E’ morto Rubin Carter – Denzel Washington fu Hurricane al Cinema
Si è spento all’età di 76 anni Rubin Carter detto Hurricane, visto in sala grazie ad uno straordinario Denzel Washington
E’ stato il cancro a sconfiggerlo, all’età di 76 anni e dopo una lunga malattia. Rubin Carter, leggendario ex pugile noto in tutto il mondo come ‘Hurricane‘, ci ha lasciato, dopo aver ispirato Bob Dylan ed essere sbarcato al cinema nel 1999, quando fu Denzel Washington ad indossarne i guantoni. Nel 1966 l’evento che gli cambiò la vita. All’epoca 29enne, Carter venne accusato di un triplice omicidio ai danni di 3 bianchi e condannato a due ergastoli. A favore dell’Uragano si attivarono interi settori dell’opinione pubblica liberal e molti personaggi famosi, primi fra tutti Muhammad Ali e il già nominato Dylan, che scrisse in suo onore una meravigliosa canzone nel 1976.
Diventato simbolo dell’ingiustizia, Rubin passò 19 anni in galera senza aver commesso alcun crimine. I criminali che lo accusarono, Alfred Bello e Arthur Bradley, ritrattarono solo successivamente le loro menzogne. Dopo un secondo processo Carter tornò in libertà nel 1976, per poi tornare dentro e riuscire solo nel 1985. Un anno dopo venne ancora una volta sbattuto in galera, ma in questa occasione per traffico di cocaina e possesso di armi rubate.
Hurricane non smise mai di credere nella giustizia, professandosi sempre innocente. Ricevuta nel 1993 una cintura da Campione del Mondo dal World Boxing Council, nel 1999 divenne cinema grazie al riuscito film di Norman Jewison, già regista di titoli come La calda notte dell’ispettore Tibbs, Il violinista sul tetto, Jesus Christ Superstar, Rollerball, Agnese di Dio e Stregata dalla luna. Straordinaria la prova d’attore di un immenso Denzel Washington, premiato con un Golden Globe come Miglior attore Drammatico, un Orso d’Argento al Festival di Berlino e con una nomination agli Oscar come Miglior Attore Protagonista. A batterlo lo straripante Kevin Spacey di American Beauty. 2 anni dopo, grazie a Training Day, Washington si prenderà la sua rivincita ai danni di un altro pugile cinematografico, ovvero l’Alì di Will Smith.
Costata 50 milioni di dollari, la pellicola Universal ne incassò ‘solo’ 73,956,241 in tutto il mondo, 50 dei quali in America, facendo comunque conoscere alle nuove generazioni un’incredibile storia di mala giustizia, pennellando gli anni ’60 di un Paese inquieto, violento e razzista. Al fianco del grande Denzel, che venne consigliato e seguito nella ‘trasformazione attoriale’ dallo stesso Carter, trovarono spazio Rod Steiger, Liev Schreiber, John Hannah e Deborah Kara Unger. Tanti, se non semplicemente troppi gli espedienti narrativi utilizzati da Jewison e dai due sceneggiatori Armyan Bernstein e Dan Gordon per ‘impacchettare’ il tutto, comunque promosso dalla critica a stelle e strisce con un più che accettabile 83% di recensioni positive su RottenTomatoes. Norman Jewison, per rispondere anche alle critiche ricevute in tal senso, definì Hurricane il suo miglior film.