Shuiyin Jie (Trap Street) di Vivian Qu a Venezia 2013
Nella Cina contemporanea con gli amori, le ossessioni e i misteri di Shuiyin Jie (Trap Street), il sorprendente film d’esordio di Vivian Qu, in concorso alla 28. Settimana Internazionale della Critica di Venezia 70.
Nel nostro universo mappato da Gps, monitorato da telecamere, sorvegliato da obiettivi miniaturizzati a portata di tutti, Vivian Qu dirige lo sguardo onnipresente sulle nostre esistenze, fino alle derive di Shuiyin Jie (Trap Street).
Una stradina apparentemente tranquilla che sfugge ai sistemi di rilevazione e cela una trappola raffinata, quanto l’uso di mappe, longitudini, latitudini e telecamere nascoste, destinate al controllo di ogni aspetto della vita quotidiana, possono sembrare romanticamente desiderabili.
Strumenti utili ad avvicinarsi alla realtà del protagonista maschile Li Qiuming (Lu Yulai), ingegnere topografico che mappa strade di una città in continuo mutamento per una compagnia di sistemi satellitari, e ai mutamenti innescati dall’incontro con la bella e misteriosa Guan Lifen (He Wenchao), che scompare come è apparsa, in una stradina che si rivelerà una vera trappola.
La mania di definire latitudine e longitudine dei posti spinge il giovane Li a caccia di segreti, e nei meandri paludosi di burocrazia, servizi segreti e controllo statale, tra la storia d’amore che nasce con coetanea, e l’incubo di un invisibile e oscuro pedinamento, condotto da un potere senza volto, che viola anche l’intimità della camera d’albergo che accoglie la coppia riunita.
Un film coraggioso che, nonostante la censura, porta la Repubblica Popolare Cinese a Venezia, e concorrerà alla selezione ufficiale del festival di Toronto, dopo aver sfidato tutti gli altri film del SIC per il Premio del pubblico RaroVideo – 28. Settimana Internazionale della critica di Venezia del valore di 5.000 Euro, e al Leone del Futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”, insieme a tutti gli altri lungometraggi d’esordio presenti nelle sezioni competitive della Mostra, con 100.000 USD messi a disposizione da Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, che saranno suddivisi in parti uguali tra il regista e il produttore.