Home Curiosità James Dean tornerà sul grande schermo ricreato in CGI

James Dean tornerà sul grande schermo ricreato in CGI

L’icona James Dean torna sul grande schermo con l’ausilio di CGI in “Finding Jack”, un nuovo film sulla guerra del Vietnam.

pubblicato 7 Novembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 15:46

James Dean, protagonista di Gioventù bruciata e Il gigante scomparso in un incidente d’auto nel 1955 all’età di 24 anni sta tornando sul grande schermo in una versione digitalizzata.

Un James Dean in CGI tornerà in Finding Jack, un nuovo film sulla guerra del Vietnam.

 

Secondo quanto riferito i registi Anton Ernst e Tati Golykh, che hanno ottenuto diritti e benestare per usare l’immagine di James Dean dalla sua famiglia sarà realizzato con un mix di CGI e voce fornita da un imitatore, alla stregua di Peter Cushing in “Rogue One”.

[quote layout=”big”]Abbiamo cercato in lungo e largo il personaggio perfetto per interpretare il ruolo di Rogan, personaggio che ha un arco narrativo estremamente complesso, e dopo mesi di ricerche, abbiamo optato per James Dean. Siamo molto onorati che la sua famiglia ci sostenga e prenderemo ogni precauzione per garantire che la sua eredità come una delle star più epiche del cinema sia mantenuta perfettamente intatta. La famiglia vede questo come il suo quarto film, un film che non è mai stato in grado di realizzare. Non intendiamo deludere i suoi fan.[/quote]

 

Basato sul romanzo omonimo di Gareth Crocker, “Finding Jack” è incentrato sull’abbandono di 10.000 cani da guerra alla fine del conflitto in Vietnam.

Quel che appare certo è che ormai la tecnologia applicata alle performance degli attori è pane quotidiano per il cinema, vedi il recente The Irishman di Scorsese con gli attori ringiovaniti digitalmente o l’impressionante Grand Moff Tarkin di Peter Cushing riportato in vita con CGI di ultima generazione in Rogue One: A Star Wars Story. Naturale Evoluzione del linguaggio cinematografico a prescindere, resta il dubbio se l’utilizzo dell’immagine di attori passati a miglior vita sia un sentito omaggio o uno sfruttamento postumo, una linea sottile non sempre ben distinguibile.

 

 

 

Fonte: The Hollywood Reporter