Riddick: le recensioni dagli Usa
Vin Diesel torna sugli schermi con “Riddick”: cosa avranno scritto i critici Americani del film e della sua interpretazione?
Il 5 settembre Riddick è tornato sugli schermi con il film omonimo dopo Pitch Black (2000) e The Chronicles of Riddick (2004). Avete visto il film? Vi è piaciuto? Dopo aver letto la nostra recensione, vi faccio leggere le critiche dei giornalisti Americani (su Rotten i voti positivi sono 60%).
Bruce Ingram – Chicago Sun-Times: il film offre poche sorprese.
Ty Burr – Boston Globe: a buon mercato, ma ha senso dell’umorismo.
James Berardinelli – ReelViews: il film non sarà una sorpresa per coloro che hanno visto i due precedenti. Vin Diesel è in ottima forma.
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: La tavolozza scura e le inquadrature ravvicinate trasformano ogni lotta in una macchia fangosa, la messa in scena, che dovrebbe essere claustrofobico, troppo spesso si trova in vasti paesaggi (ed è poco convincente).
Kyle Smith, – New York Post: lungi dall’essere un gonfio “John Carter”, è solo un filo di sopravvivenza: “Die Hard” su un pianeta.
Adam Nayman – Globe and Mail: il regista David Twohy gira argutamente scene coreografiche di carneficina su piccola scala, la maggior parte di esso avviate da Riddick stesso.
Stephanie Merry – Washington Post: “Riddick” può essere banale e sciocco, ed eccessivamente violento, ma è anche divertente.
Claudia Puig – USA Today: non c’è niente da vedere e nessuno da tifare.
Rafer Guzman – Newsday: E’ il cinema B fatto con un livello di intelligenza e immaginazione, abilmente diretto, sorprendentemente ben recitato e soddisfacentemente assurdo.
Joe Neumaier – New York Daily News: Non c’è data di scadenza per i personaggi del film. Ma ci sono alcuni che, scomparsi, non avevamo mai neanche notato.
Bruce Demara – Toronto Star: Il paesaggio creato in CGI è impressionante e dettagliato e c’è un sacco di azione.
Keith Uhlich – Time Out New York: è una delizia per gli aficionado dello sci-fi.
Keith Staskiewicz – Entertainment Weekly: David Twohy riesce a mettere in scena momenti sia tesi che divertenti, ma sono lontano da quanto si possa sperare.
Justin Lowe – Hollywood Reporter: questo secondo flaccido sequel riesce a malapena ad avanzare.
Scott Foundas – Variety: Un sequel improbabile ma molto divertente.
Tom Huddleston – Time Out: E’ insapore: gli alieni non sono spaventosi e Vin Diesel è troppo silenzioso per essere interessante.