Home Premio Oscar La Grande Bellezza agli Oscar 2014, parla Gabriele Muccino: “Paolo Sorrentino doveva ringraziare Medusa”

La Grande Bellezza agli Oscar 2014, parla Gabriele Muccino: “Paolo Sorrentino doveva ringraziare Medusa”

Gabriele Muccino ci fa sapere che nei panni di Paolo Sorrentino avrebbe ringraziato anche Medusa, società per lui in difficoltà.

pubblicato 7 Marzo 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 03:36

“Nei ringraziamenti di Paolo Sorrentino ne è mancato uno che io avrei fatto. Ovvero a chi ha finanziato e distribuito il suo film. La Medusa.

La Medusa è stata per decenni la Casa dei più grandi autori italiani. Ha finanziato e distribuito enormi successi. Conquistato grandi premi, fatto esordire importanti registi. Oggi ha finanziato La Grande bellezza e portato a casa un Oscar.

Ma nessuno che l’abbia nominata. Eppure un film non è un quadro né una poesia. Un film ha bisogno di coraggio e denari da parte di chi vuole investire nel cinema.”

Con queste parole, Gabriele Muccino ha detto la sua sugli ormai famosi ringraziamenti di Paolo Sorrentino, dopo aver vinto l’Oscar come Miglior film straniero con La Grande Bellezza. Nel lungo post, scritto sulla sua pagina Facebook, il regista di Sette anime ha dedicato un’ampia riflessione al merito della casa di produzione, spostandosi anche sullo stato attuale della società e sulle responsabilità di chi la guida per il suo affossamento:

Medusa sta subendo una lenta indecifrabile morte per eutanasia da parte della gestione del suo padrone. Berlusconi avrà forse legittime ragioni per asfissiare quella che fino a pochissimi anni fa era la più importante, insieme a Rai Cinema, casa di produzione e distribuzione del cinema italiano. Un paese senza cinema e senza cultura è un paese povero, con meno energia, meno lavoro, meno prestigio e una statura sempre più piccina.

“Mi auguro che questo Oscar vinto da Paolo […] faccia rivedere i piani di demolizione di una delle pochissime ma migliori cose che Berlusconi abbia costruito nei suoi migliori anni: Il Cinema libero e senza bandiere e propaganda. Ma solo cinema. A volte grande davvero.”

Un ultimo pensiero, infine, sulla polemica sollevata dagli esercenti, in seguito alla decisione di trasmettere La Grande Bellezza su Canale 5 invece di riportarlo al cinema:

La grande Bellezza andava rimesso nelle sale immediatamente dopo la sua trionfale vittoria. Non in televisione. Al di là dei risultati ottenuti, è un film che ha bisogno di essere visto al cinema perché possa davvero avere voce.

Sulle parole di Muccino, Il Fatto Quotidiano ha provato a chiedere un commento a Carlo Rossella, presidente di Medusa, ricevendo un due di picche, forse temporaneo:

“Sono in Marocco, qui c’è un paesaggio bellissimo, sono tra i cammelli, non voglio commentare nulla fino a lunedì.”

Inutile girarci intorno, quella dei ringraziamenti è una prassi che spesso va a toccare anche chi ha prodotto un film. Le parole di Muccino hanno dunque un loro senso, ma quello del regista sembra voler essere un vero e proprio campanello d’allarme per il cinema italiano. Siete d’accordo con lui?

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