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Box Office Usa – imbattibile Ride Along – male I, Frankenstein

Box Office 24/26 gennaio – I, Frankenstein deludente al debutto americano, con Ride Along che non molla la presa dalla vetta Usa

pubblicato 26 Gennaio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:48

Un gennaio che in casa Universal nessuno poteva neanche lontanamente immaginare. Ride Along, tipico buddy movie indirizzato soprattutto ad un pubblico di colore, sta infatti spopolando sul suolo a stelle strisce. Dopo aver fatto suo il record del miglior weekend del Martin Luther King di sempre, battendo Cloverfield, la pellicola di Tim Story ha mantenuto la vetta per la seconda settimana consecutiva, incassando altri 21 milioni di dollari in 72 ore, per un totale di 75,407,000 dollari in 10 giorni di programmazione. Costata 25 milioni, è facile immaginare che la pellicola sfondi il muro dei 100. Medaglia d’argento per un’altra sorpresa Universal, ovvero Lone Survivor. Candidato a due Premi Oscar, il trascinante film di Peter Berg è arrivato ai 93,615,000 dollari d’incasso, puntando così quel tetto dei 100 che cadrà nel corso della settimana. Tralasciando il primo fine settimana dell’anno, vinto da Frozen della Disney, gennaio è stato letteralmente dominato da titoli Universal.

Anche se distrutto dalla critica americana, il cartoon The Nut Job ha ‘tenuto’ in questo secondo weekend di programmazione arrivando ai 40 milioni di dollari, mentre Frozen, sempre lui, è riuscito nell’impresa di incassare altri 9 milioni, arrivando così allo sbalorditivo totale di 347,816,000 dollari (810 worldwide). Da 9 settimane in sala eppure mai uscito dalla Top5. Straordinario. Si avvicinano sempre più i 368 milioni casalinghi di Cattivissimo Me 2. Sono invece diventati 30 i milioni di dollari tra le mani di Jack Ryan: Shadow Recruit, che ne è costati però il doppio, mentre ha fatto flop I, Frankenstein, unica vera uscita del fine settimana. Massacrato dalla stampa Usa e costato ben 65 milioni di dollari, il film di Stuart Beattie ha esordito con poco più di 8 milioni di dollari, tramutando il gennaio della Lionsgate in un vero e proprio disastro. Prima lo scivolone Hercules, costato 70 milioni e in grado di incassarne appena 16, ora l’inciampo I, Frankenstein, che potrebbe seriamente assestarsi sullo stesso sconfortante finale. Cadranno teste in produzione.

Nel frattempo David O. Russell si avvicina al suo primato americano de Il Lato Positivo con American Hustle. Sono diventati 127 i milioni di dollari incassati da quest’ultimo, contro i 132 del film di un anno fa, con lo splendido e sottovalutato August: Osage County che tocca quota 27 milioni di dollari e The Wolf of Wall Street che arriva ai 98 (175 in tutto il mondo). Sono quindi ad un passo i 102,610,330 dollari di The Aviator, mentre appaiono inavvicinabili i 128 di Shutter Island e i 132 di The Departed. Crollo pesantissimo del 67% sugli incassi e appena 12,886,000 dollari raccolti fino ad oggi per Devil’s Due, con Her e Dallas Buyers Club che toccano i 20 milioni, Saving Mr. Banks sfiora gli 80, 12 Years a Slave arriva ai 43.5, Lo Hobbit 2 ai 252 (847 worldwide) e Gravity torna in attivo con 261 milioni di dollari in tasca (680 worldwide).

Weekend di coppia il prossimo, grazie alle uscite della commedia R-Rated That Awkward Moment, con il trio Zac Efron/Michael B. Jordan/Miles Teller protagonista, e il drama Paramount Labor Day, diretto da Jason Reitman e interpretato da Kate Winslet e Josh Brolin.