Sergio Corbucci in 10 film, curiosità, spaghetti western, anti-eroi e UFO
Ricordando Sergio Corbucci, al galoppo nel suo poliedrico universo cinematografico, ad alto tasso di spaghetti western, violenza, anti-eroi e commedia artigianale italiana.
A 23 anni dalla morte e quasi 86 anni dal compleanno di Sergio Corbucci (Roma, 06 dicembre 1927 – 02 dicembre 1990), torniamo a ricordare uno dei più grandi registi di western all’italiana, dopo Sergio Leone, insieme a Sergio Sollima, non solo per Quentin Tarantino, che ha omaggiato il suo Django del 1966, con un’intera sequenza del film Le Iene (Reservoir Dogs) nel 1992, e con Django Unchained nel 2012.
Il regista, lo sceneggiatore e l’artigiano poliedrico del cinema italiano, con una filmografia che conta ben 11 western e 2 parodie del genere, commedie, peplum, film musicali, gialli, e sette film con Totò, come Gli Onorevoli, I due marescialli o Totò, Peppino e la dolce vita, parodia di quella felliniana. A questo potete aggiungere anche l’incursione nell’horror con la regia di quella Danza Macabra, iniziata da Corbucci e finita da Antonio Margheriti, con lo pseudonimo di Anthony M. Dawson.
Un piccolo viaggio in 10 film e curiosità, per ricordare l’artefice di commedie esilaranti con il Principe De Curtis e Franco(Franchi) e Ciccio(Ingrassia), commedie avventurose con Terence Hill e Bud Spencer, e Spaghetti Western ultra violenti, al ritmo delle colonne sonore di Ennio Morricone o Piero Piccioni. Western all’italiana pieni di pistoleri sordi, ciechi, senza mani (spezzate), capaci di uccidere una folla con la mitragliatrice e sparare sette colpi con una pistola che ne ha sei, dal fragore delle sparatorie a Il grande silenzio, passando per avvistamenti di dischi volanti.
Gli onorevoli (1963)
Gli onorevoli chiude il ciclo dei film diretti da Corbucci e interpretati da Totò, dopo Chi si ferma è perduto (1960), Totò, Peppino e…la dolce vita (1961), I due marescialli (1961), Lo smemorato di Collegno (1962), Il giorno più corto (1963) e Il monaco di Monza (1963).
Minnesota Clay (1965)
Il secondo western per Corbucci, dopo “Massacro al grand canyon“, firmato da un regista che non si nasconde sotto uno pseudonimo all’americana. Un film uscito mentre “Per un pugno di dollari” di Sergio Leone cavalcava le frontiere del west all’italiana, che inizia a definire i codici dello spaghetti western con l’antieroe svantaggiato in duello, la corruzione della giustizia, e lo scontro tra bande.
Navajo Joe (1966)
Un film pieno di azione e violenza, con il ritmo scandito dalla colonna sonora che inaugura il sodalizio artistico con Ennio Morricone, e presenta l’eroe vendicatore con la faccia di un indiano, interpretato da un Burt Reynolds, l’attore portato da Corbucci nel bel mezzo del deserto di Almeria e lasciato da solo a ritrovare la strada per tornare in città a piedi.
Django (1966)
Un cult del genere per molti, scandito da atmosfera tetra e umorismo nero, violenza sadica e truculenta, che arriva a tagliare orecchie da far mangiare al malcapitato, uccidere senza scrupoli di coscienza o possibilità di redenzione, con bizzarre trovate come la bara (dal contenuto misterioso) trascinata in mezzo al deserto dal protagonista con la sella in spalla, interpretato da un Franco Nero che sarà di ispirazione per molti altri, da Clint Eastwood a Terence Hill.
“Ford aveva John Wayne, Leone aveva Clint Eastwood, io ho Franco Nero”
Il grande silenzio (1967)
Fuori dagli schemi e lontano dall’happy end, girato al confine tra Messico e Stati Uniti d’America, in realtà sulle dolomiti di Cortina d’Ampezzo e San Cassiano in Badia, con protagonisti gelidi come la neve, il silenzio buono per il nome di un pistolero muto (Jean-Louis Trintignant), un paesaggio cinico e disperato come il finale, e lo spietato Bounty Killer con la faccia e il talento di Klaus Kinski, realismo impietoso e la musica di Morricone, elementi tali da renderlo per molti uno dei capolavori del genere e di Corbucci.
Il Mercenario (1968)
Franco Nero torna nel west italiano con Jack Palance, Tony Musante e Giovanna Ralli, durante la Rivoluzione Messicana (e il Zapata Western) nel deserto sapgnolo con tanto di avvistamenti ufo (vedi primo video), uscito insieme a Il grande silenzio girato due anni prima, con la colonna sonora di Ennio Morricone i temi riscoperti da Tarantino in due scene chiave di Kill Bill vol. 2 e una scena di Bastardi senza gloria.
