane prete cattolico preoccupato di non raggiungere la stessa popolarità dell’anziano prete don Jakov (Zdenko Boti?), e dal basso tasso di natalità del piccolo borgo dell’isola sperduta della Dalmazia, che decide di risollevare eliminando il problema all’origine.
La cura che Don Fabijan mette nel bucare tutti i preservativi dell’isola, con l’aiuto dell’edicolante Peter (Nikša Butijer) che li vende nel suo chiosco, e per questo è assillato dalla accuse d’infanticidio di sua moglie Marta (Marija Škari?i?), inizia a fruttare gravidanze indesiderate, matrimoni riparatori, e coppie di futuri genitori che il prete cerca di ufficializzare con i sacramenti.
L’esplosione demografica aiutata dall’intervento del farmacista reazionario Martin (Dražen Kühn), che scambia pillole anticoncezionali con vitamine, in breve tempo rende l’isoletta della fertilità meta preferita di turisti e giornalisti a caccia di miracoli, ma nonostante le buone intenzioni che animano il sacerdote e i suoi complici, la situazione non tarda a sfuggire di mano, con conseguenze imprevedibili.
Dopo la chiave umoristica scelta per inquadrare le Guerre jugoslave del suo film d’esordio Kako je po?eo rat na mom otoku (Come la guerra iniziò sulla mia isola), la commedia nera per il fantasma di Tito di Marshal Tito’s Spirit (2000), e il dramma serbo-croato della guerra Svjedoci (Testimoni), l’acclamato regista croato torna a puntare la macchina da presa su un problema molto sentito dal suo paese, come il calo delle nascite, partendo dalla pièce teatrale dell’amico Mate Matiši?, con il quale ha scritto la sceneggiatura.
Un dramma che diventa commedia, ricca di humour balcanico e qualche ombra del mondo cattolico, con ben due (ex) preti sul set per scongiurare errori ed incongruenze, per un film che non ironizza tanto sulla Chiesa cattolica o la religione, quanto sulle colpe umane di chi prova a sostituirsi a Dio, arrivato nei cinema croati mentre governo e Chiesa discutevano l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole.
Il secondo campione di incassi al box office del cinema croato, dopo quel “Kako je po?eo rat na mom otoku” capace di battere “Indipendence Day“, che dopo il prestigioso festival Karlovy Vary, la nomination all’European Film Award come Miglior Commedia, la presentazione al Trieste Film Festival, e il premio come Miglior Film al Film Festival Popoli e Religioni 2013 di Terni, arriva nelle nostre sale con Officine UBU, a partire da giovedì 15 maggio 2014, per giunta in concomitanza con i prezzi ridotti della Festa del cinema 2014.
Appunti di regia
“Amo affrontare temi seri attraverso la commedia perche? vivo e penso da commediante: per la gente della costa adriatica come me, la commedia e? uno stile di vita, non solo un genere cinematografico. E’ il tipico humor balcanico, duro e diretto. Risate e humor caratterizzano il mio modo di vedere il mondo.”
“Per questo ho scritto e diretto Padre Vostro, film che mi piace definire una storia di sacerdoti, aghi e preservativi. Credo che un artista debba avere quasi dei sensori per i problemi sociali che lo circondano e trovare il momento adatto per parlarne.”
“Ho scelto di trattare il calo delle nascite perche? e? un tema molto sentito in Croazia: a due giorni dall’uscita del mio film le pagine dei giornali analizzavano la situazione dicendo che i croati, soprattutto in Dalmazia, sono diminuiti di 250 mila persone. Numero molto grande se si considera che la popolazione totale e? di 4 milioni. Nello stesso periodo si e? parlato molto del confronto tra politica e Chiesa per l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole.”
Il film e? tratto dall’omonima pie?ce teatrale di Mate Matis?ic?. “Mate e? un mio buon amico, il mio miglior amico. Avevo gia? letto la storia quando ando? in scena nel 1999, ma allora lui non era disponibile per farne la trasposizione cinematografica. Si trattava di un dramma, ma pregno di humor tipicamente croato ed e? da quello che abbiamo estratto il film finale. E? difficile far piacere al pubblico una storia costruita come questa, non sempre viene accettata dallo spettatore. Solo Mate poteva trasporre questo tipo di racconto nel piu? artificiale dei generi cinematografici: la commedia.”
“Cio? che mi ha spinto a fare il film e? la curiosita? di capire cosa succede quando un uomo gioca a fare Dio. Di solito ne deriva un disastro. Sono affascinato dalla questione della manipolazione, dall’idea che ci siano uomini che si attribuiscono il diritto di decidere sulla vita degli altri esseri umani nell’intento di influenzarla. E poi volevo fare un film che potesse divertire il pubblico. L’umorismo di Padre Vostro e? tipicamente balcanico e mediterraneo, ma sono convinto che se l’umorismo locale e? onesto possa essere percepito ovunque.”
“Non ci siamo preoccupati delle reazioni che il film poteva suscitare: la Croazia e? un paese molto cattolico e sapevamo che molti avrebbero avuto da dire qualcosa a riguardo. Non bisogna avere paura delle reazioni o delle etichette che vengono date al film, fa parte del gioco. Nemmeno le reazioni in Italia mi preoccupano. Padre Vostro non e? un film contro la Chiesa cattolica o la religione, ma contro le colpe umane che la pellicola ridicolizza. Il fatto che queste vengano poi identificate nell’istituzione della Chiesa non era certo la mia intenzione. Anzi, credo che il Vangelo sia il libro piu? importante nella storia dell’umanita? e per questo io e la produzione abbiamo voluto il parere di esperti: sul set con noi c’erano due preti – ex preti, in effetti – che ci hanno aiutato a rendere tutte le scene il piu? autentiche possibile ed evitare errori.”
“Per me il 70% del lavoro del regista e? trovare bravi attori. Per questo film ho iniziato il casting un anno prima dell’inizio delle riprese. Nel film ci sono nomi molto noti in Croazia, alcuni meno, ma tutti professionisti. Credo che un film sia una questione di energie: una delle cose piu? importanti nel farlo e? riuscire a trasmettere la propria energia al pubblico. Quando faccio un film voglio che chi ci lavora sia come una comunita? hippie, in cui le diverse energie si uniscono per formare qualcosa di nuovo. Anche per la location c’e? stata un lunga ricerca e penso di essere stato in tutte le piccole citta? della costa adriatica. Poi ho trovato questa piccola isola, che e? a soli 10 minuti di barca dalla mia citta? natale, S?ibenik, ma non ci ero mai stato. E quando l’ho vista ho capito subito che era la location giusta. Con gli abitanti si e? creato un bel feeling e ci siamo tutti divertiti molto a girare li.”
Vinko Bres?an