Nottetempo: spot tv e prima clip per il film con Giorgio Pasotti
Nottetempo: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico con Giorgio Pasotti nei cinema italiani dal 3 aprile 2014.
Aggiornamento di Pietro Ferraro
Disponibili uno spot tv e una prima clip per Nottetempo, esordio alla regia di Francesco Prisco interpretato da Giorgio Pasotti, Nina Torresi, Gianfelice Imparato, Esther Elisha e Antonio Milo.
La trama racconta di un incidente stradale che rimette in gioco la vita di un poliziotto, giocatore di rugby (Giorgio Pasotti), di una ragazza (Nina Torresi) e di un cabarettista (Gianfelice Imparato). In una corsa contro il tempo i tre personaggi attraversano l’Italia, inseguendosi alla ricerca di una vendetta e dell’amore.
L’opera prima di Prisco si presenta come un cupo dramma a tinte noir dalle atmosfere thriller e dall’intrigante ambientazione “on the road”. Al cinema dal 3 aprile con Videa.
Nottetempo: Pasotti scorretto, il rugby e il destino, on the road con Francesco Prisco
Nottetempo, lungometraggio d’esordio di Francesco Prisco, porta in sala una folle corsa contro il tempo, di 3 vite e solitudini con un destino comune, insieme a un Pasotti ‘scorretto’ e inedito, dal 3 aprile 2014.
Continuando a far la spola dal grande schermo di Sorrentino e Vanzina, a quello televisivo ‘A testa alta’, Davide Pasotti torna in divisa da poliziotto lungo le strade del destino e dei personaggi che Nottetempo unisce e allontana, con il lungometraggio d’esordio diretto da Francesco Prisco.
Il poliziotto e il giocatore di rugby Matteo (Giorgio Pasotti), arrivato per primo sul luogo dell’incidente stradale che getta un autobus fuori strada, e con una brutta esplosione unisce il destino di tre personaggi.
Il destino di Matteo, che poco prima dell’esplosione del bus, avverte un misterioso dejà-vu e il desiderio di trasferirsi altrove, ricominciando da capo la sua vita.
Quello di Assia (Nina Torresi), una ragazza alla continua ricerca del vero amore ed unica sopravvissuta all’incidente e di Enrico (Gianfelice Imparato), un cabarettista che non riesce più a far ridere, ha perso qualcosa in quella notte piena di strane coincidenze, e per questo ha una pistola.
Un brutto incidente che rimette in gioco tra vite e tre solitudini, in corsa contro il tempo e un destino comune, che attraversano l’Italia inseguendosi alla ricerca di vendetta e amore.
“Dalla notte si parte e alla notte si ritorna. Un movimento circolare di inquietudine che si completa in quello che mi piace pensare come un “viaggio al contrario” del protagonista, un ritorno al proprio passato, alla ricerca di una vita da recuperare. … Ogni personaggio desidera qualcosa che non può avere; tutti, si muovono spinti da un sentimento, senza il quale non potrebbe esistere nessun movimento, nessun viaggio” Francesco Prisco
L’opera d’esordio di Francesco Prisco, che dopo la direzione e sceneggiatura di diversi corti, Fiction e spot, arriva al cinema con il 3 aprile 2014 distribuito da Videa.
Un film che arricchisce il panorama delle produzioni indipendenti italiane, prodotto da Annamaria Morelli (anche sceneggiatrice insieme al regista e a Gualtiero Rosella), Amedeo Bacigalupo e Alessandro Cannavale per Elsinore Film, Nuvola Film e Run Comunicazione, con il contributo della BLS – Sud Tirol Alto Adige e il supporto logistico della Campania Film Commission, avvalendosi del coinvolgimento di giovani e dinamiche aziende italiane come A.MI.CA. Production e OPTIMA ITALIA, attraverso il tax credit.
Dichiarazioni del regista
NOTTETEMPO È UN FILM DI GENERE? È UN NOIR? COSA ACCADE NOTTETEMPO E PERCHE’ LA NOTTE?
Dalla notte si parte e alla notte si ritorna. Un movimento circolare di inquietudine che si completa in quello che mi piace pensare come un “viaggio al contrario” del
protagonista, un ritorno al proprio passato, alla ricerca di una vita da recuperare.
Obiettivo ineccepibile, se non fosse per i modi con i quali Matteo (Giorgio Pasotti)
decide di riprendersi la sua vita. Lui è un personaggio istintivo e solitario, che pone al centro i suoi bisogni senza dare molto peso alle conseguenze. Sono proprio le sue azioni a indirizzare la storia verso un percorso noir. A fare da contrappunto al suo viaggio di ritorno alle origini, però, c’è quello della giovane Assia (Nina Torresi) che ne intraprende uno verso un amore immaginifico, ancora tutto da vivere. Il viaggio la porta oltre i propri confini e per la prima volta si addentra nel territorio minaccioso delle vite degli adulti. Enrico (Gianfelice Imparato) la accompagna e asseconda il suo desiderio di raggiungere Matteo, ma non è solo per uno slancio di benevolenza che decide di farlo, il suo bisogno è quello di chiudere una partita con il dolore.
Attraversando l’Italia i tre personaggi seguono la stessa traiettoria di viaggio ma ognuno con uno scopo diverso. Quello che li accomuna è che si mettono in viaggio d’impulso, con l’urgenza di una decisione presa nottetempo …
I TRE PERSONAGGI FANNO UN VIAGGIO DA SUD A NORD, OGNUNO CERCA QUALCOSA O QUALCUNO. CHE VIAGGIO E’?
