Comic-Con 2013: il panel di I, Frankenstein
Al Comic-Con 2013 c’era anche il panel di I, Frankenstein, il fantasy horror con Aaron Eckhart in arrivo nei cinema a gennaio 2014.
Lionsgate ha portato al Comic-Con una nuova versione con demoni della creatura protagonista del classico di Mary Shelley, versione realizzata con il supporto degli stessi produttori di Underworld.
La storia vede Frankenstein (in realtà nel film è chiamato “Adam” ed è interpretato da Aaron Eckhart) vagare senza meta per il mondo per 200 anni. Egli sembra possedere il segreto dell’immortalità, quindi non c’è alcuna possibilità di morire per lui, ma la sua immortalità diventa con il tempo una maledizione. Adam si troverà così coinvolto in una guerra tra demoni (che stanno tentando di conquistare la terra e vogliono sfruttare i segreti di Adam per farlo) e Gargoyles (che hanno giurato di proteggere l’umanità). Adam si schiererà con le forze del bene e a supportarlo troverà una graziosa scienziata (interpretata da Yvonne Strahovski).
Al panel erano presenti il regista Stuart Beattie, Kevin Grevioux creatore della graphic novel su cui si basa il film e gli attori Yvonne Strahovski ed Aaron Eckhart,
Beattie ha esordito affermando che: “Questo è un Frankenstein differente che non avete mai visto prima…è stato in vita per 200 anni ed è apparentemente immortale“.
Eckhart ha detto che “questo è un thriller d’azione hardcore… ci siamo tutti allenati duramente per farlo“. L’attore ha fatto menzione del fatto che I, Frankenstein impiega qualche tipo di combattimento molto elaborato con un bastone aggiungendo che è stato fondamentale imparare la coreografia per farlo nel modo giusto, perché una mossa sbagliata rischia di causare serie lesioni a volto e testa. Per le scene d’azione Eckhart ha utilizzato un particolare paio di scarpe da ginnastica per stuntmen e un modello usato dagli artisti del Cirque du Soleil.
Grevioux a proposito del fumetto: “Dopo ‘Underworld’ stavo cercando di trovare un altro modo per riportare un altro mostro in vita“,
La Strahovski nel film interpreta un esperta di elettrofisiologia, quando la vediamo per la prima volta lei è intenta a rianimare un topo morto. Lei non crede nel sovrannaturale, il suo personaggio vuole sapere in che modo Adam è divenuto quello che è, mentre Adam vuole che lei gli crei una compagna, perché tutto ciò che vuole veramente è qualcuno con cui passare il resto della sua vita.
Stuart Beattie ha detto che il film è attualmente in fase di post-conversione 3D e che si può considerare come “un capitolo successivo” in termini di rapporto con il classico di Mary Shelley. Il film inizia con Adam che sta evidentemente portando a seppellire il cadavere del suo creatore e poi c’è un salto temporale di due secoli in cui Adam ritroviamo ancora vivo che si muove in un presente distopico.
Per quanto riguarda il motivo per cui Adam non sembra il mostro di Frankenstein del passato, Beattie ha spiegato che le sue cicatrici sono guarite nel corso degli ultimi 200 anni. Egli ha anche detto che è piuttosto difficile rendere brutto Aaron Eckhart.
Fonte | Screencrush