Genius: Nicole Kidman insieme a Michael Fassbender e a Colin Firth
Tratto dalla biografia romanzata Max Perkins. L’editor dei geni di A. Scott Berg, Genius diventa cinema con un cast da Oscar
Quando si dice un cast da Oscar. Nicole Kidman sarà il volto femminile dell’atteto Genius, titolo tratto dalla biografia romanzata Max Perkins. L’editor dei geni di A. Scott Berg (edito in Italia da Elliot), con Michael Grandage alla regia. L’attrice australiana, a breve al Festival di Cannes con Grace of Monaco, affiancherà due ‘monoliti’ attoriali come Michael Fassbender e Colin Firth, tra le altre cose suo compagno di set in altri tre film del 2014, ovvero The Railway Man, Before I Go to Sleep, e Paddington. E’ nata una nuova coppia.
La pellicola si occuperà del lungo rapporto tra il gigante della letteratura Thomas Wolfe (Fassbender) e il montatore di fama Max Perkins (Firth). Perkins era un uomo dai modi raffinati, estremamente elegante e garbato, diventato famoso soprattutto come colui che diceva a gente come Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Thomas Wolfe e molti altri “dove” e “cosa” tagliare nei loro romanzi. Durante i suoi anni alla Scribner, lo storico marchio editoriale americano, questo mite personaggio ha “riscritto” la storia della letteratura.
Fu lui a scovare Fitzgerald, che prima di incontrare Perkins era un totale sconosciuto con problemi di alcol, e ad aiutarlo nella stesura di tutti i suoi lavori, incluso “Il grande Gatsby”. Nel 1924 Fitzgerald gli ricambiò il favore presentandogli un giovane sconosciuto di belle speranze, con il pallino della pesca e delle corride, di nome Ernest Hemingway. Tra i due nacque un intenso e prolifico rapporto, un’amicizia che avrebbe dato vita a capolavori come “Fiesta”, “Addio alle armi”, “Per chi suona la campana”. Hemingway avrebbe onorato l’editor cinque anni dopo la sua morte, dedicandogli “Il vecchio e il mare”.
E infine Thomas Wolfe, un “ragazzo piuttosto disorganizzato” per il quale Perkins intraprese una storica sfida con la vecchia guardia di Scribner, che nell’autore vedeva solo una fonte di problemi. Max Perkins è stato l’uomo che ha inventato il senso moderno del ruolo di editor: un professionista che interviene nell’idea, nella costruzione, nella struttura e nella stesura di un testo.
Fonte: Collider