Non sono mai stato una persona completamente appagata. Cerco sempre qualcosa che
non ho, o che non ho più e così mi riesce difficile godermi il presente. Anche in
“Nottetempo” ogni personaggio desidera qualcosa che non può avere; tutti, comunque, si muovono spinti da un sentimento, senza il quale non potrebbe esistere nessun
movimento, nessun viaggio.
I LUOGHI DEL FILM NON SONO RICONOSCIBILI. C’E’ UN SUD (CASERTA E DINTORNI) SENZA LE CARATTERISTICHE CLASSICHE CHE DISEGNANO IL “SUD” (IL MARE, IL DEGRADO…) STESSA COSA PER IL NORD. CHE LUOGHI SONO?
In fondo, il film potrebbe essere ambientato ovunque. Mi interessano gli antipodi, la
distanza di luoghi e di vedute. Di Napoli e del sud non ci sono riferimenti evidenti, e questa è stata una volontà precisa. Non mi piace l’oleografia, specialmente quella che riguarda il mio sud, la mia città. Di Bolzano, invece, ho amato le montagne che la assediano e che mi hanno aiutato ad accentuare il senso di “costrizione” che assedia alcuni personaggi del film.
PASOTTI “CATTIVO”, NON L’ABBIAMO MAI VISTO AL CINEMA. E’ STATO DIFFICILE TRASFORMARLO?
Per me, la difficoltà maggiore, ma stimolante e divertente, è trovare l’attore giusto per la parte. Quando lo scegli bene, gran parte del lavoro è bello che fatto. Con Giorgio mi sono trovato benissimo, sia come uomo che come professionista. Ci siamo divertiti a costruire insieme un personaggio che, più che cattivo, definirei “scorretto”. Per Giorgio un ruolo inedito, ma ha dimostrato di potersi allontanare con facilità dal ruolo del ragazzo della porta accanto che siamo abituati a vedere. Lui è conosciuto anche per il suo trascorso da campione di kung.fu, quindi è di base un uomo prestante, ma io lo avevo immaginato più massiccio e nerboruto. Così, il povero Giorgio si è sottoposto a un massacrante periodo di palestra per tirare fuori quello che si vede nel film. Infine l’ultimo “sacrificio”: abbiamo deciso di eliminare il ciuffo, preferendo un taglio più corto che mettesse in risalto le spigolosità del suo viso.
E IL RUGBY NEL FILM?
Concettualmente, il rugby risponde ad un bisogno di etica. Pur essendo uno sport
rude, a tratti violento, si fonda su principi nobili. Nel film ricorre una frase che
conoscono tutti gli appassionati di questo sport: “IL RUGBY E’ UN GIOCO BESTIALE
GIOCATO DA GENTILUOMINI”. Ma Matteo, rigoroso giocatore di rugby, nella vita contraddice quello che afferma sul rettangolo di gioco, e si limita a mostrare solamente l’aspetto “bestiale” della sua personalità. Mi piaceva questa grande incoerenza del personaggio…
E’ STATO DIFFICILE ESORDIRE NEL LUNGOMETRAGGIO? RACCONTA QUALCOSA DELLA TUA FORMAZIONE / PERCORSO… A CHE CINEMA GUARDI?
Vengo dal mondo dei cortometraggi. Ne ho realizzati una mezza dozzina e devo dire
che tutti mi hanno regalato delle grandi soddisfazioni. Mi ritengo fortunato ad aver
avuto persone che hanno creduto in me e che hanno assecondato la mia idea di cinema. Ho tantissimi riferimenti, ma mi innamoro dei film che trasudano “cinema”.
Eastwood, Inàrritu, Jeunet, Scorsese, Refn, solo per citarne alcuni. Sono autori diversissimi che, ognuno a modo suo, riescono ad esprimere un’idea di cinema personale, denso. Adoro i film a cui ripenso, quando delle scene, ancora dopo giorni,
mi riaffiorano alla mente per tornare a rapirmi.
Note di Produzione
Questo film nasce dal desiderio di dare la possibilità ad un giovane regista in cui
crediamo di esordire con il suo primo lungometraggio.
Considerato che non si trattava né di un autore affermato né di una commedia, e
consapevoli delle difficoltà che avremmo trovato nel reperire i fondi attraverso i canali canonici, abbiamo deciso fin dal primo momento di muoverci in modo alternativo ed autonomo. Abbiamo incontrato due realtà aziendali, A.Mi.Ca. Production e Optima
Italia, gestite da imprenditori illuminati e appassionati di cinema, che hanno condiviso con noi fin da subito l’entusiasmo a intraprendere il lungo viaggio che ci ha portati fin qui.
Questo viaggio, non solo metaforico, si ritrova nella storia raccontata nel film che parte dal Sud e attraversa l’Italia per arrivare a Bolzano. Non è stato facile, dati i soliti limiti di budget, uscire dalle “due camere e cucina” e gestire la complessità delle molte location di un film che è anche un road movie. Ma è stato anche molto divertente.
Tutti i membri della troupe hanno partecipato alla realizzazione del film con lo spirito avventuroso di una carovana in viaggio. Per questo i nostri ringraziamenti più calorosi vanno a loro.
Mentre si girava una scena del film, a bordo di un camera car che procedeva lento sulla tangenziale di Napoli, abbiamo saputo con piacere che, oltre all’ indispensabile contributo della Business Location Sud Tirol Alto Adige, avevamo ottenuto il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Ora il film continua il suo percorso verso la tappa più importante, l’incontro con il
pubblico.
Ci auguriamo e auguriamo buona fortuna a tutti i nostri compagni di viaggio
Via | Nottetempo