Stasera in tv: “Il colore nascosto delle cose” su Rai 3
Rai 3 stasera propone “Il colore nascosto delle cose”, film drammatico del 2017 diretto da Silvio Soldini e interpretato da Valeria Golino e Adriano Giannini.
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Cast e personaggi
Valeria Golino: Emma
Adriano Giannini: Teo Moscone
Laura Adriani: Nadia
Arianna Scommegna: Patti
Anna Ferzetti: Greta
Andrea Pennacchi: Paolo
Beniamino Marcone: Flavio
Italo Amerighi: Andrea
Mattia Sbragia: Vittorio
Valentina Carnelutti: Stefania
Roberto De Francesco: Tassista supermarket
Giuseppe Cederna: Tassista notturno
Maria Cristina Mastrangeli: Madre di Teo
Trama e recensione
Teo (Adriano Giannini) è un uomo in fuga. Dal suo passato, dalla famiglia di origine, dai letti delle donne con cui passa la notte e da cui scivola fuori alle prime luci del giorno, dalle responsabilità. Il lavoro è l’unica cosa che veramente ama, fa il “creativo” per un’agenzia pubblicitaria e non stacca mai, tablet e cellulari lo tengono in perenne e compulsiva connessione con il mondo. Emma (Valeria Golino) ha perso la vista a sedici anni, ma non ha lasciato che la sua vita precipitasse nel buio. O meglio, l’ha riacchiappata al volo, ha fatto a pugni con il suo handicap e l’ha accettato con la consapevolezza che ogni giorno è una battaglia. Fa l’osteopata e gira per la città col suo bastone bianco, autonoma e decisa. Si è da poco separata dal marito e Teo, brillante e scanzonato, sembra la persona giusta con cui concedersi una distrazione. Per Teo invece, tutto nasce per gioco e per scommessa, Emma è diversa da tutte le donne incontrate finora ed è attratto e impaurito dal suo mondo. Una ventata di leggerezza li sorprende, ma quel galleggiare in allegria bruscamente finisce. Ognuno torna alla propria vita, ma niente sarà più come prima.
Note di regia
L’idea di questo film si è fatta strada lentamente dopo l’esperienza di “Per altri occhi”, il documentario che ho girato con persone non vedenti qualche anno fa.
Ho scoperto un mondo che, devo ammettere, immaginavo diverso. Siamo abituati a pensare alla disabilità per lo più attraverso immagini stereotipate, a tenerla a distanza, spesso a compatirla. Invece tramite quel film ho incontrato persone straordinarie, vitali, determinate, curiose, coraggiose… la cui unica paura era che il mio sguardo su di loro potesse indugiare nella pietà. I ciechi che ho conosciuto sono pieni d’ironia e di autoironia, non vivono la loro vita in modo drammatico, come siamo abituati a pensare, ma insieme determinato e leggero. Che siano nati non vedenti o abbiano perso la vista in seguito, nessuno di loro perde tempo a compatirsi; tutti lavorano, fanno sport di ogni genere, hanno una vita
sentimentale, una famiglia, viaggiano, leggono…Così, nel tempo, mi sono reso conto che al cinema ‐ quello di finzione soprattutto ‐ non avevo mai visto niente di tutto ciò. I personaggi ciechi esistono, certo, ma sono spesso tratteggiati in modo scontato, o sono arrabbiati con il mondo, o sono lì per suscitare pietà, o magari servono al racconto perché hanno talmente sviluppato gli altri sensi da
sembrare persone con super‐poteri…Ma una storia vicina alla realtà, come quelle che accadono nella vita di tutti i giorni, mi mancava. Il colore nascosto delle cose nasce da tutto questo. [Silvio Soldini]
Curiosità
- A Venezia Il film ha ricevuto il “Premio Civitas Vitae 2017” con la seguente motivazione:
[quote layout=”big”]Regista e sceneggiatore sensibile e avvertito, Silvio Soldini con Il colore nascosto delle cose racconta una (stra)ordinaria storia di coesione sociale, illuminando il lato nascosto dell’accoglienza: aprirsi all’altro, accettarne debolezze e disabilità, rafforza la nostra personalità, cambia la nostra esistenza. La cecità di Emma, ben interpretata da Valeria Golino, è un handicap, ma non una condanna. Soprattutto, è una possibilità per l’altro: Teo, un misurato Adriano Giannini, incontrandola conosce se stesso, accetta i propri sentimenti e le proprie responsabilità. Ne Il colore nascosto delle cose vince il coraggio di un cinema che scavalca le apparenze: Soldini sceglie di raccontare una favola umana e umanista, dove la speranza è il colore primario.[/quote]
- Il regista Silvio Soldini parla delle ricerche fatte per il film:
[quote layout=”big”]L’aiuto dei non vedenti che conosco è stato fondamentale alla preparazione di questo film. Durante la fase di scrittura abbiamo fatto una serie d’interviste e d’incontri più allargati da cui sono nati spunti e scene (a volte esilaranti) che difficilmente saremmo riusciti a immaginare. Ma la consulenza è stata decisiva anche successivamente, per precisare dettagli importanti nelle singole scene, per alcuni dialoghi, per avere esperienza diretta su come si compiono determinati gesti quando non ci si vede…Sia io che Valeria Golino volevamo che Emma fosse una donna cieca come tante, vera, senza niente di artefatto: bisognava essere precisi in ogni cosa. Abbiamo deciso di allontanarla dall’immagine che tutti conoscono di Valeria; non molte attrici si buttano e cambiano, ma lei per fortuna è una di quelle.[/quote]
- Valeria Golino per il ruolo in questo film ha ricevuto candidature ai David di Donatello e ai Globi d’oro per la Migliore attrice protagonista.
- Silvio Soldini parla di Emma e Teo, i due protagonisti del film:
[quote layout=”big”]Emma è una donna che ha fatto scelte importanti, fa l’osteopata, è autonoma, un matrimonio finito alle spalle e la decisione di vivere da sola. È forte, sa che la sua vita non è una passeggiata ma l’ha presa in mano e vuole viverla fino in fondo. Teo è uno di noi, un uomo che vive nella velocità di ogni giorno, che lavora con le immagini, è attento all’apparenza. Ha una vita sentimentale ancora indecisa, non si è mai veramente preso cura di qualcuno e, come la maggior parte di noi, non ha mai avuto contatti con persone non vedenti. Con Emma è costretto a rallentare, e quando scopre che si sta innamorando di lei ha paura. Scappa, cerca di tornare a quello che era prima… ma non ci riesce più.[/quote]
- Le musiche originali del film sono di Gianluigi Carlone (“Anche libero va bene”) cofondatore con il fratello Gianluigi della Banda Osiris.
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