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David Bowie: 10 film per un talento camaleontico

10 film, qualche cameo, e le mille sfumature di un talento camaleontico destinato alle grandi vette di una star, per festeggiare il compleanno di David Bowie.

di cuttv
pubblicato 8 Gennaio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 05:23

Per festeggiare i primi 67 anni di uno strepitoso outsider del calibro di David Bowie, ho già dedicato un tributo fotografico al camaleontico temperamento capace di ‘lavorare sulla sua immagine’ elevandola a forma d’arte dell’immaginario, ma a questo punto sarebbe un peccato non continuare il viaggio, con l’uomo delle stelle che ha sedotto anche la settima arte con il suo universo musicale ed estetico.

Un viaggio con l’alieno caduto sulla terra e il non morto che invecchia a vista d’occhio, il Gigolò ironico e il prigioniero indisciplinato, il killer con i baffi e il re del labirinto, insieme a tutti i fantastici personaggi protagonisti di 10 film, qualche cameo, e le mille sfumature di un talento camaleontico destinato alle grandi vette di una star, con una mamma cassiera di un cinema che evidentemente ha avuto un gran peso sul suo destino.

10 film per un talento camaleontico

1976 – L’uomo che cadde sulla Terra (The Man Who Fell on Earth) regia di Nicolas Roeg

Timido, magro e assetato, l’alieno Thomas Jerome Newton, spedito sulla Terra da un pianeta arido per riportare l’acqua sul pianeta natale, ha dimostrato al mondo intero che David Bowie è uno splendido outsider, sufficientemente alieno a certi meccanismi da conquistarci con il suo universo (musicale) ed estetico.

1983 – Miriam si sveglia a mezzanotte (The Hunger), regia di Tony Scott

Bela Lugosi’s Dead suonata da Bauhaus, apre il film su un David Bowie vampiro newyorkese seducente e ‘molto giovane’, prima di invecchiare davanti allo spettatore, senza perdere quel fascino immortale che aleggia nel film, con la complicità di Catherine Deneuve e Susan Sarandon.

1978 – Gigolò (Schöner Gigolo, Armer Gigolo), regia di David Hemmings

L’ex tenente prussiano Paul Ambrosius Von Przygodski, ferito durante la prima guerra mondiale, ritorna alla vita civile con la sua innata eleganza, destreggiandosi come Gigolò tra le signore dell’alta società tedesca e l’ironia della storia, in un film che conta signore come Kim Novak e l’ultima apparizione di Marlene Dietrich. Devo dire altro?

1983 – Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence), regia di Nagisa Oshima

La colonna sonora (stratosferica) di Ryuichi Sakamoto, accompagna l’incontro-scontro tra culture e uomini agli antipodi, senza parlare del morboso rapporto (e l’omosessualità che aleggia) tra due star della musica del calibro del giovanissimo capitano Yonoi (Ryuichi Sakamoto) alla guida del campo di prigionia nipponico, e il biondo e indisciplinato maggiore dell’esercito britannico Jack Celliers (David Bowie) suo prigioniero, affiancati dal sergente giapponese Gengo Hara interpretato da Takeshi Kitano e il Mr Lawrence del titolo interpretato da Tom Conti.

1985 – Tutto in una notte (Into The Night), regia di John Landis

Dopo aver interpretato il nerd un po’ timido tra gli abusi di droga e di trucco del corto Jazzin’ for Blue Jean, realizzato da Julian Temple per promuovere il singolo Blue Jean, il Bowie-killer Colin Morris, inglese con baffi, si ritaglia un ruolo piccolo ma notevole nelle disavventure dello sfortunato protagonista della nottata di Landis.

1986 – Absolute Beginners, regia di Julien Temple

Un flop al botteghino divenuto cult movie, anche grazie alla colonna sonora e la strepitosa canzone omonima di Bowie, che nel musical specula sui ‘sogni’ e ci fa sognare ballando sulla macchina da scrivere.

