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At Berkeley: trailer del documentario capolavoro di Frederick Wiseman

12 settimane, 250 ore di materiale, 14 mesi di montaggio: torna Frederick Wiseman con At Berkeley, uno dei suoi documentari più belli. 4 ore all’interno della celebre università americana, isolato “micro-cosmo” che ancora una volta rispecchia le regole della nostra società. Ecco il trailer.

pubblicato 19 Ottobre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 08:22

Il vostro sogno è sempre stato quello di studiare alla Berkeley, o almeno farvi un giretto? C’è uno dei più grandi documentaristi viventi che vi prende per mano e vi accompagna in una delle università più celebri e rinomate d’America, in California. Frederick Wiseman è tornato, e ci regala uno dei suoi documentari più belli di sempre.

Certo, quando si parla del suo cinema non è facile distinguere tra i film più importanti e seminali da quelli semplicemente “belli”. Ma credeteci: At Berkeley è qualcosa di fenomenale, puro Wiseman al cubo. Quattro ore in cui lo spettatore viene immerso nella vita, negli incontri, nella routine, nelle lezioni e nei problemi dell’università.

Wiseman ha speso 12 settimane alla Berkeley, raccogliendo 250 ore di materiale, montato poi in 14 mesi. Wiseman avrà anche 83 anni, ma resta uno dei cineasti americani più coerenti e lucidi che esistano. Lo dimostra anche il premio della critica online ricevuto alla Mostra di Venezia, dove il film era fuori concorso, ovvero il Mouse d’oro. Il secondo che riceve, dopo quello per La Danse nel 2009. Dal Lido lo abbiamo descritto così:

Come sempre, anche At Berkeley è a suo modo un documentario su un micro-cosmo che sembra avere le sue perfette regole ben definite e “fuori dal mondo”, ma che rispecchia perfettamente la società americana. Non è certo un caso che a Wiseman interessi anche mettere all’interno del film coloro di cui non interessa nullo a nessuno, ovvero gli uomini che puliscono le scale o curano il giardino…

A legare assieme tutte queste macro-sezioni, lasciate spesso integralmente dal regista, troviamo poi alcune bellissime “pennellate” che allargano la descrizione già molto esaustiva della Berkeley da parte del regista. Così assistiamo anche a momenti musicali improvvisati, ad esibizioni teatrali che prendono in giro Facebook, e addirittura ad esperimenti e prove tecnologiche. Manca forse un po’ l’intrusione del regista nei dormitori, nelle confraternite: ma troppa vicinanza con gli studenti avrebbe potuto intaccare la sua oggettività, e poi sarebbe stato un altro film.

L’8 novembre At Berkeley uscirà a New York, poi il 15 novembre a Los Angeles, e continuerà uscire in altre città statunitensi fino a dicembre. In Italia possiamo solo sperare come sapete in Fuori Orario.