Zoran, il mio nipote scemo – In concorso alla 28. Settimana Internazionale della Critica di Venezia 2013
Zoran il mio nipote scemo (Zoran, My Nephew the Idiot), è l’opera prima del goriziano Matteo Oleotto, in concorso alla 28ª Settimana Internazionale della Critica, con altri 7 titoli selezionati fra circa 400 esordi provenienti da tutto il mondo.
Slovenia e Friuli sono già sulla strada per la 70^ Mostra del Cinema di Venezia con Zoran il mio nipote scemo, e tutti i paesaggi interiori smarriti, e forse ritrovati, dai protagonisti dell’opera d’esordio di Matteo Oleotto, per portate alla 28ª Settimana Internazionale della Critica l’unico film italiano in concorso.
Sono in viaggio con Giuseppe Battiston, ‘grosso’ e spassoso interprete friulano, sia quando si traveste da idraulico-investigatore pasticcione nella Venezia di Pane e tulipani, sia quando si destreggia tra psicosi da innamorati del piccolo schermo, da Italia-Germania 4-3 a Onassis barista da Bar Sport, che anche in questo caso, nelle massicce vesti ed i 150 kg dell’arrogante e insoddisfatto Paolo Bressan, intrattiene un legame molto stretto con l’osteria del paese, e quel vino goriziano, che lo stesso regista produce nella vigna di famiglia.
Paolo, quarant’anni, inaffidabile e dedito al piacere del buon vino, vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Trascina le sue giornate nell’osteria del paese e si ostina in un infantile stalking ai danni dell’ex-moglie. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette. Questa per Paolo è l’occasione giusta per prendersi una rivincita nei confronti del mondo. Ma sarà tutto così facile?
Questo ‘Dio delle freccette’ decisamente fuori dall’ordinario interpretato da Rok Prašnikar, potrà riscattare il quarantenne alla deriva, troppo bugiardo, inetto, anaffettivo e sbronzo per farlo da solo?
Per scoprirlo basta fare un viaggetto nella comunità friulana e slovena ripresa da Olotto, che beve per affogare pigre solitudini e tristi disincanti, ma tra un brindisi, un gioco e un canto, scocca barlumi di speranza come freccette.
Zoran – trailer from ZORAN on Vimeo.
Un comunità e un film in perfetto equilibrio tra il Friuli e la Slovenia, anche nel team di attori e tecnici, da Battiston al giovanissimo Rok Prašnikar, dal produttore di Transmedia Igor Prin?i?. in coproduzione con la slovena Staragara di Miha Cernec e Arch Production, alla distribuzione della friulana Tucker film, nota per lo stretto contatto con il Far East Festival, mentre quella internazionale è affidata alla Slingshotfilms.
Un Progetto nato nel 2009 e sviluppato al workshop europeo EAVE, presentato a Sofia Meetings nel 2010, ed entrato in produzione grazie ai contributi dei fondi regionali e statali, italiani e sloveni.
Gli interpreti contano anche Ariella Reggio (Clara), Marjuta Slamic (Stefania), Riccardo Maranzana (Ernesto), Roberto Citran (Alfio), il Teco Celio (Gustino) già visto in “Habemus papam”, l’attore e regista sloveno Jan Cvitokovic (Jure) , premiato con le sue opere a Venezia nel 2001 con il Leone all’opera prima per “Kruh in mleko” (“Pane e latte”), a Torino e San Sebastian nel 2005 per “Odgrobadogroba” (“Ditombaintomba”).
Un viaggi iniziatico che arriva al cinema il prossimo 31 ottobre, ma ci auguriamo che prima faccia centro anche a Venezia con il suo campioncino di freccette… mentre il trio Battiston-Oleotto-Princic è già partito con i festeggiamenti propiziatori per l’avventura veneziana, come testimoniato dallo scatto di Paolo Jacob condiviso dal diario social della Tucker Film, e
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