Abdellatif Kechiche girerà un biopic sulla pornostar Marilyn Chambers
Dopo il capolavoro La vita di Adele, Palma d’oro a Cannes 2013, Abdellatif Kechiche potrebbe girare un film sulla vita di Marilyn Chambers, celebre pornoattrice degli anni 70 e protagonista di Rabid di David Cronenberg. Ma le discussioni con Léa Seydoux e Adèle Exarchopoulos frenano la sua voglia di cinema…
Non ci siamo mai addentrati nel discorso sulla bagarre tra il regista Abdellatif Kechiche e le sue attrici protagoniste di La vita di Adele, Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux. La questione, gli attacchi reciproci et similia: forse sapete già tutto, e magari forse ne riparleremo. Per ora noi ci teniamo il cinema: ovvero un capolavoro e tre Palme d’oro storiche (perché assegnate per la prima volta anche alle interpreti, oltre al regista del film).
Torniamo però a parlare di Kechiche perché a quanto pare il regista sta vagliando le possibilità per il suo prossimo film. Si dice che il regista abbia presentato alla Wild Bunch ben cinque progetti da vagliare. Uno di questi è un biopic su Marilyn Chambers, una delle più celebri pornostar degli anni 70, famosa in tutto il mondo per diversi motivi.
La Chambers cominciò la sua carriera da modella alla fine degli anni 60, per poi arrivare nel mondo del cinema nel 1970 con il suo primo piccolissimo ruolo (in Il gufo e la gattina di Herbert Ross con Barbra Streisand). L’anno successivo si trasferisce a Los Angeles ed è il turno del suo primo nudo: non in un film porno vero e proprio, ma nel pruriginoso sexploitation mockumentary Together di Sean S. Cunningham, papà di Venerdì 13.
Together è tra l’altro il primo film anche per Wes Craven, all’epoca uno squattrinato in cerca di un lavoro ad Hollywood, poi celebre per aver bazzicato nel mondo del cinema hard prima di diventare un maestro del cinema dell’orrore. La tagline di Together è poi tutta un programma: “Guarda in prima persona! Giudica da te! Vedi cosa i tuoi figli possono insegnarti sull’amore”.
Trasferitasi a San Francisco, la Chambers entra in contatto con Artie e Jim Mitchell, che l’avevano notata proprio in Together. Le offrono la parte in un film porno, Dietro la porta verde (Behind the Green Door). Prima la ragazza si concede solo per una piccola parte senza scene di sesso, poi si fa convincere ad interpretare la protagonista. Così Marilyn Briggs cambia nome in Marilyn Chambers e shocka l’America: diventa la prima porno-attrice a fare una scena di sesso interraziale (con il pugile nero Johnny Keyes).
Nasce definitivamente l’icona Marilyn Chambers: una delle poche pornoattrici che hanno fatto anche cinema “mainstream”. Nel 1977 David Cronenberg la sceglie come protagonista di Rabid – Sete di sangue. Cronenberg voleva dare la parte a Sissy Spacek e non conosceva neanche la Chambers, ma il suo provino lo convince a prenderla. Per l’attrice si tratta di una parentesi, e subito dopo torna di nuovo al cinema hard.
Per Kechiche si tratta di una vita meravigliosa, che ha reso possibile che il mondo potesse rivalutare una professione guardata prima con molta diffidenza. Sarebbe poi una continuazione perfetta nella sua filmografia dopo Venere nera e La vita di Adele, in cui il regista, tra le varie tematiche, esplora quella del corpo femminile.
I produttori premono perché lui salga subito a bordo del progetto, ma Kechiche non è molto convinto. Si sente ancora ferito e umiliato – parole sue – dalle discussioni con Léa e Adèle. Speriamo però che il cinema abbia la meglio.