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Il giardino delle parole: recensione e curiosità aspettando l’evento unico al cinema

La stagione delle grandi animazioni di Nexo Anime si chiude con quella delle piogge che bagna Il giardino delle parole di Makoto Shinkai, al cinema solo il 21 maggio 2014, subito con recensione e curiosità.

di cuttv
pubblicato 21 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:28

Vitale e dirompente come la natura che si rinnova, la stagione delle piogge nutre Il giardino delle parole di Makoto Shinkai, insieme alla bellezza poetica e travolgente che sanno sfiorare i legami più improbabili e gli universi più distanti.

Un giardino pubblico nel cuore della metropoli brulicante, come lo Shinjuku Gyoen della Tokyo in cui è cresciuto il regista. Il giardino segreto in cui cercano rifugio le anime solitarie bagnate dalla pioggia, che lava via ogni contatto con il tempo e la realtà, i cieli annuvolati e il debole suono del tuono.

L’anima irrequieta di Takao Akizuki, che scappa dalla realtà della scuola, e di una famiglia disgregata che lo ha costringe a vivere da solo e lavorare per mantenersi, sognando di disegnare scarpe capaci di far nascere il desiderio di camminare.

Una solitudine destinata a sfiorarsi nei giorni di pioggia, con quella di Yukari Yukino, la strana donna che beve birra e mangia cioccolata, incontrata sotto un gazebo che ripara le anime, come sanno fare le parole quando tessono le trame di relazioni esili come i desideri e inafferrabili come le emozioni.

“Il debole suono del tuono, i cieli annuvolati
forse verrà la pioggia?
Aspetteresti con me?
Il debole suono del tuono, anche se la pioggia non cade
io rimarrò qui, insieme a te”.

Una relazione platonica destinata a cambiare le vita del quindicenne introverso che brama di trasformare i sogni in professione, e della bella ventottenne delusa dalla natura dei rapporti umani.

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Due mondi distanti avvivinati dalla trama di una favola romantica bagnata da uno stupefacente realismo dell’animazione, e da uno stile tecnico che non ha tardato ad elevare Makoto Shinkai, come uno degli eredi dei grandi maestri nipponici dell’arte animata, del calibro di Miyazaki.

La storia di un sentimento antico, come quella “tristezza solitaria” alla quale sembra riconducibile la parole amore degli occidentali nella cultura del sol levante, di riflessioni, incontri e il filale struggente al ritmo della colonna sonora e qel “Rain” di Motohiro Hata.

Una piccola perla verde, rigogliosa sintesi di speranza, tanto corta da essere distribuita nelle sale cinematografiche giapponesi il 31 maggio 2013 insieme al corto animato Someone’s Gaze (???????? Dareka no manazashi) dello stesso autore.

Il giardino delle parole

Lo stesso che arriva nei cinema italiani insieme alla versione de Il giardino delle parole in digitale 2K e audio PCM 5.1, e contenuti speciali inediti, solo per un giorno, mercoledì 21 maggio 2014, con il progetto Nexo Anime di Dynit e Nexo Digital che vanta già ritorni sul grande schermo di Akira, Ghost in The Shell o Space Battlership Yamato.

Voto di Cut-tv’s: 7.5

Il giardino delle parole (??? ? ?, Kotonoha no Niwa, The Garden Of Words, Giappone, 2013, animazione) di Makoto Shinkai. Nei cinema italiani in digitale 2K e audio PCM 5.1, con contenuti speciali inediti e il corto Someone’s Gaze, per l’evento unco Nexo Anime il 21 maggio 2014.

09 Il giardino delle parole - poster 25 maggio 2014

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Il giardino delle parole
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Il giardino delle parole poster

Curiosità

Il film d’animazione prodotto da Comix Wave Films e diretto da Makoto Shinkai, fu presentato al Gold Coast Film Festival Australiano il 28 aprile 2013, e distribuito nelle sale cinematografiche giapponesi dal 31 maggio 2013, proiettato insieme ad un cortometraggio animato intitolato Someone’s Gaze (???????? Dareka no manazashi).

La proiezione unica dei 21 maggio 2014 è distribuita da Nexo Digital in collaborazione con Dynit, e i media partner Lucca Comics&Games, Radio DEEJAY e MYmovies.it.

Tra i premi vinti, il “Miglior film di Animazione” che vince il “Premio Satoshi Kon per i risultati raggiunti nell’animazione” durante il Fantasia International Film Festival di Montreal; il miglior lungometraggio al Festival del Cinema d’Animazione di Stoccarda 2014.

La lettera che Yukari lascia a Takao sotto il gazebo alla fine del film è datata 2014 nonostante il film sia uscito in Giappone nel 2013.

Con i suoi 58,3 ettari, e una circonferenza di 3,5 chilometri, lo Shinjuku Gyoen è un parco pubblico di Tokyo, incastonato tra Shinjuku e Shibuya, costruito nel 1772 come dimora del signore feudale (daimy?).

Il gazebo che accoglie i protagonisti della storia del film si trova nel giardino giapponese vicino al Taiwan Pavillion.

Il character design e la supervisione del processo di animazione di Kenichi Tsuchiya, sono affiancati dall’art director Hiroshi Takiguchi, e il contributo al tema musicale “Rain” di Motohiro Hata, con testi e musiche di Senri Oe.

Shinkai aveva scritto in precedenza che Kotonoha no Niwa sarebbe stata la sua prima storia d’amore nel significato tradizionale giapponese del termine. In giapponese la parola “amore” come la intendiamo oggi è d’importazione occidentale. In tempi in cui ancora non si usavano i caratteri di origine cinese (detti kanji), la parola amore era indicata con “tristezza solitaria”. Per questo il film descrive con delicatezza il concetto di amore come lo si intendeva con parole “antiche”.

In qualità di responsabile della sceneggiature, della regia e alle volte anche del doppiaggio, Shinkai ha iniziato la carriera creando i suoi anime quasi completamente da solo. Tra i titoli più famosi a cui è collegato il suo nome ci sono Lei e il suo gatto (Kanojo to kanojo no neko), La voce delle stelle (Hoshi no koe), The Place Promised in Our Early Days (Kumo no muk?, yakusoku no basho), 5 Centimeters Per Second (By?soku 5 Centimeter), e Viaggio verso Agartha (Hoshi o ou kodomo).

Someone’s Gaze

Nel corto Someone’s Gaze, Aya Okamura è una giovane donna che vive la sua esistenza tutt’altro che straordinaria in un futuro abbastanza prossimo, fino a quando la ragazza viene a messa a conoscenza dal padre che la piccola Mii, la gattina a cui tutta la famiglia era molto affezionata, è morta, provocando in Aya un viaggio nostalgico nei ricordi per riavvicinarsi alla famiglia.

Via | Kotonoha no NiwaFacebook