Via Castellana Bandiera – Il western palermitano di Emma Dante in concorso a Venezia 2013
Il western palermitano al femminile, arriva in concorso alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia con Via Castellana Bandiera, l’esordio alla regia di Emma Dante, in sala a settembre con Cinecittà Luce.
Il western palermitano al femminile, arriva in concorso alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia con Via Castellana Bandiera, l’esordio alla regia di Emma Dante, in sala a settembre con Cinecittà Luce.
Nella Palermo di via D’Amelio, il far west che si consuma in strada passa nella zona della Fiera del Mediterraneo, per affrontarsi in duello in Via Castellana Bandiera, una strada stretta, a doppio senso, che non consente a due macchine di passare contemporaneamente, un romanzo del 2009, scritto dalla drammaturga e regista Emma Dante, il suo film d’esordio in concorso alla 70^ Mostra del Cinema di Venezia, e ai Queer Lion a tematica LGBT, che arriva in sala a settembre con Cinecittà Luce.
La prima regia cinematografica di Emma Dante, sceneggiatrice con Giorgio Vasta, in collaborazione con Licia Eminenti, e interprete nei panni di Rosa, una palermitana che vive a Milano con la compagna (interpretata da Alba Rohrwacher), tornata in città per il matrimonio di un amico, che al volante della sua Multipla nella stretta Via Castellana Bandiera si trova ad ingaggiare una sorta di duello ostinato con la Punto di Samira (Elena Cotta), un testarda albanese trapiantata a Palermo, in arrivo dalla direzione opposta e un’altra generazione.
È una domenica pomeriggio. Lo scirocco soffia senza pietà su Palermo quando due donne, Rosa e Clara, venute per festeggiare il matrimonio di un amico, si perdono nelle strade della città e finiscono in una specie di budello: Via Castellana Bandiera. Nello stesso momento, un’altra macchina guidata da Samira, dentro la quale si ammassa la famiglia Calafiore, arriva in senso contrario e penetra nella stessa strada. Né Rosa al volante della sua Multipla, né Samira, donna antica e testarda al volante della sua Punto, intendono cedere il passo l’una all’altra. Chiuse all’interno delle loro macchine, due donne si affrontano in un duello muto che si consuma nella violenza intima degli sguardi. Un duello tutto al femminile punteggiato dal rifiuto di bere, mangiare e dormire; più ostinato del sole di Palermo e più testardo della ferocia degli uomini che le circondano. Perché, come in ogni duello, è una questione di vita o di morte…
Un duello nella Sicilia fuori dal tempo, con lo “Lo scirocco che toglie il respiro e appanna la vista”, protagonista di una foto inedita appena condivisa on line, con la famiglia Calafiore residente nella palazzina abusiva sulla strada, che coinvolge la gente del quartiere per organizzare un giro di scommesse su chi cederà per prima delle due donne, al ritmo della “Cumu è sula la strata” cantata dai Fratelli Mancuso, tratta dall’album “Bella Maria”, che include brani utilizzati da Antony Minghella per il suo “Il talento di Mr Ripley”.
Un esordio prodotto da Marta Donzelli, Gregorio Paonessa, Mario Gianani, Lorenzo Mieli, Elda Guidinetti, Andres Pfaeffli, Marianne Slot produzione: Vivo film, Wildside, ventura film, Slot Machine con Rai Cinema in coproduzione con RSI Radiotelevisione svizzera, SRG SSR con il sostegno di Eurimages, Ministero per i Beni e per le Attività Culturali – Direzione Generale Cinema, DFI Ufficio Federale della Cultura UFC, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, in associazione con Cofinova 9. Un viaggio sulla strada percorsa dall’universo femminile, complesso, articolato e affascinante, in Sicilia come altrove, da sostenere a Venezia, da aspettare al cinema.
Via | Istituto Luce Cinecittà – Facebook