Gli specialisti (1969)
Gli specialisti in linciaggi, sono i cittadini di Blackstone, con il giudice interpretato da Mario Castellani (spalla di Totò), uno sceriffo pacifista con la faccia di Gastone Moschin, il bandito El Diablo con quella di Mario Adorf, e il mito della musica francese Johnny Halliday contro la ricca borghesia senza scrupoli, a chiudere il ciclo dei vendicatori inaugurato da Minnesota Clay, proseguito con Django contro razzismo e intolleranza, Navajo Joe contro il genocidio dei nativi americani, e il picco raggiunto da Silenzio.
Vamos a matar, compañeros (1970)
Paragonato a Il buono, il brutto, il cattivo (1966), anche se ambientato durante la rivoluzione messicana con le tematiche Zapata, come il precedente Il mercenario, con Tomas Milian, ad affiancare Franco Nero, Jack Palance e Fernando Rey, Vamos a matar, compañeros resta uno dei western più noti di Corbucci e dei spaghetti western, grazie anche alla popolarità di Milian, che riuscì a superare il miliardo di lire nel mercato italiano e incassare più di 45 milioni di pesetas in Spagna.
Poliziotto superpiù (1980)
Il maldestro agente di polizia interpretato da un solitario Terence Hill, senza Bud Spencer, arriva a Miami, con una parodia del filone che riscosse un grande successo televisiso negli Stati Uniti, per tutto il resto vi rimando al nostro approfondimento.
Chi trova un amico, trova un tesoro (1981)
Si resta a Miami con la commedia avventurosa, la colonna sonora dei fratelli La Bionda, la coppia Bud Spencer e Terence Hill alla loro dodicesima collaborazione, e l’ultima apparizione cinematografica di Claudio Ruffini, stuntman e caratterista in numerosissimi film della coppia. Altri approfondimenti qui, prima di fare ritorno alla commedia con Il bestione (1974), Di che segno sei? (1975), Mi faccio la barca (1980), Il conte Tacchia (1982), Rimini Rimini (1987) e alcuni gialli (La mazzetta, 1978; Giallo napoletano, 1979; I giorni del commissario Ambrosio, 1989).
« Non c’è cattivo più cattivo di un buono quando diventa cattivo! »
Filmografia western
Massacro al Grande Canyon (1964)
Minnesota Clay (1965)
Navajo Joe (1966)
Johnny Oro (1966)
Django (1966)
I crudeli (1967)
Il grande silenzio (1967)
Il mercenario (1968)
Gli specialisti (1969)
Vamos a matar, compañeros (1970)
La banda J. e S. cronaca criminale del Far West (1972)
Che c’entriamo noi con la rivoluzione? (1973)
Il bianco, il giallo, il nero (1975)
Filmografia regista
Salvate mia figlia (1951)
La peccatrice dell’isola (1952)
Terra straniera (1952)
Carovana di canzoni (1954)
Baracca e burattini (1954)
Acque amare (1954)
Suonno d’ammore (1955)
Suprema confessione (1956)
Il ragazzo dal cuore di fango (1957)
I ragazzi dei Parioli (1959)
Chi si ferma è perduto (1960)
Romolo e Remo (1961)
Maciste contro il vampiro (1961)
I due marescialli (1961)
Totò, Peppino e…la dolce vita (1961)
Lo smemorato di Collegno (1962)
Il giorno più corto (1962)
Gli onorevoli (1963)
Il monaco di Monza (1963)
Il figlio di Spartacus (1963)
Massacro al Grande Canyon (1965)
I figli del leopardo (1965)
Minnesota Clay (1965)
Navajo Joe (1966)
Johnny Oro (1966)
L’uomo che ride (1966)
Django (1966)
Bersaglio mobile (1967)
I crudeli (1967)
Il grande silenzio (1967)
Zum Zum Zum – La canzone che mi passa per la testa (1968)
Il mercenario (1968)
Gli specialisti (1969)
Vamos a matar, compañeros (1970)
Er più – Storia d’amore e di coltello (1971)
La banda J. e S. cronaca criminale del Far West (1972)
Che c’entriamo noi con la rivoluzione? (1973)
Dalla Cina furia fifa e karatè (1973)
Il bestione (1974)
Di che segno sei? (1975)
Il bianco, il giallo, il nero (1975)
Bluff – Storia di truffe e di imbroglioni (1976)
Il signor Robinson, mostruosa storia d’amore e d’avventure (1976)
Tre tigri contro tre tigri (1977)
Ecco noi per esempio… (1977)
La mazzetta (1978)
Giallo napoletano (1978)
Pari e dispari (1978)
Non ti conosco più amore (1980)
Poliziotto superpiù (1980)
Mi faccio la barca (1980)
Chi trova un amico, trova un tesoro (1981)
Il conte Tacchia (1982)
Bello mio, bellezza mia (1982)
Sing Sing (1983)
Questo e quello (1983)
A tu per tu (1984)
Sono un fenomeno paranormale (1985)
Roba da ricchi (1987)
Rimini Rimini (1987)
I giorni del commissario Ambrosio (1988)
Night Club (1989)