Hayao Miyazaki: 10 film per il nostro immaginario
Tanti auguri al Maestro Miyazaki con un viaggio in 10 film che hanno conquistato il nostro immaginario.
Tra devoti, nostalgici e increduli, Hayao Miyazaki festeggia il compleanno, mentre gran parte del mondo si abitua alla notizia del suo ritiro, aspetta di vedere il suo ultimo capolavoro, e noi festeggiamo con un volo di fantasia degno del maestro, in 10 film che hanno caratterizzato la sua carriera e segnato l’immaginario di generazioni.
Un volo dove il bene e il male coabitano, regna la magia e il soprannaturale, animazione incantevole, eroi bambini e adolescenti, coscienze ecologiche di foresta primordiali, il potere dell’amore.
Una carriera costellata di successi, per l’unico produttore di film d’animazione che ha conquistato sia l’Oscar che il Leone d’Oro, il visionario capace di dipingere la magia che emerge dagli abissi, di dirigere la poesia che aleggia nel quotidiano, e risvegliare il senso di meraviglia in chiunque.
Il volto dell’animazione giapponese che ha annunciato il suo ritiro alla 70ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, motivato dall’età avanzata inconciliabile con i tempo di realizzazione dei suoi film, presentando The Wind Rises (???? Kaze tachinu – si alza il vento), un film autobiografico che torna a solcare i cieli di Miyazaki.
Un film che esce in America il 21 febbraio 2014, e noi lo vedremo al cinema con Lucky Red, ma on line trovate già la colonna sonora e la nostra recensione, aspettando di vedere se strapperà qualche premio Oscar, dopo essere restato a mani vuote al Lido, e news sul prossimo titolo dello Studio Ghibli, ovvero When Marnie Was There diretto da Hiromasa Yonebayashi.
1979 – Lupin III – Il castello di Cagliostro
(????????????? – Rupan Sansei – Kariosutoro no shiro)
Dopo aver diretto alcuni episodi (7, 8, 10, 11, 13~23) della prima serie di Lupin III, insieme a Isao Takahat, e della mitica serie animata Conan, il ragazzo del futuro (Mirai sh?nen Konan), del quale fu anche curatore delle scenografie degli storyboard e character designer con Yasuo ?tsuka, Miyazaki diresse il suo primo lungometraggio e il secondo film dedicato a Lupin, affiancato da Yasuo ?tsuka e Isao Takahata, con quel mirabolante inseguimento in 500 che, durante la proiezione al Festival di Cannes nel 1980, ricevette anche gli applausi di Steven Spielberg.
1984 – Nausicaä della Valle del Vento
(???????? – Kaze no tani no Naushika)
Post apocalittico e con uno spirito tanto ambientalista da essere presentato dal WWF, il film di Hayao Miyazaki, scritto, diretto e tratto dal suo manga omonimo, può essere considerato l’opera iniziale dello Studio Ghibli, fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki con l’amico e collega animatore Isao Takahata, e incassando la cifra record di 742 milioni di Yen, sfonda anche il neonato mercato dell’Home Video.
1986 – Laputa – Castello nel cielo
(???????? – Tenk? no shiro Rapyuta – Laputa: Castle in the Sky)
Un’isola immaginaria che vola in sala con la forza dell’amore e dell’amicizia, alla base della filosofia di vita e di lavoro di Miyazaki, e del neonato Studio Ghibli, destinato a diventare uno dei più rinomati studi di animazione del mondo, non tarda ad essere premiata come miglior film d’animazione del 1986. La nostra recensione.
1988 – Il mio vicino Totoro
(My Neighbor Totoro – ??????? – Tonari no Totoro)
Pennellate di vivida magia e una poetica che incanta la realtà di mamme malate, di spiriti dell’oscurità e della foresta ancestrale, rendono Totoro una favola adatta ad ogni bambino capace di meravigliarsi (soprattutto quelli grandicelli), e il logo dello Studio Ghibli, nonostante gli incassi migliori riguardino più il merchandising che il film. La nostra recensione.
1989 – Kiki’s Delivery Service Kiki – Consegne a Domicilio
(Majo no Takkyuubin – ??????)
Costato 800 milioni, il volo di passaggio dall’infanzia alla maturità della piccola strega, incassando la cifra record di 2 miliardi e 170 milioni di Yen, in 77 giorni di programmazione nelle sale giapponesi, diventa il miglior incasso dell’anno in Giappone, e il primo film di animazione della storia ad aver guadagnato una cifra così elevata, oltre a permettere allo Studio Ghibli di diventare una struttura stabile diretta da Toshio Suzuki. Il potere della magia!!! La nostra recensione.
1992 – Porco Rosso
(??? – Kurenai no Buta)
La mirabolante avventura è ambientata in Italia e nell’Istria degli anni venti, con il nome del protagonista, Marco Pagot, omaggio ai fratelli Nino e Toni Pagot, fumettisti italiani di Calimero, e genitori di Marco e Gi Pagot, collaboratori di Miyazaki per la creazione della serie di animazione Il fiuto di Sherlock Holmes. Il primo film dell’anno in Giappone. Un film costato un milione di yen, di cui trecentomila solo di pubblicità, che ha incasso 2 miliardi e 713 milioni, ed in origine era stato pensato solo come corto per l’esclusiva proiezione sugli aerei della JAL (Japan Air Lines).
1997 – Princess Mononoke
(Mononoke Hime – ?????)
La principessa ‘vendicativa’ del titolo si prende la rivincita della lunga attesa, che ha richiesto il lungometraggio di animazione più costoso mai realizzato, il primo ad utilizzare la computer grafica come supporto al disegno a mano, il maggior incasso (più di 150 milioni $) cinematografico nazionale nella storia del Giappone, e il grande successo che ha presentato Miyazaki al grande pubblico. La nostra recensione.
2001 – La Città Incantata
(Spirited Away – Sen to Chihiro no Kamikakushi -????????)
Liberamente ispirato al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Kashiwaba Sachiko, con una bambina normale trasformata in eroina e una fantastica storia di ricerca in se stessi, il film costato 1,9 miliardi di ¥ (circa 16 milioni di Euro) è il primo film non americano ad aver incassato oltre 200 milioni di dollari, ancor prima di essere distribuito nelle sale americane ed europee, oltre a vincere l’Orso d’Oro al festival di Berlino e 4 Annie Awards, considerati gli Oscar dell’animazione nel 2002, mentre nel 2003 è il primo anime a ricevere l’Oscar per il miglior film d’animazione, anche se il maestro non lo ha ritirato personalmente, in segno di protesta contro la guerra in Iraq. La nostra recensione.
2004 – Il castello errante di Howl
(???????, Hauru no Ugoku Shiro)
La magia continua a volare al cinema con Miyazaki e lo Studio Ghibli, ispirata dal libro omonimo di Diana Wynne Jones, tanto da incassare 235,184,110$ e diventare uno dei film di maggiore incasso dello Studio, insieme a La città incantata, e regalare al maestro il Leone d’oro alla carriera, risultando l’unico produttore di film d’animazione a conquistare sia l’Oscar che il Leone d’Oro.
2008 – Ponyo sulla scogliera
(??????? – Gake no ue no Ponyo – Ponyo on the Cliff by the Sea)
Dalle profondità degli abissi ad un amicizia ‘grande come il mare’, con tutta la magia di Miyazaki, l’ottavo film della sua carriera, e il secondo in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, attesta lo Studio Ghibli come l’unico studio d’animazione giapponese ad usare tecniche di disegno tradizionali per i suoi film, contrastando l’uso della grafica computerizzata. La nostra recensione.