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Stasera in tv: “Caccia al tesoro” su Canale 5

Canale 5 stasera propone “Caccia al tesoro”, commedia del 2017 diretta da Carlo Vanzina e interpretata da Vincenzo Salemme, Carlo Buccirosso, Christiane Filangieri, Serena Rossi e Max Tortora.

pubblicato 12 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:41

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Cast e personaggi

Vincenzo Salemme: Domenico Greco
Carlo Buccirosso: Ferdinando
Christiane Filangieri: Claudia
Serena Rossi: Rosetta
Max Tortora: Cesare
Gennaro Guazzo: Gennarino, figlio di Ferdinando
Pippo Lorusso: il vigilantes
Francesco Di Leva: O’ Mastino
Benedetto Casillo: don Luigi
Paco De Rosa : ispettore Parisi
Lorenza Veronica: igienista dentale

 

La trama

 

“Caccia al tesoro” è la storia di Domenico Greco (Vincenzo Salemme), sfortunato attore teatrale che naviga nei debiti e vive a sbafo in casa della cognata Rosetta (Serena Rossi), vedova di suo fratello, che ha un figlio di nove anni malato di cuore. L’unico modo per salvarlo sarebbe operarlo in America, ma l’operazione costa 160 mila euro. Disperati, vanno a pregare San Gennaro chiedendo un miracolo. E San Gennaro risponde dando loro il via libera per “prendersi” uno dei gioielli della sua Mitra custodita insieme al famoso Tesoro nella cripta della chiesa. In realtà sono le parole di un parcheggiatore che rimbombano nella navata, e che Domenico e Rosetta scambiano per quelle di San Gennaro. Insieme a Ferdinando (Carlo Buccirosso), Cesare (Max Tortora) e Claudia (Christiane Filangieri), parte una “Caccia al Tesoro” che li porterà da Napoli, a Torino, fino a Cannes in Costa Azzurra.

 

Note di regia

 

“Caccia al tesoro” è una commedia che vuole rendere omaggio alla grande tradizione della comicità napoletana, quella che ha sempre fatto da sponda al cinema popolare italiano. Per mio fratello Carlo e per me si tratta anche un po’ di una comicità di “famiglia”, visto che nostro padre Steno ha contribuito a renderla celeberrima con i suoi indimenticabili film insieme a Totò, Peppino De Filippo, fino ad arrivare alla maschera napoletana di Bud Spencer in “Piedone lo sbirro”. Per celebrare questa gloriosa tradizione, abbiamo preso spunto (non è un remake) dal mitico film di Dino Risi “Operazione San Gennaro”. Anche nel nostro film si racconta un “colpo”, ma con modalità e motivazioni totalmente diverse da quelle di Risi. La nostra non è una banda di professionisti, ma piuttosto una sprovveduta banda di “poveri uomini” del 2017. In “Caccia al tesoro” abbiamo rimesso insieme la coppia più affiatata della commedia napoletana: Vincenzo Salemme e Carlo Buccirosso, due grandi attori di cinema e teatro. Il loro irresistibile talento comico, al quale si aggiunge la loro profonda umanità, riescono a tramutare questo storia napoletana in una vera e propria commedia italiana, godibile per tutto il pubblico nazionale. Accanto ai due recitano il sempre più convincente Max Tortora, insieme a Christiane Filangieri e alla strepitosa Serena Rossi, oramai una certezza e non più solo una promessa del cinema italiano. Con loro, anche il piccolo Gennaro Guazzo, giovanissimo e comicissimo. Il film è una action -comedy, che scorre con ritmo serrato e appassionante tra Napoli, Torino e Cannes. Un viaggio della speranza, alla “caccia” di un tesoro che potrebbe cam biare la vita ai nostri protagonisti. Ma sulla loro strada ci sono poliziotti, camorristi, mercanti d’arte, ladri professionisti. E il tutto si complica, fino al sorprendente finale. Un finale che mette insieme comicità e sentimento.Insomma, una favola realistica che nelle nostre intenzioni dovrebbe divertire il pubblico e stupirlo fino all’ultimo fotogramma.

 

Curiosità

  •  Il film segna l’ultimo lavoro di Carlo Vanzina scomparso l’8 luglio 2018.
  • Carlo Vanzina oltre a dirigere il film ha scritto anche la sceneggiatura insieme al fratello Enrico.
  • Le musiche originali del film sono di Giuliano Taviani e Carmelo Travia già collaboratori assidui dei fratelli Vanzina, tra i film musicati Mai stati uniti, Sapore di te e Un matrimonio da favola.

[quote layout=”big” cite=”Giuliano Taviani e Carmelo Travia – Compositori]Con Carlo ed Enrico abbiamo un rapporto di collaborazione consolidato da molti anni. Ed è grazie alla loro profonda cultura musicale a agli ascolti insieme che riescono a comunicarci le loro suggestioni. Le indicazioni che ci offrono si basano sulla fiducia nel nostro mondo creativo lasciando libera la nostra fantasia. In “Caccia la tesoro” siamo partiti dalla ricerca di un tema ritmico, movimentato, vorremo dire colorato nella sua varietà di elementi musicali, come è varia e ricca e la musica napoletana. In tutta la colonna s’incontrano e si scontrano provocazioni sonore: il mandolino con una big band, la chitarra manouche con l’orchestra sinfonica e le percussioni che hanno regalato al film una musica moderna senza tralasciare il sapore tradizionale.[/quote]

 

