Giffoni Film Festival 2013: Paul e Mira Sorvino, la conferenza stampa live su Cineblog
“Union Square” e “Quitters” per Mira Sorvino, “The Devil’s Carnival” e altri progetti da definire per Paul, che in conferenza stampa tira fuori tutta la sua meridionalità.
Mira & Paul Sorvino ospiti del GFF 2013 incontrano la stampa per parlare dei prossimi impegni cinematografici e televisivi.
Qualche minuto di ritardo, hollywoodnoblesseoblige, per l’arrivo della coppia padre-figlia sul photocall.
Noi siamo pronti a seguire la conferenza stampa live.
Paul arriva e intona una canzone napoletana. Arriva con la figlia e i nipotini.
“Mio padre era di ‘copp’ o’ Vomero” dice in dialetto Paul, scatenando l’applauso della sala e poi risponde in italiano:
“Sono entusiasta di stare qui, in mezzo a questi ragazzi, è il pubblico del futuro e magari anche gli attori del futuro”.
D’accordo anche Mira, che non a caso ha portato con sé i suoi due maggiori, Mattea e Johnny (biondissimi e bellissimi, per la cronaca). Da brava figlia ringrazia pubblicamente il padre per i suoi insegnamenti, duri ma importanti, anche nel mestiere di attrice.
“Io sono molto orgoglioso di essere italiano”.
dice ai giornalisti e si dimostra un vero papà meridionale quando parla della figlia, ricordandone la brillante carriera universitaria (si è laureata ad Harward e la sua tesi è tra le poche ad essere conservata nella biblioteca del campus) e le sue remore a farle iniziare una carriera da attrice.
Paul torna sul fatto che a lui non ha mai fatto troppo piacere che iniziasse la carriera cinematografica:
“E’ un mestiere difficile e non volevo che lo facesse. Ho chiamato tanti amici, anche Warren Beatty, per distoglierla dall’idea di fare l’attrice quando decise di lasciare Harward. Riuscirono a convincerla è così si laureò”.
“Quando ottenne il diploma – racconta ancora Paul – Mira mi disse ‘Ora faccio l’attrice’. Io pensai ‘Che Dio ti benedica!'”.
Un vero papà meridionale.
Mira dà la sua versione:
“Ho sempre voluto fare l’attrice, ma ho prima studiato e ho pensato che fosse il caso di finire prima gli studi. Quando ha chiamato Warren Beatty non mi ha detto ‘rinuncia’, ma mi ha consigliato di trasferirmi alla Columbia per essere più vicina ai casting. Ho lavorato per un anno e mezzo con De Niro e da lì anche mio padre ha capito che quello sarebbe stato il mio lavoro”.
Altro aneddoto da Paul:
“Warren mi chiese se potevo sposare Mira. Io risposi ‘E’ perfetto, se vuoi morire”.
Confermo, proprio un papà meridionale…
Ma veniamo alle cose serie, i progetti futuri.
Paul parla di due prossimi film:
“Faccio Dio in The Devil’s Carnival, dello stesso regista di Repo! The Genetic Opera“, e visto che il primo è già uscito nel 2012 siamo legittimati a pensare che si riferisca al secondo capitolo, di cui è stato già rilasciato un trailer nei mesi scorsi.
“Poi non so bene cos’altro, ho altre due o tre progetti in ballo, ma non so bene quali” dice Paul, evidentemente scaramantico. Rumors parlano di un ruolo in Sunset at Down, di cui sono in corso le riprese, e Numba One, ora in pre-produzione. Nessuna conferma ufficiale, quindi, neanche di fronte alle anime candide dei giurati del GFF.
Anche Mira risponde, in italiano, sui suoi prossimi progetti: “Sto girando un film che si chiama Union Square, diretto da Nancy Savoca, una regista italo-americana, che uscirà in autunno in Francia, Germania e auspicabilmente in Italia. E’ molto bello. E’ la storia di una famiglia italo-americana, per l’appunto, con due sorelle: io sono quella un po’ “pazzarella”, ma adorabile. E poi appena finito di girare, due giorni fa, Quitters a San Francisco”, film diretto da Jonathan Kehoe.
Una domanda sul cinema italiano è d’obbligo: in quale film gli sarebbe piaciuto recitare?
“Ahhhhh – dice quasi godurioso – ne Il Postino e in tutti quelli dei grandi maestri del cinema italiano da Fellini, Rossellini e De Sica. Adoro De Sica e mi sarebbe piaciuto recitare in uno qualsiasi dei suoi film”.
Foto | @Gasfi