Roman Polanski – 80 anni di luci e ombre tra vita e film
Luci e ombre, vita e film di Roman Polanski, protagonisti di libri e documentari, festeggiano gli 80 anni del controverso regista.
Continuando a giocare con incubi e ricordi, paure e ossessioni in modo controverso e personale, degno di premi prestigiosi e grandi polemiche, Rajmund Roman Thierry Liebling, meglio conosciuto come Roman Polanski, si prepara a festeggiare 80 anni con tutto l’estro e la vitalità che hanno caratterizzato la sua vita e carriera, per più di cinquanta anni.
Un universo di luci e ombre segnato da grandi tragedie e scandali, insieme a più di venti film premiati tra gli altri, da Oscar e Palma d’oro nel 2002 per Il pianista, Golden Globe nel 1975 per Chinatown e nel 1981 per Tess, l’Orso d’oro al Festival di Berlino nel 1996 per Cul-de-sac.
Una lunga carriera, caratterizzata da eccessi e desideri, tormenti e amara ironia, dal bivio del sorprendente esordio del 1962 con Il coltello nell’acqua, al ritorno sul grande schermo con la Venere in pelliccia, tratta dal romanzo feticcio del padre del sadomasochismo, dedicata alla bella Emmanuelle Seigner, al contempo musa, giovanissima moglie, madre dei sui figli e attrice dei suoi titoli più chiacchierati, da Frantic a La nona porta, passando per Luna di fiele.
L’arte segnata da una vita, che ha vissuto la deportazione della famiglia nei campi di sterminio, la morte della madre ad Auschwitz e la sua fuga dal ghetto di Cracovia, la morte della moglie incinta Sharon Tate uccisa della setta di Manson, la condanna per stupro di una tredicenne americana, la fuga, l’arresto 33 anni dopo, e soprattutto due anni di reclusione coatta nello chalet svizzero di Gstaad, per la sordida vicenda di abuso di minore, raccontata alla telecamera del giornalista Andrew Braunberg insieme a molto altro, protagonsita del documentario Roman Polanski: a Film Memoir appena distribuito da Feltrinelli insieme con un libro in cui otto scrittori italiani (Piccini, Garlini, Scotti, Bucciarelli, Mondadori, Gozzi, Calamini, Paravicini) raccontano il suo cinema.
Film pieni di ombre, dal demoniaco Rosemary’s Baby al neo-noir Chinatown, dall’adattamento di Oliver Twist di Charles Dickens, a L’uomo nell’ombra, senza parlare di quelle autobiografiche dell’Olocausto che animano Il pianista, e quelle che la perdono insieme all’anima nella parodia vampiresca di Per favore non mordermi sul collo, uno dei tre titoli, insieme a Una pura formalità di Giuseppe Tornatore e il feroce Carnage, con i quali a partire dalle ore 15.55 di oggi, Sky Cinema Cult (canale 314) festeggia il regista,lo sceneggiatore, il produttore e l’attore.
Una vita inquieta raccontata anche da Roman Polanski: A Retrospective appena edito da Abrams, ricco di vicende, interviste, e fotografie, in tono con vita e opere del protagonista come quella scelta per la copertina che state guardando, aspettando il prossimo film, ovvero il “D” sul controverso caso Dreyfus e lo scandalo politico che divise la Francia nell’Ottocento, insomma «sulla caccia alle streghe, la paranoia della sicurezza, i tribunali militari segreti, le operazioni di copertura e la violenza della stampa», forse Krystian Bala.
Filmografia Lungometraggi
Il coltello nell’acqua (Nóż w wodzie) (1962)
Repulsione (Répulsion) (1965)
Cul-de-sac (1966)
Per favore, non mordermi sul collo! (The Fearless Vampire Killers) (1967)
Rosemary’s Baby (1968)
Macbeth (The Tragedy of Macbeth) (1971)
Che? (What?) (1972)
Chinatown (1974)
L’inquilino del terzo piano (Le locataire) (1976)
Tess (1979)
Pirati (Pirates) (1986)
Frantic (1988)
Luna di fiele (Bitter Moon) (1992)
La morte e la fanciulla (The Death and the Maiden) (1994)
La nona porta (The Ninth Gate) (1999)
Il pianista (The Pianist) (2002)
Oliver Twist (2005)
L’uomo nell’ombra (The Ghost Writer) (2010)
Carnage (2011)
Venere in pelliccia (La Vénus à la fourrure) (2013)
D (2014)