Kim Basinger – 60 anni da icona in 10 film e curiosità
Festeggiando Kim Basinger, 60 anni da diva irresistibile, sex symbol e bellissima a prova di rughe.
Le candeline oggi ardono per i primi 60 anni di Kim Basinger, bella come un angelo caduto sulla terra, sensuale come un demonio venuto dallo spazio, irresistibile icona di fascino che non teme il tempo e le bizze della vita.
Una giovane modella timida e determinata, passata dal paginone di Playboy agli intrighi di 007, come Bond girl di Sean Connery in Mai dire mai, dallo striptease di 9 settimane e 1/2 a quello di una bella aliena da sposare, dalla nomination ai Golden Globes all’Oscar in noir di LA Confidential.
Una star di Hollywood a prova di amori, matrimoni, sogni infranti, cause scandalose, agorafobia, divorzi turbolenti, lotte per la figlia e per gli animali, che aspettiamo di vedere al fianco dei due pugili del calibro di Sylvester Stallone e Robert De Niro con Il grande match (Grudge Match) diretto da Peter Segal, che arriva in USA il 25 dicembre 2013, e da noi con Warner Bros il 16 gennaio 2014, ma anche in Third person di Paul Haggis, nel listino di Moviemax a maggio 2014.
Per ingannare l’attesa con auguri e ricordi, possiamo approfittare di 10 film che hanno caratterizzato la sua carriera cinematografica e altrettante curiosità.
1983 – Mai dire mai (Never Say Never Again), regia di Irvin Kershner
Dopo ruoli secondari, soprattutto in note serie tv degli anni ’70 come Charlie’s Angels,L’uomo da 6 milioni di dollari, e Da Qui all’eternità con Natalie Wood, e un passaggio senza veli sul paginone centrale di Playboy, nel 1983 Kim Basinger si cala nell’ambitissimo ruolo di Bond-girl con la sensualissima Domino Petachi al fianco di Sean Connery. Un battesimo che omaggio con un massaggio in italiano, un tango e una scena senza vele censurata
1984 – Il migliore (The Natural), regia di Barry Levinson
Nel 1984 la Basinger recita accanto a Robert Redford guadagnando una nomination ai Golden Globe come miglior attrice non protagonista, divenendo ben presto la favorita di registi come Robert Altman, che l’ha lanciata in Fool For Love e Prêt-à-Porter.
1986 – 9 settimane e 1/2 (Nine 1/2 Weeks), regia di Adrian Lyne
I favori dello star system e il successo planetario, arrivano nel 1986, con il film che non fu da subito un successo, ma indipendente dal suo valore cinematografico, le critiche, gli enormi tagli imposti dalla censura e lo stupore delle femministe, divenne un cult, tra i più venduti in videocassetta, consacrando Kim Basinger e Mickey Rourke come sex simbol degli anno ’80, grazie all’erotismo patinato che caratterizza la perversa relazione dei protagonisti e scene come quella dello strip tease, del frigo, dell’autoerotismo in galleria, o dell’incontro nei cunicoli umidi della città.
I due tornano a recitare nello stesso film dopo venti anni con The informers, e prossimamente con Black November di Jeta Amata.
1987 – Appuntamento al buio (Blind Date), regia di Blake Edwards
In piena Basinger mania Blake Edwards non dirige il suo capolavori ma una spassosa sequenza di gag, equivoci, disastri e amori tra sconosciuti con un Bruce Willis votato ad una brillante carriera.
1988 – Ho sposato un’aliena (My stepmother is an alien), regia di Richard Benjamin
Il 1988 è un un buon giorno per ospitare sulla terra la stupenda aliena Celeste, che con il compito di indagare sulle ricerche scientifiche iniziate dal fisico interpretato da Dan Aykroyd, offre anche stuzzicanti spogliarelli in quella sottoveste che aveva già raggiunto un boom di vendite con 9 settimane e ½.
1989 – Batman, regia di Tim Burton
Il il fenomeno Queen Basinger è destinata ad incontrare personaggi leggendari, e dopo 007 si imbatte nel Batman di Michael Keaton, e Joker di Jack Nicholson, nei panni della cronista Vicki Vale, che indagando sul misterioso uomo-pipistrello non lesina urli. In seguito del successo planetario di Batman, la Basinger compra la cittadina di Braselton, con l’intenzione di trasformarla in un grossissimo centro cinematografico, salvaguardando la natura e i luoghi di interesse storico-culturale. Un sogno infranto e messo in vendita a causa dello scandaloso processo affrontato per il rifiuto di girare Boxing Helena, e della salatissima multa che è stata costretta a pagare.
