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Martin Scorsese vs Film Marvel: Mark Ruffalo propone una soluzione

Mark Ruffalo torna sulla diatriba “Scorsese vs Film Marvel” e chiarisce il suo pensiero al riguardo.

pubblicato 14 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:37

La diatriba scaturita dalle dichiarazioni di Martin Scorsese e le sue riflessioni sui Film Marvel prosegue. Il regista di cult del calibro di Taxi Driver e Quei bravi ragazzi ha denigrato i film Marvel descrivendoli alla stregua di attrazioni di parchi a tema, in soldoni giocattoloni senz’anima, anche se poi il regista ha provato ad aggiustare il tiro definendoli una forma di cinema alternativa. Ora Mark Ruffalo che nell’Universo Cinematografico Marvel interpreta Bruce Banner e il suo alter ego Hulk, è tornato sulla questione suggerendo una soluzione.

[quote layout=”big”]Se viviamo in un mondo in cui l’economia è il modo in cui misuriamo il valore di una società, allora sì, chiunque farà la cosa più grande dominerà. Stanno cercando di continuare a farlo ancora e ancora. In quell’articolo [Scorsese] ha detto qualcosa di veramente interessante, e vorrei che lo sostenesse fino in fondo. Ha detto: “Non sto suggerendo di sovvenzionare i film”. Ma è esattamente quello che sta suggerendo. Dovremmo avere una dotazione nazionale delle arti che dia soldi ad un altro tipo di cinema e sostenga un altro tipo di cinema. Se lavori in un contesto del tipo “Proverò a fare un film che abbia successo economico”, cosa che tra l’altro fa anche [Scorsese], allora come puoi lamentarti di quel sistema come se non ne facessi parte? Mi piacerebbe vedere Marty creare una sovvenzione cinematografica nazionale, e potrebbe farlo, in modo da far entrare giovani e nuovi talenti non solo guidati dal mercato, ma guidati da precetti dell’arte. Sarebbe fantastico. Questo è davvero il punto cruciale di questa conversazione.[/quote]

 

Ruffalo pensa che un certo tipo di cinema, che non viene sostenuto dall’industria come quello di puro intrattenimento, dovrebbe essere in qualche modo preservato e finanziato come qualsiasi altra forma d’arte. Ruffalo ha colto in pieno cosa si cela dietro le aspre parole di Scorsese e Coppola, la frustrazione nel trovare sempre più difficoltà a reperire finanziamenti a fronte di un mercato che punta ad un facile ritorno economico e ad azzerare i rischi, con i flop che ormai sembrano all’ordine del giorno anche con titoli cosiddetti “commerciali” e di grande richiamo che, almeno sulla carta, appaiono investimenti sicuri.

 

Fonte: Indiewire