Il pretore – trailer, poster e video backstage del film di Giulio Base
Il pretore: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Giulio Base nei cinema italiani dal 3 aprile 2014.
Esce il prossimo 3 aprile nei cinema Il pretore, il nuovo film diretto da Giulio Base, tratto dal romanzo di Piero Chiara “il Pretore di Cuvio” e interpretato da Francesco Pannofino, Sarah Maestri, Mattia Zàccaro Garau e Debora Caprioglio.
La trama ufficiale:
Augusto Vanghetta (Francesco Pannofino), pretore di una piccola provincia sul Lago Maggiore, è sposato con la giovane Evelina (Sarah Maestri), ma da sette anni il loro matrimonio si è ridotto ad essere una formalità. Mentre Evelina si spegne ogni giorno di più, il Vanghetta coltiva le sue due grandi passioni: le donne e il teatro. Di giorno si dedica alle amanti che si alternano nel suo studio in Pretura, mentre la sera dà libero sfogo alla sua dubbia vena teatrale nella stesura della commedia “L’amore è un’equazione”. Per avere più tempo da dedicare alle sue passioni Vanghetta assume in Pretura il giovane avvocato Mario Landriani (Mattia Zàccaro Garau), invitandolo addirittura a vivere in casa sua come fosse un figlio. Il giovane avvocato senza santi in paradiso porterà della grandi novità nella vita di Augusto Vanghetta e di sua moglie Evelina.
Il cast: Francesco Pannofino (Augusto Vanghetta), Sarah Maestri (Evelina Andreoletti), Massimiliano Cavallari (Pepere Lopez), Mattia Zaccaro Garau (Mario Landriani), Carlo Giuseppe Gabardini (Memeo), Eliana Miglio (Armandina Regner de Monfleury), Carlina Torta (Rosa Malcotti), Debora Caprioglio (Tecla), Giovanni Tancredi (Capo Elettricista)
Note del regista Giulio Base:
Poter raccontare per immagini un’opera letteraria di successo è sempre un privilegio. Intanto si ha la sicurezza che la storia, la trama, funzioni. Certo, il privilegio costa il rischio che si corre di non riuscire a restituire al pubblico cinematografico le stesse emozioni che hanno avuto i lettori. In questo caso poi, il rischio è doppio, visto che i precedenti registi che hanno diretto film tratti da romanzi di Piero Chiara (scrittore che conoscevo bene e che avevo imparato ad apprezzare anche prima di cimentarmi in questo progetto) sono alcuni grandi maestri del cinema italiano a cui non oserei nemmeno lontanamente paragonarmi. Piero Chiara è uno di quegli scrittori amabili, di successo, non sapientoni e non beceri. Raffinato ma non lezioso, divertente e spesso piccante, senza essere mai scurrile. E’ quindi proprio questa la rotta che ho cercato di seguire nella messinscena di quelle pagine: la giusta misura fra commedia di costume e dramma umano. Il tentativo è stato il cercare di stare in equilibrio su quella soglia sottile senza spostare mai il peso troppo da una parte o dall’altra. Speriamo di esserci riusciti, speriamo di instillare nel pubblico che vedrà il film quello stesso sorriso amaro che lascia la lettura delle pagine del racconto originale di Piero Chiara.
Note dei produttori Valentina Di Giuseppe e Massimiliano Leone:
Produrre un film tratto da Piero Chiara voleva dire misurarsi con importanti opere cinematografiche realizzate in precedenza, fra cui per esempio Venga a prendere il caffè da noi di Alberto Lattuada, tratto dal romanzo La spartizione, e Il piatto piange di Paolo Nuzzi tratto dall’omonimo romanzo. Questo nostro film ha l’ambizione di descrivere con uno sguardo penetrante la società italiana, gli italiani e la loro posizione sociale, con la stessa originalità di chi ci ha preceduto. Abbiamo voluto girare il film nei luoghi di Piero Chiara per restituire autenticità ai personaggi e alle situazioni descritte dal romanzo. Eravamo certi che girare nei luoghi a lui cari, come per esempio il Caffè Clerici di Luino e le strade della Valcuvia, avrebbe costituito un valore aggiunto al nostro lavoro. Certo, adattare per il cinema un romanzo del Chiara è sicuramente una sfida e comporta per noi anche il confronto con i precedenti film, quindi se il verbo “osare” potrebbe essere impegnativo diciamo almeno che ci abbiamo provato.