1994 – The Getaway, regia di Roger Donaldson
Rifiutando di girare anche Basic Instinc, e alla ricerca di riscatto, dopo diverse interpretazioni e una seducente Fuga dal mondo dei sogni, e un cameo in Fusi di testa 2 (Wayne’s World 2) di Stephen Surijk, sul set di Getaway scoppia l’amore con Alec Baldwin, che resta suo marito per un decennio, e l’autore di un libro che narra la cronaca del loro aspro divorzio e della battaglia per la figlia, finiti anche sul lettino dei Simpson, anche se al momento i due sembrano aver seppellito l’ascia di guerra.
1997 – LA Confidential, regia di Curtis Hanson
Il super noir con Natale di sangue di James Ellroy e Curtis Hanson, rende a la femme fatale Lynn Bracken un Oscar come miglior attrice non protagonista, e la Basinger la prima attrice che vince un premio simile dopo aver posato per Playboy.
2002 – 8 Mile, regia di Curtis Hanson
Dopo il successo di L.A, Kim Basinger torna a recitare con Curtis Hanson, nel film ispirato alla vera storia e le difficoltà intraprese dal celebre rapper Eminem, del quale Kim interpreta il ruolo della madre. Un campione di incassi, che la rivista Billboard nel 2012 ha messo al secondo posto della sua classifica dei migliori film sulla cultura hip-hop.
2004 – The Door in the Floor, regia di Tod Williams
Senza mai arretrare, davanti agli ostatolo o i mancati successi, dopo il brillante Nadine, la Basinger torna a recitare al fianco di Jeff Bridges nello scandaloso e bellissimo The Door In The Floor, con un ruolo di madre che ha perso i suoi figli e ricomincia nelle braccia di un giovane assistente del marito dal quale sta divorziando, mentre è ancora sulle pagine di tute le riviste più famose per aver girato scene piccanti con Jon Foster, che sarà con lei nuovamente nel film corale The Interpreter.
e ancora …
Filmografia cinematografica completa
Paese selvaggio (Hard Country), regia di David Greene (1981)
I predatori della vena d’oro (Mother Lode), regia di Charlton Heston (1982)
Mai dire mai (Never Say Never Again), regia di Irvin Kershner (1983)
I miei problemi con le donne (The Man Who Loved Women), regia di Blake Edwards (1983)
Il migliore (The Natural), regia di Barry Levinson (1984)
Follia d’amore (Fool for Love), regia di Robert Altman (1985)
9 settimane e ½ (Nine 1/2 Weeks), regia di Adrian Lyne (1986)
Nessuna pietà (No Mercy), regia di Richard Pearce (1986)
Appuntamento al buio (Blind Date), regia di Blake Edwards (1987)
Nadine – Un amore a prova di proiettile (Nadine), regia di Robert Benton (1987)
Ho sposato un’aliena (My Stepmother Is an Alien), regia di Richard Benjamin (1988)
Batman, regia di Tim Burton (1989)
Bella, bionda… e dice sempre sì (The Marrying Man), regia di Jerry Rees (1991)
Analisi finale (Final Analysis), regia di Phil Joanou (1992)
Fuga dal mondo dei sogni (Cool World), regia di Ralph Bakshi (1992)
Una bionda tutta d’oro (The Real McCoy), regia di Russell Mulcahy (1993)
Fusi di testa 2 (Wayne’s World 2), regia di Stephen Surijk (1993) – cameo
Getaway (The Getaway), regia di Roger Donaldson (1994)
Prêt-à-Porter, regia di Robert Altman (1994)
L.A. Confidential, regia di Curtis Hanson (1997)
Sognando l’Africa (I Dreamed of Africa), regia di Hugh Hudson (2000)
La mossa del diavolo (Bless the Child), regia di Chuck Russell (2000)
People I Know, regia di Dan Algrant (2002)
8 Mile, regia di Curtis Hanson (2002)
The Door in the Floor, regia di Tod Williams (2004)
Se ti investo mi sposi? (Elvis Has Left the Building), regia di Joel Zwick (2004)
Cellular, regia di David R. Ellis (2004)
Even Money, regia di Mark Rydell (2006)
The Sentinel – Il traditore al tuo fianco (The Sentinel), regia di Clark Johnson (2006)
The Burning Plain – Il confine della solitudine (The Burning Plain), regia di Guillermo Arriaga (2008)
Legittima offesa – While She Was Out, regia di Susan Montford (2008)
The Informers – Vite oltre il limite (The Informers), regia di Gregor Jordan (2008)
Segui il tuo cuore (Charlie St. Cloud), regia di Burr Steers (2010)
Il grande match (Grudge Match), regia di Peter Segal (2013)
Third Person, regia di Paul Haggis (2013)