La notte del giudizio: le recensioni dagli Usa
La notte della Purga ha convinto i critici?
Siamo in America, un’America violenta e il Governo per controllare la criminalità ha deciso di organizzare una notte all’anno dove tutti i reati sono possibili, senza punizione. Questa notte si chiama La Purga e in questa notte una famiglia deve affrontare una banda di delinquenti. Questa è la trama di La notte del giudizio (The Purge), film horror/thriller diretto da James DeMonaco con Ethan Hawke, Lena Headey, Max Burkholder, Adelaide Kane, Edwin Hodge, Rhys Wakefield, Arija Bareikis, Tony Oller. L’avete visto? Vi è piaciuto? Avete già letto la nostra recensione? Oggi diamo un’occhiata ai pareri dei critici Americani.
Rex Reed – New York Observer: DeMonaco spera chiaramente di fare una dichiarazione morale significativa. Ahimè, il suo obiettivo a politici conservatori che sostengono la lobby delle armi cade piatto prima che possa premere il grilletto.
Neil Young – Hollywood Reporter: non ha la robustezza e la distinzione necessaria per sostenere le sue ambizioni sociali.
Peter Hartlaub – Hearst Newspapers: La trama contundente permette alcuni momenti di satira e critica sociale.
James Berardinelli – ReelViews: Quando i critici lamentano l’istupidimento dei film, stanno parlando di roba come The Purge.
Simon Abrams – Chicago Sun-Times: The Purge è solo un prodotto del cinema senza ispirazione.
Tirdad Derakhshani – Philadelphia Inquirer: Nel suo modo esagerato The Purge prende una forte posizione contro la nostra ossessione culturale sulla violenza e la nostra tendenza a confondere la giustizia con la vendetta.
Claudia Puig – USA Today: Il pubblico potrà sentire il bisogno di una buona pulizia dopo aver sperimentato La Purga.
Rene Rodriguez – Miami Herald: Il film ha alcune cose vaghe da dire sulle differenze di classe e razziali, ma sono soffocate dai suoni di fucili, dagli esplosivi e da enormi coltelli immersi nel petto.
Kerry Lengel – Arizona Republic: “La notte del giudizio” è uno di quei film dell’orrore privo di fantasia che dipendono dalla musica e dalle improvvise apparizioni di trasalimento, ma non spaventa mai effettivamente il pubblico.
Joe Neumaier – New York Daily News: È la speranza di avere una purga per spazzare via brutti film come questo.
Lou Lumenick – New York Post: Dopo un inizio promettente e perfido, questa satira politica si deteriora rapidamente con la routine.
Soren Anderson – Seattle Times: Non viene fornita nessuna risposta reale dal regista e sceneggiatore James DeMonaco. Egli presenta semplicemente questo futuro distopico bizzarro, e il pubblico deve prendere o lasciare.
Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: il film ha chiaramente tantissimo in mente, ma non riesce mai veramente ad esprimerlo.
Joshua Rothkopf – Time Out New York: una versione opaca di “Cane di paglia”…