Tutta colpa di Freud – recensione del film di Paolo Genovese
Il regista di “Immaturi” torna a parlare di legami con leggerezza, ironia e un cast affiatato – Leggi su Cineblog la recensione di “Tutta colpa di Freud”.
Ancora un ritratto a sfondo familiare per Paolo Genovese che dopo “Una famiglia perfetta” torna dietro la macchina da presa con un’altra commedia corale. Stavolta in Tutta colpa di Freud si esplorano un moderno rapporto “padre-figlie” con una godibile digressione romantica e un cast in perfetta sintonia che vede Marco Giallini ideale fulcro emotivo intorno al quale ruotano storie d’amore, di tradimento e ordinaria affettività.
Francesco Tamarelli (Marco Giallini) è uno psicologo e padre di tre belle ragazze: la dolce libraia Marta (Vittoria Puccini) sempre innamorata dell’uomo sbagliato, la vulcanica Sara (Anna Foglietta) gay in crisi d’identità che dopo una delusione d’amore decide di diventare etero e la diciottenne Emma (Laura Adriani), per lei una sbandata per un fascinoso cinquantenne sposato.
Genovese ha un invidiabile tocco leggero che gli permette di confezionare una commedia estremamente gradevole e sorprendente nel suo non indugiare in una volgarità che ormai sembra divenuta repertorio indispensabile.
Tutta colpa di Freud ha in sé pregi e difetti della commedia italiana di ultima generazione, come una certa predisposizione verso una omologazione da fiction tv, una sorta di “sitcomizzazione” che abbiamo ritrovato in recentissime produzioni da Un fantastico via vai a Un boss in salotto fino all’imminente Sotto una buona stella, il nuovo film di Carlo Verdone.
Il film di Genovese però ha una marcia in più che sta nella scrittura brillante e in un parterre di attori in sintonia non solo con i personaggi, ma tra di loro, una sintonia che si percepisce e che rende le interazioni su schermo mai forzate. Il film sfoggia una sceneggiatura capace di “contenere” i personaggi all’interno di un canovaccio tanto semplice quanto ben orchestrato, tutti bravi e credibili gli interpreti con Anna Foglietta che conferma una naturale vis comedy e Marco Giallini che si dimostra attore dotato di un’ironia e una umanità che traspare a prescindere dal personaggio approcciato.
E’ chiaro che se si cerca qualcosa che vada oltre l’intrattenimento puro si rischia una bella delusione, ogni tematica approcciata dall’amore paterno alla crisi coniugale sino alla disabilità sono smussate e adattate ad una narrazione piacevolmente leggera, in cui il romanticismo ha una doppia veste, quella di ironica presa in giro, ma anche di inguaribile ottimismo verso il sentimento stesso, idealizzato e foriero tanto di slanci di entusiasmo che di rovinose cadute.
Se il lieto fine è ampiamente telefonato, ma venato di una leggera malinconia è davvero difficile non apprezzare sequenze come quella della “serenata” a teatro, pane per irriducibili romantici o l’esilarante e “confusionaria” cena tra Anna Foglietta e Edoardo Leo.
Tutta colpa di Freud è furbo e ammiccante quel tanto che basta per affascinare con garbo chi cerca una commedia leggera che lascia trasparire “sottotraccia” e senza tediare lo spettatore una serie di tematiche tutt’altro che leggere. Genovese le somministra a piccole dosi, le maschera con una sorta di make-up narrativo che le semplifica, le rende meno ridondanti, ma non le spoglia del loro significato più profondo, quel che fa Genovese è renderle oltremodo fruibili e se per alcuni questo alleggerire ad oltranza è un difetto, per quanto ci riguarda questo narrare a cuor leggero, visto nella giusta prospettiva, diventa un pregio.
[rating title=”Voto di Pietro” value=”6,5″ layout=”left”]Tutta colpa di Freud (commedia / Italia 2014) Un film di Paolo Genovese. Con Marco Giallini, Anna Foglietta, Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni, Laura Adriani, Daniele Liotti, Alessandro Gassman, Edoardo Leo, Giulia Bevilacqua, Dario Bandiera, Maurizio Mattioli, Francesco Apolloni, Alessia Barela, Antonio Manzini, Claudia Gerini, Paolo Calabresi, Gianmarco Tognazzi, Michela Andreozzi, Lucia Ocone. Al cinema dal 23 gennaio 2014.