E’ morto Claudio G. Fava: il ricordo di Cineblog
Cineblog ricorda Claudio G. Fava, il giornalista e volto noto della critica cinematografica scomparso improvvisamente a Genova all’età di 83 anni.
E’ scomparso a Genova all’età di 83 anni il giornalista e critico cinematografico Claudio G. Fava collaboratore di quotidiani, settimanali e riviste specializzate, importanti rassegne cinematografiche in Italia e all’estero e membro di giurie cinematografiche e televisive.
Claudio G. Fava nasce a Genova il 17 ottobre 1929 e con in tasca una laurea in legge inizia la carriera nella sua città natale presso il Corriere Mercantile.
Negli anni ’60 diventa giornalista professionista e negli anni ’70 entra alla RAI dove diventerà capostruttura di Rete Due. Proprio grazie a questo incarico a lui l’onere di organizzare il palinsesto della rete con film e telefilm.
In ambito cinematografico Fava programma la rubrica “Cinema di notte” con cicli di film per poi condurre le rubriche “Dolly” e “Set”.
Autore di monografie su grandi attori e registi del cinema italiano tra cui Sordi, Fellini e Tognazzi, Fava era un esperto di cinema francese e in particolare del cineasta francese Jean-Pierre Melville, proprio per il suo impegno nella diffusione del cinema francese in Italia che gli è stata insignita la prestigiosa onorificenza d’oltralpe “Officier des Arts et des Lettres”.
In veste di dirigente RAI ha commissionato doppiaggi e ridoppiaggi di rarissime opere cinematografiche come Il grande sonno, Acque del Sud, I migliori anni della nostra vita e Duck Soup meglio noto come La guerra lampo dei fratelli Marx.
Fava si è cimentato anche in veste di attore con incursioni teatrali, televisive e cinematografiche, su rande schermo lo ricordiamo nella commedia Ladri di saponette di Maurizio Nichetti.
Sul blog ufficiale del giornalista il saluto del collaboratore Lorenzo Doretti:
ARRIVEDERCI MAESTRO!
Oggi è un triste giorno per i lettori e gli amici del blog.
Claudio G. Fava si è spento ieri, domenica di Pasqua, alle ore 20.
Persona buona e gentile è stata per me un punto di riferimento molto importante. Lascerà sicuramente un vuoto incolmabile nel mondo della cultura e nei cuori di tutti coloro che gli hanno voluto bene.
Fonte | La Repubblica / Wikipedia