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Box Office Usa – Lo Hobbit 2 tallonato da Anchorman 2 – bene American Hustle

Calo vistoso negli incassi per Lo Hobbit 2 ma la vetta del box office Usa è sempre del drago Smaug. Bene Anchorman 2 ed American Hustle, male Walking with Dinosaurs

pubblicato 22 Dicembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 05:52

Ancora primo, com’era ovvio che fosse, ma con consistente calo. Lo Hobbit: la Desolazione di Smaug perde il 57% netto degli incassi rispetto a 7 giorni fa, arrivando così ad un totale di 127 milioni e mezzo di dollari casalinghi grazie ai 31 milioni e mezzo raccolti nelle ultime 72 ore. Il confronto con il primo capitolo si fa così sempre più in perdita, visto che un anno fa la pellicola Warner aveva in cassa 150,041,265 dollari. Medaglia d’argento ad un passo dal trono per l’atteso Anchorman 2, in arrivo in Italia con l’agghiacciante titolo Fotti la notizia.

Poco meno di 27 milioni di dollari per la commedia Paramount, con una media per sala di 8,127 dollari, ovvero un debutto identico all’esordio del primo capitolo, poi arrivato agli 85,288,303 dollari a stelle e strisce. Uscito mercoledì il film ne ha così incassati 40 in 5 giorni, dopo esserne costati 50. Una partenza super. Chi invece tiene, e straordinariamente dovremmo dire visto il -15% sugli incassi ed altri 19 milioni di dollari in cassa dopo 5 settimane di programmazione, è Frozen. 91,555,000 i dollari incassati fino ad oggi dal titolo Disney, che punta visibilmente al muro dei 250. Grazie ai 152 incassati all’estero sono così diventati 344 i milioni di dollari in tutto il mondo. + 2501 copie, 19 milioni di dollari incassati in 3 giorni e una media per sala di 7,659 dollari per American Hustle, costato 40 milioni e chiamato a far meglio dei 132,092,958 dollari targati Il Lato Positivo e dei 93 di The Fighter. Riuscirà David O. Russell a superarsi?

+2095 copie anche per Saving Mr. Banks della Disney, in grado di incassare poco meno di 10 milioni in questo primo weekend di programmazione ‘allargata’, con una media per sala di 4,418 dollari. Costato ‘solo’ 35 milioni, il film John Lee Hancock dovrebbe facilmente recuperare il budget di partenza. Sono invece diventati 371,700,000 i dollari tra le mani di Hunger Games 2 (765 worldwide), ormai sempre più orientato al ‘sogno’ dei 400 conquistato un anno fa dal primo capitolo, e secondo incasso dell’anno negli Usa dietro Iron Man 3 (superati i 367,405,655 dollari di Cattivissimo Me 2), mentre A Madea Christmas di Tyler Perry si conferma una delusione, con solo 28 milioni in cassa, seguito dai 200 tondi tondi di Thor 2 (627 worldwide) e dal disastroso debutto di Walking With Dinosaurs. 3,231 copie per la pellicola Fox e un misero ottavo posto, con meno di 8 milioni di dollari in cassa e una media per sala di appena 2,259 dollari. Chi ha raggiunto i 13 milioni è Philomena, mentre Inside Llewyn Davis dei Coen tocca i 2 milioni anche se con solo 148 copie tra le mani, con 12 Years a Slave a quota 37 milioni e Dallas Buyers Club arrivato ai 15. 6 le sale d’esordio per Her di Spike Jonze, con 258,000 dollari incassati e una super media per sala di 43,000 dollari, mentre La Grande Bellezza di Paolo Sorrentino arriva ai 651,300 dollari in 6 settimane di programmazione.

Mercoledì natalizio ricchissimo quello in arrivo, grazie alle uscite di 47 Ronin, film di Keanu Reeves, del docu-film di Jon Chu Believe, con Justin Bieber mattatore, dell’attesa commedia Grudge Match, che vedrà scontrarsi su un ring Sylvester Stallone e Robert De Niro, de I Sogni segreti di Walter Mitty targati Ben Stiller, stroncato dalla critica e incredibilmente già uscito in Italia, ma soprattutto di Martin Scorsese e del suo Il Lupo di Wall Street. Per un Natale cinematografico pronto a soddisfare ogni palato possibile ed immaginabile. Anche se qualcuno che finirà per leccarsi le ferite, dinanzi a così tanta concorrenza, ci dovrà per forza di cose essere.