Bruce Willis: gli auguri di Cineblog in 10 film per un talento dai 1000 volti
Festeggiando i mille volti di Bruce Willis con le sue migliori interpretazioni, aspettando che torni a sorprenderci con le prossime.
Altro anno, nuovo giro per il talento versatile di Mr Bruce Willis, che oggi torniamo a festeggiare con un viaggio del tempo cinematografico, e una classifica cronologica delle migliori interpretazioni che hanno costellato la sua sorprendente e apprezzata carriera, aspettando le prossime.
Aspettando Sin City 2 di Frank Miller e Robert Rodriguez, almeno sino al 22 agosto 2014 (in America), e tanto per annoiarsi un po’, tutta l’action riportata in sala con American Assassin di Jeffrey Nachmanoff, Expiration di Brian Tucker e The Prince di Sarik Andreasyan.
E ancora la commedia Rock the Kasbah di Barry Levinson trenta anni dopo Tootsie, e Labor of Love di M. Night Shyamalan quindici anni dopo Il sesto senso. Forse anche lo spy thriller ai tempi della guerra fredda di Cold Comfort di Marc Webb, adattamento del romanzo How to Catch a Russian Spy di prossima uscita.
1988 – Trappola di cristallo (Die Hard), regia di John McTiernan
“Yippiee-ki-yay” figlio di p…… Il mix letale di ironia e azione, faccia tosta e linguaggio scurrile, rende Bruce una star d’azione, John McClane in Trappola di cristallo il modello di tanti sequel e duri a venire, e l’ex barista arrivato al cinema con un Appuntamento al buio di Blake Edwards e la commedia romantica con Kim Basinger, il talento capace di conquistare premi, soldi e parecchi fan.
1994 – Pulp Fiction, regia di Quentin Tarantino
Con il fluido pulp di Tarantino e il talento versatile di Willis, Butch Coolidge regala alla settima arte un personaggio duro, rissoso e geniale, non solo nella scena dell’orologio di suo padre e del salvataggio del boss Marcellus Wallace, interpretato dall’attore Ving Rhames, iun un cult da Palma d’oro a Cannes nel 1994.
1995 – L’esercito delle 12 scimmie (Twelve Monkeys), regia di Terry Gilliam
Con la regia visionaria di Terry Gilliam e i viaggi nel tempo di James Cole, Bruce si conferma un uomo dalle mille facce fuori dal tempo , capace di tenere testa alla follia ecologista di Brad Pitt, tornare da Madeline Stowe e nelle varie fasi del declino della società moderna.
1997 – Il quinto elemento (The Fifth Element), regia di Luc Besson
Procedendo in ordine cronologico, l’azione punta alla fantascienza aliena che cade nel taxi dell’ex ufficiale burbero e spiritoso Korben Dallas, alle prese con un quinto elemento seducente, e un cattivone dell’industria militare con lo scalpo di Gary Oldman.
1998 – Armageddon – Giudizio finale (Armageddon), regia di Michael Bay
La carriera di Willis viene spedita sullo spazio con Harry Stamper, trivellatore di petrolio, padre e amico premuroso, uomo votato all’ultimo sacrificio, reso da Bruce l’eroe americano ideale per trivellare un asteroide che minaccia di entrare in collisione con la Terra, e piazzarci una bomba atomica.
1999 – Il sesto senso (The Sixth Sense), regia di M. Night Shyamalan
Lontano dall’azione, duri a morire e eroi americani lanciati nello spazio per salvare il pianeta, Il Dr. Malcom Crowe anche da morto si prende cura del talento strepitoso del piccolo Cole (Haley Joel Osment) capace di vederlo, in un thriller psicologico che gioca con i fantasmi ai confini della realtà sino alla fine, si conferma uno dei più grandi incassi della storia del cinema, e consacra Willis come star dai mille volti e altrettanti talenti, da nomination al Saturn Award come “Miglior Attore”.
2000 – Unbreakable – Il predestinato (Unbreakable), regia di M. Night Shyamalan
Da fantasma a supereroe, con il predestinato superdotato e inconsapevole David Dunn, Willis si avventura al confine tra realtà e mitologia contemporanea con una forza sovrumana alla ricerca di certezze che spinge il Time ad includere il film di supereroi nella sua sua superlista dei 100 più belli di sempre.
2005 – Sin City, regia di Frank Miller e Robert Rodríguez
Dalla graphic novel di Frank Miller allo schermo verde della corrotta alcova di tutti i mali diretta dallo stesso Miller, con la complicità di Robert Rodríguez e Quentin Tarantino, il poliziotto invecchiato ma sempre valoroso John Hartigan di Willis, continua a sedurre il suo pubblico che aspetta il numero 2, proteggendo dal mostruoso pedofilo la giovane Nancy Callahan, con il corpo da urlo e la faccia d’angelo di Jessica Alba.
2012 – Moonrise Kingdom – Una fuga d’amore (Moonrise Kingdom), regia di Wes Anderson
Dai campioni di incassi hollywoodiani all’indie di Wes Anderson, con il capitano di polizia solitario e alcolizzato Duffy Sharp, Willis indossa una nuova faccia e una gamma di sfumature drammatiche capaci di reggere la scena con Bill Murray e confermare che il talento migliora con gli anni.
2012 – Looper – In fuga dal passato, regia di Rian Johnson
Ad increduli e scettici Willis con Old Joe dimostra che non è tanto facile liberarsi di un killer esperto di viaggi nel tempo, neanche per la sua versione giovanile già stempiata interpretata da Joseph Gordon-Levitt, convinta di potersene liberare con cambiare il futuro, e ora se ne avete voglia potete continuare questo viaggio nel tempo mandandolo in loop.
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