Home Recensioni Bicentenario di Giuseppe Verdi: i migliori film con le opere del Maestro

Bicentenario di Giuseppe Verdi: i migliori film con le opere del Maestro

Nato il 10 ottobre del 1813, Giuseppe Verdi è uno dei massimi compositori moderni e il cinema da sempre celebra sia la sua figura sia le sue opere.

pubblicato 10 Ottobre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 08:44

10 ottobre 1813: nasce a Roncole di Busseto, oggi in provincia di Parma, allora facente parte dell’impero Napoleonico, Giuseppe Verdi. Figlio di un oste e di una filatrice, il Cigno di Busseto sarebbe diventato già in vita uno dei più famosi compositori del mondo e oggi, a due secoli dalla sua nascita, viene celebrato come uno dei massimi geni internazionali nel campo della musica.

Il Nabucco, il Rigoletto, la Traviata, il Trovatore, l’Otello, Il Falstaff e altre decine di capolavori della lirica resero immortale il Maestro ben prima della sua scomparsa nel 1901. Il cinema ha sempre amato e omaggiato Verdi, dedicandogli numerosi film in diverse epoche (il primo, Giuseppe Verdi nella vita e nella gloria, è del 1913, centenario della nascita), ma soprattutto è stato amato da molti grandi registi, che hanno inserito le sue opere in colonne sonore indimenticabili.

Forse il più grande (in tutti i sensi) fan di Verdi fu Luchino Visconti, anche regista teatrale di numerose suo opere e melomane tout court. Nel ’54 girò Senso, ispirato all’omonimo racconto di Camillo Boito e interpretato da Alida Valli e Farley Granger, amanti divisi dall’inimicizia dei rispettivi paesi. Lei nobile veneziana, lui ufficiale austriaco di stanza nella turbolenta provincia asburgica: siamo nel 1866 e al teatro La Fenice di Venezia danno il Trovatore

Ancora Luchino Visconti, ancora tema risorgimentale: passiamo però in Siclia, con Il Gattopardo, capolavoro interpretato da Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon: chi può dimenticare il walzer tra il Principe di Salina e l’avvenente Angelica Sedara, sulle note del Valzer in fa maggiore, orchestrato da Nino Rota?

Cambiamo completamente genere e passiamo a Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972) di Lina Wertmuller, una straripante commedia interpretata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, dove si alterna musica contemporanea a arie verdiane come Siam giunti da Il trovatore, Sempre libero da La Traviata.

1982: il tedesco Werner Herzog sbanca Cannes con Fitzcarraldo, con Klaus Kinski a Claudia Cardinale. Storia di un geniale megalomane che tenta la folle impresa di costruire un teatro dell’opera nel cuore dell’Amazzonia, si avvale della colonna sonora di alcuni dei massimi compositori della storia: Strauss, Puccini, Bellini e Verdi, presente con l’Ernani. Nel trailer possiamo apprezzare, da il Rigoletto, Bella figlia dell’amore; inoltre da notare la nave, battezzata Aida.

Chiudiamo con Opera (1987) di Dario Argento, la cui storia di omicidi in ambito teatrale è stata in parte girata nello splendido teatro Regio di Parma: nel film si alternano note metalliche di gruppi Heavy scandinavi a quelle del Macbeth di Giuseppe Verdi, melodramma in quattro parti del 1847. Tanti auguri Maestro.