Addio a Luciano Vincenzoni, sceneggiatore de La grande guerra e Giù la testa
Il suo esordio nel 1954 con “Hanno rubato un tram”, regia di Aldo Fabrizi. L’ultimo film nel 2000, quando scrisse per Tornatore il soggetto di “Malena”.
Scorrendo la lunga lista di titoli cui ha partecipato, viene spontaneo pensare alla grande carriera di Luciano Vincenzoni, uno dei maggiori sceneggiatori italiani del secolo scorso, spentosi ieri nella sua residenza romana, all’età di 87 anni. Nato a Treviso, in Veneto, nell’ormai lontano 1926, in quasi 50 anni ha scritto circa 65 film. Penna prolifica e fulminante, ha vinto due Nastri d’Argento per le sceneggiature di Sedotta e abbandonata e Signore e signori, oltre a un Premio Flaiano alla carriera.
L’esordio avvenne circa 60 anni fa, quando scrisse Hanno rubato un tram, penultimo film come regista del grande Aldo Fabrizi, del quale vi presentiamo l’esilarante scena delle “tagliatelle”, con il comico romano, nel ruolo di un conducente di tram, improvvisatosi insegnate di pasta sfoglia.
Poi l’incontro con Pietro Germi, da cui nacque Il ferroviere, poi il litigio con il regista e il sodalizio con Dino De Laurentis: Vincenzoni lo convinse, piombandogli in ufficio senza preavviso, ad acquistare ben tre soggetti contemporaneamente. Uno di questi era La grande guerra, uno dei capolavori del nostro cinema, diretto nel ’59 da Mario Monicelli. Negli anni ’60 la riconciliazione con Germi da cui venne generato il grande biennio in cui produssero Sedotta e abbandonata e Signore & signori, vincitore del Festival di Cannes nel ’65.
Da lì in poi una sfilza di successi, la collaborazione con Sergio Leone ne Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto e il cattivo e Giù la testa. Vincenzoni non amava molto il genere western e nonostante le invitanti offerte dagli States ne scrisse pochissimi. La “trilogia del dollaro” portò ai suoi autori un grande successo, anche economico: alla soglia dei cinquant’anni Vincenzoni era uno degli sceneggiatori più affermati del nostro paese. Negli anni ’80 molte commedie, ma anche prestigiose collaborazioni con Hollywood, come nell’86 qunado scrisse Codice Magnum con Arnol Schwarzenegger. L’ultimo lavoro nel 2000, quando collaborò con Giuseppe Tornatore in Malena.