10 film per ricordare Anna Magnani – da Roma città aperta a Bellissima (video)
Ricorre oggi il 40° anniversario della morte di Anna Magnani e Cineblog vuol ricordare “Nannarella” con dieci interpretazioni che l’hanno fatta entrare nel cuore degli spettatori e nella storia del cinema.
Quella nostra è una dichiarazione d’amore ad un’attrice capace di regalare emozioni che trascendono da quella solare “romanità” che ne ha fatto voce del popolo.
La Magnani non sfiorisce con il tempo, i suoi difetti divenuti fascinosi vezzi, la sua bellezza tormentata e la sua personalità straripante non hanno tempo, non hanno luogo e il trascorrere degli anni la rende ancor più immensa e irraggiungibile.
Questo nostro omaggio non è solo ad una grande interprete, ma anche ad un cinema andato perduto, ad una genuinità soffocata da “ritocchini”, meteorine e posture da televendita, una consapevolezza di una pochezza emotiva imperante che amplifica la tristezza di una perdita enorme, non solo per il mondo del cinema, ma anche per la recitazione ormai divenuta ovunque merce davvero rara.
Prima di lasciarvi alla nostra classifica vi ricordiamo che stasera Rai 3 per celebrare e ricordare Anna Magnani manda in onda in prima serata il capolavoro di Rossellini Roma città aperta.
Ho capito che ero nata attrice. Avevo solo deciso di diventarlo nella culla, tra una lacrima di troppo e una carezza di meno. Per tutta la vita ho urlato con tutta me stessa per questa lacrima, ho implorato questa carezza. Se oggi dovessi morire, sappiate che ci ho rinunciato. Ma mi ci sono voluti tanti anni, tanti errori. [Anna Magnani]
1. Roma città aperta, regia di Roberto Rossellini (1945)
La Magnani è immensa. Attrice sensibile, intelligentissima. E non venitemi a parlare di volgarità. La Magnani va collocata, studiata e criticata sul piano del romanesco. Allora si vedrà che, nella sua virulenza plebea, l’attrice deriva proprio dalla tradizione popolare più pura e quindi più nobile. Giovacchino Belli scenderebbe dal suo piedistallo e s’inchinerebbe, con la tuba in mano davanti a lei. C’è un momento nel film in cui il Vammoriammazzato! di Anna Magnani, rivolta a un tedesco, toglie il respiro e rimane nell’aria, tragicamente come una condanna definitiva. » (Silvano Castellabeppe, Star, 6-10-1945 – recensione di Roma città aperta)
2. Bellissima, regia di Luchino Visconti (1951)
L’importante è non avere le grinze al cervello. Quelle in faccia prima o poi t’aspettano al varco. [Anna Magnani]
3. Nella città l’inferno, regia di Renato Castellani (1959)
Il fatto è che le donne come me si attaccano soltanto agli uomini con una personalità superiore alla loro: e io non ho mai trovato un uomo con una personalità capace di minimizzare la mia. Ho trovato sempre uomini, come definirli? carucci. Dio: si piange anche per quelli carucci, intendiamoci, ma sono lacrime di mezza lira. Incredibile a dirsi, il solo uomo per cui non ho pianto lacrime di mezza lira resta mio marito: Goffredo Alessandrini. L’unico, fra quanti ne ho conosciuti, che mi stimi senza riserve e al quale sia affezionata. Certo non furono rose e fiori anche con lui. Lo sposai che ero una ragazzina e finché fui sua moglie ebbi più corna di un canestro di lumache. [Anna Magnani]
4. Mamma Roma, regia di Pier Paolo Pasolini (1962)
È così ingiusto morire, dal momento che siamo nati. [Anna Magnani]
5. La rosa tatuata, regia di Daniel Mann (1955)
Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care. [Anna Magnani al truccatore]
6. Campo de’ fiori, regia di Mario Bonnard (1943)
Greta Garbo e Anna Magnani: la differenza tra la luna e un temporale. [Dino Risi]
7. Risate di gioia, regia di Mario Monicelli (1960)
Non era bella, spesso cupa come il suo cane lupo color dell’ebano. Aveva sempre le occhiaie, un colorito terreo e i capelli neri come non si può immaginare, della consistenza di una matassa di seta pesante. Le gambe erano magre e leggermente storte, era piccolina e forte di fianchi. Aveva un décolleté splendido, come pure lo erano le mani e i piedi. Dovunque entrasse e in scena, non guardavi altri che lei. Era poi capricciosissima e prepotente. [Suso Cecchi D’Amico / sceneggiatrice]
8. L’onorevole Angelina, regia di Luigi Zampa (1947)
A Trastevere io sono Nannarella, quella vera, sboccata e trasandata. Tra gli aromi e i sapori delle trattorie trovo il mio duplice volto, in perenne altalena tra le lacrime inconsolabili e le risate irrefrenabili. [Anna Magnani]
9. Vulcano, regia di William Dieterle (1950)
Le grandi passioni non esistono: sono fantasie dei bugiardi. Esistono solo i piccoli amori che possono durare poco oppure a lungo. [Anna Magnani]
10. Abbasso la ricchezza!, regia di Gennaro Righelli (1946)
Ci vediamo immantinente. Come si dice: il ghiaccio è rotto e chi s’è visto se rivede! [Anna Magnani nel film]
Bonus video – clip musicale tributo ad Anna Magnani
Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto. [Anna Magnani]
Bonus video 2 – Tre donne, regia di Alfredo Giannetti (1971) – Episodio: La sciantosa
Di errori ne ho fatti parecchi, di cattive azioni mai. Non dimentico i torti subiti, spesso non li perdono, ma non mi vendico: la vendetta è volgare come il rancore. Questo mi dà una tal forza da leoni. Una forza che non mi fa avere paura di nulla. [Anna Magnani]
Bonus video 3 – Made in Italy, regia di Nanni Loy – Episodio: La traversata (1965)
…lo so, sono la donna più discontinua del mondo. Tutto cambia dentro di me da un’ora all’altra. Il fatto è che seguo il mio istinto ed il mio cuore. Non mi curo di quel che sembro, mai! Sono cosi come la vita, le speranze, ipocrisie. [Anna Magnani]
Fonti | Wikipedia – Wikiquote – Ispiazzaresistenza