Dichiarazioni cast e regista

[quote layout=”big” cite=”Carlo Vanzina]Abbiamo cercato di dar vita ad un film ambientato in gran parte a Napoli, con attori soprattutto partenopei, coltivando intenzioni di unificazione nazionale, un modo di riportare all’attenzione dell’intero Paese il grande umorismo di Eduardo, dei fratelli De Filippo e di Massimo Troisi. Curiosamente io e mio fratello siamo gli autori che abbiamo realizzato forse alcuni tra i film più precisi degli ultimi anni su Milano e il suo umorismo, e volendo osservare da vicino anche altre città, ci sembrava giusto occuparcene a cominciare da Napoli. Abbiamo utilizzato e “citato” per l’occasione un genere ben consolidato in passato nel nostro cinema, quello che racconta preparazione ed esecuzione di un “colpo grosso” in uno stile che rimanda un po’ a quello dell’inimitabile “I soliti ignoti” di Monicelli, e sulla scia di due nostre recenti commedie sull’argomento, “In questo mondo di ladri” e “Non si ruba a casa dei ladri”, entrambe su un gruppo di poveracci che cercano di vendicare le ingiustizie subite con un’ulteriore e più ampio raggiro.[/quote]

 

[quote layout=”big” cite=”Vincenzo Salemme]Questa volta non c’è solo grande divertimento, c’è spazio anche per un’emozione vera e profonda che ha radici comunque nella tradizione del teatro napoletano dove accanto alla risata c’è sempre un aspetto romantico con emozioni forti e sentimenti nobili da mettere in rilievo. Si parte da un dramma personale e familiare che riguarda la salute di un bambino, si prosegue col divertimento allegro ma anche con diversi momenti di grande umanità e il risvolto finale positivo offre comunque una punta di commozione profonda.””Napoli viene rappresentata in modo insolito, con meno cliché.[/quote]

 

[quote layout=”big” cite=”Carlo Buccirosso]È un film che porta con sé il piacere di “citare” amabilmente i grandi attori e registi del passato, ma questa non è una novità per i Vanzina perché loro tornano spesso e volentieri su un argomento in maniera diversa e questa volta ci sono tante citazioni/omaggio che riguardano soprattutto la grande commedia “Operazione San Gennaro”, girata a Napoli da Dino Risi a metà degli anni ’60 con Nino Manfredi e Totò. Carlo sceglie sempre set e località gradevoli e coinvolge un gruppo di attori a cui spesso rimane molto legato. La novità in questa occasione viene dall’inserimento di Max Tortora in un contesto di attori napoletani e dalle due interpreti femminili, Serena Rossi e Christiane Filangieri, che si sono rivelate benissimo all’altezza della situazione, superprofessionali, misurate, molto a loro agio con i meccanismi della commedia e capaci di essere spiritose e di prendersi in giro. E poi c’ è tanta simpatia e spontaneità, si tratta di un film gioioso, allegro, spensierato e onesto dedicato in modo trasversale ad ogni tipo di pubblico.[/quote]

 

[quote layout=”big” cite=”Cristiane Filangieri]Questo set per me è stato un allegro carnevale. Sono stata fortunata a ritrovarmi su un set superprofessionale, se in altre occasioni sono apparsa sempre più discreta e posata qui invece dovevo essere una ladra affascinante e vistosa per la necessità di sedurre e distrarre chi rappresenta un ostacolo per la riuscita del “colpo”. Per la prima fase del racconto eravamo d’accordo con Carlo sull’idea che io apparissi in scena “citando” in qualche modo il personaggio di Eva Kant poi ci sono momenti in cui il mio look è piuttosto normale e poi ancora arriva la “recita”del personaggio di Irina, un tipo di prostituta aggressiva e vistosa con stivaloni alti in pelle e gioielli fuori misura. Avevo un tipo di trucco che mi valorizzava e un look particolarmente seduttivo ed “esagerato” e di questa metamorfosi liberatoria e “rivoluzionaria” ringrazierò Carlo per tutta la vita.[/quote]

 

[quote layout=”big” cite=”Serena Rossi]In questo caso si tratta di una commedia corale con un cast particolarmente giusto e intonato, ognuno è funzionale al proprio ruolo, mi piace per l’ambientazione napoletana che mi permette di giocare in casa e poi perché giravamo strizzando l’occhio al grande pas sato del nostro cinema. “Caccia al tesoro” rappresenta un omaggio ad una commedia cult come”Operazione San Gennaro”, ad esempio la casa di famiglia in cui abbiamo girato era la stessa della terrazza in cui prendeva il sole Nino Manfredi progettando il furto del tesoro del Santo nel film di Dino Risi. Mi piacerebbe che il pubblico potesse notare questo e tanti altri riferimenti cinefili “seminati” da Carlo ed Enrico che rappresentano vere e proprie dichiarazioni d’amore ai grandi del cinema del passato”.[/quote]

 

[quote layout=”big” cite=”Max Tortora]La comicità napoletana mi fa sentire a casa, come nelle scene dei testi teatrali di Eduardo, ti facilitano sempre il coinvolgimento emotivo e l’immedesimazione, è il cosiddetto “fattore casa” su cui io conto molto quando recito sia a teatro che al cinema. In particolare sono uno studioso di Peppino De Filippo, ricordo di aver visto mio padre ridere di gusto solo tornava a casadopo aver assistito ad una sua commedia…in questo film rispetto alla napoletanità verace del gruppo degli interpreti e della storia che raccontiamo ho avuto la possibilità di mantenere intatta la mia romanità verace e la mia comicità si è sposata ben con quella dei miei colleghi napoletani, si è creata una “triangolazione” perfetta tra i nostri i tempi comici ma con due cavalli di razza come Vincenzo e Carlo ero io quello che doveva intonarsi a loro e adeguarsi. Si è creata così una commistione divertentissima e grazie alle varie differenze etnografiche e geografiche è venuto fuori un “miscuglio” molto divertente.[/quote]

 

 

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