1986 – Labyrinth – Dove tutto è possibile (Labyrinth), regia di Jim Henson

La colonna sonora del film suona cinque brani di Bowie, Magic Dance, Chilly Down, As the World Falls Down, Within You, e il singolo realizzato per il film, Underground, mentre il magnifico cattivo Jareth-David, Re dei Goblin, si esibisce in balletto cantato tra pupazzi e folletti-attori, viene sconfitto nel finale labirintico ispirato a Escher, ed esegue giochi di prestigio assistito dal giocoliere Michael Moschen.

1988 – L’ultima tentazione di Cristo (The Last Temptation of Christ), regia di Martin Scorsese

In frangetta e toga da Ponzio Pilato, Bowie di ‘lava le mani’ di Willem Dafoe nell’ultima tentazione di Scorsese, e “con tempi da vera rockstar gira la sua sequenza in un solo giorno”. Alla vita di Bowie si ispira qualche anno dopo l’acclamato film di Todd Haynes Velvet Goldmine (1998), prodotto da Michael Stipe, e interpretato da Jonathan Rhys Meyers, Christian Bale e Ewan McGregor.

1996 – Basquiat, regia di Julian Schnabel

Dopo aver interpretato un barman innamorato che si incatena al letto (e partecipa alla produzione) di The Linguini Incident, esordio alla regia di Richard Shepard (1991), Bowie sfoggi un’inquietante somiglianza con Andy Warhol nella biografica cinematografica sull’artista creolo Basquiat, mentre la sua canzone Rebel Rebel suona nel Radiofreccia di Luciano Ligabue.

2006 – The Prestige, regia di Christopher Nolan

Dopo le interpretazioni ne Il mio West (1998) diretto da Giovanni Veronesi, B.U.S.T.E.D (Everybody Loves Sunshine, 1999) di Andrew Goth e Mr. Rice’s Secret (2000) di Nicholas Kendall, Bowie è l’energico inventore del XX° secolo, Nikola Tesla.

Speciale Cameo

1981 – Christiane F.: Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (Christiane F.: Wir Kinder vom Bahnhof Zoo), regia di Ulrich Edel

Più che un cameo, David Bowie pervade il film di Ulrich Edel, interpretando se stesso nel live Station To Station, e come voce di molte canzoni della colonna sonora, quando non viene nominato esplicitamente.

1983 – Barbagialla, il terrore dei sette mari e mezzo (Yellowbeard), regia di Mel Damski

Con un piccolo cameo, Bowie compare come il marinaio The Shark (non accreditato ma ben riconoscibile) anche nella piratesca versione cinematografica del Barbagialla di Mel Damski.

1992 – Fuoco cammina con me (Twin Peaks – Fire Walks with Me), regia di David Lynch

Nel prequel del Twin Peaks Lynchano, David Bowie è l’agente Philip Jeffries, scomparso da tempo e riapparso improvvisamente, spiegando ai colleghi Gordon e Cooper di essere stato prigioniero di un incubo per due anni, mentre scorrono le immagini di BOB, l’uomo che viene da un altro posto, Mrs. Chalfont e suo nipote. Un’apparizione breve, praticamente una visione allucinatoria.

2001 – Zoolander, regia di Ben Stiller (2001)

Nel film di Ben Stiller David Bowie appare in un cameo strepitoso, come giudice di gara nella sfida tra Derek Zoolander (Ben Stiller) e Hansel McDonald (Owen Wilson), ma Stiller ama evidentemente Bowie così tanto, da cantare più volte la mitica (e citatissima) Space Oddity anche nel corso dei Sogni segreti di Walter Mitty.

2009 – Bandslam – High School Band, regia di Todd Graff

Il cameo di David Bowie, è quello dell’idolo musicale raggiunto via mail da sogni, bisogni e obiettivi di un sedicenne perseguitato dai bulli e amante della musica.