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Comic-Con 2013 il panel della commedia La fine del mondo

Al Comic-Con 2013 approda in un panel La fine del mondo (The World’s End), ultimo capitolo della “Trilogia del Cornetto” in arrivo nei cinema italiani il 26 settembre.

pubblicato 20 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 11:50

Iniziamo con la sinossi ufficiale del film:

20 anni dopo aver tentato di portare a termine un memorabile pub crawl, cinque amici si riuniscono quando uno di loro si mette in testa di cimentarsi in una nuova epica maratona di bevute. si tratta di Gary, un quarantenne con una conclamata sindrome di Peter Pan che riesce a trascinare tutti gli altri nella loro città natale, cercando di raggiungere il mitico pub chiamato The World’s End. Mentre cercano di conciliare passato e presente, gli amcii si rendono conto che la vera sfida è quella per il futuro: non solo per loro, ma per l’intera l’umanità. E così raggiungere The World’s End a quel punto diventerà l’ultima delle loro preoccupazioni.

Il panel è stato inaugurato dal trailer del film (lo trovate in italiano a questo LINK) che ha introdotto gli ospiti accolti da un applauso scrosciante: il regista Edgar Wright e gli attori Simon Pegg e Nick Frost.

Sul palco un moderatore d’eccezione: il comico, doppiatore e cantante Chris Hardwick che avendo notato l’attore Matt Smith al party per il film la sera prima ha subito colto l’occasione per sottolineare alcune somiglianze tra la serie tv di culto Doctor WhoLa fine del mondo.

A questo parallelo Wright ha risposto: “Se avete mai guardato Doctor Who pensando che sarebbe stato molto più divertente se il Dottore fosse stato battuto, questo è il film per voi“.

Pegg ha detto che il suo personaggio è il cattivo del film tanto quanto l’eroe, aggiungendo che: “è bloccato nel 1990 mentre i suoi amici sono tutti andati avanti” e a proposito del Doctor Who Pegg scherzando ha affermato che il loro Tardis nel film è la birra.

Frost ha parlato dei suoi personaggi e di quelli di Pegg nella trilogia, affermando che lui e Pegg hanno dovuto interpretare una persona diversa in ogni film e che non hanno voluto interpretare lo stesso personaggio ogni volta. Pegg ha aggiunto che nel momento in cui hanno fatto L’alba dei morti dementi, erano molto vicini a ciò che sono entrambi nella vita reale.

Wright ha spiegato l’origine del nome “Cornetto Trilogy” spiegando che al college la sua cura per la sbornia era un Cornetto. Avevano Cornetti nel primo film e hanno distribuito il gelato gratis alla premiere, così Wright ha scherzato sul fatto che l’hanno scritto anche nel secondo film per ottenere più gelato gratis. Frost ha aggiunto che la loro trilogia successiva sarà la “Aston Martin Trilogy”.

Hardwick ha chiesto al trio di ricordare la loro prima esperienza al Comic-Con con L’alba dei morti dementi: Wright ha parlato della risposta così entusiasta del pubblico che li ha incoraggiati a continuare a fare i loro film in Inghilterra invece di cercare di aggiungere attori americani e di fare appello ad un pubblico più ampio.

Visto che tra Hot Fuzz e La fine del mondo c’è stata una lunga pausa e tutti hanno avuto la possibilità di fare altro Hardwick ha chiesto loro come è stato lavorare con altri registi e attori:

Pegg ha detto che a volte si dimentica che fare un break non è divertente per tutti, ma Frost ritiene di avere “appeal internazionale“. Pegg ha detto che tornare a lavorare insieme senza aver fatto un film insieme in sei anni è stato come mettere di nuovo un bel paio di pantofole comode,aggiungendo che nel film ci saranno alcuni cammei “molto interessanti“.

A proposito degli elementi distintivi della trilogia, Pegg ha detto che questi tre film rientrano in una trilogia perché si adattano a determinati criteri che vengono sempre rispettati: sono ambientati in Inghilterra e ruotano attorno a una o due persone poste di fronte ad un ostacolo enorme. L’idea è di tornare a lavorare di nuovo insieme, ma con un diverso insieme di criteri.

Wright a proposito del film ha detto che c’è un tema ricorrente che riguarda l’adolescenza perpetua e le gioie e i pericoli che ne conseguono e La fine del mondo cerca di affrontare questo tema e concluderlo. Tanto per rimanere seri il regista ha “annunciato” che sta facendo uno spin-off di Ant-Man con Pegg e Frost: “una buddy comedy con Abdo-Man e The Mighty Torax“.

Hardwick ha chiesto se ci fossero state lamentele sul fatto che il trailer “spoilerasse” sull’aspetto degli alieni, Pegg ha risposto di non avere avuto scelta altrimenti il pubblico non avrebbe capito di cosa parlava il film, gli fa eco Wright aggiungendo che il film contiene comunque molte altre sorprese che il trailer non ha svelato.

Le domande del pubblico:

Un fan chiede come hanno affrontato la lunga attesa tra i film e Pegg ha osservato che in realtà erano molto impegnati, mentre lui e Wright stavano scrivendo la sceneggiatura per il film Pegg stava girando Star Trek Into Darkness.

Alla domanda su chi riesce a farli ridere, hanno detto i Lonely Island (un gruppo musicale e compagnia d’attori comici statunitense formato da Akiva Schaffer, Jorma Taccone ed Andy Samberg) il Nick Kroll Show, Louis CK e le serie tv Parks and Recreation e Modern Family, Frost ha aggiunto anche la serie tv anni ’90 The Larry Sanders Show.

Domande su improvvisazione sul set e Martin Freeman:

Riguardo all’improvvisazione Frost ha detto che mettono tutto ciò che trovano divertente, ma lo fanno solo in fase di sceneggiatura. Sul set si basano solo sulla sceneggiatura perché il tempo è limitato. Praticamente non improvvisano “quasi per niente“. L’iter è: Wright e Pegg scrivono la sceneggiatura, poi ci lavorano con Frost che la “spruzza con polvere di fata” e infine la modificano seguendo le sue annotazioni.

Nel cast c’è anche Martin Freeman che ricordiamo interpreta Bilbo Baggins nella trilogia Lo Hobbit di Peter Jackson e un fan ha chiesto come l’attore sia stato in grado di inserire il film nella sua fitta agenda di impegni. Wright ha detto che Freeman ha girato per due mesi, poi è andato in Nuova Zelanda per fare il press tour de Lo Hobbit, per poi tornare letteralmente il giorno dopo per completare le sue scene.

Incidenti sul set, sequenze impegnative, personaggi e film preferiti:

Wright ha detto che le scene d’azione sulle location erano davvero impegnative e hanno cercato di spingersi oltre con le scene di combattimento a cui sono stati dedicati molti giorni di riprese. Pegg che ha denominato il suo particolare stile di lotta “Pub fu” si è rotto la mano girando una scena in cui doveva saltare sopra i bancone di un bar, ma lui non ha detto nulla a Wright finchè non il regista non ha avuto la ripresa buona, così Pegg ha continuato a girare per sei ciak.

Pegg ha detto che una delle scene più difficili che abbia mai girato è stata la scena ne L’alba dei morti dementi in cui ha dovuto sparare alla sua mamma (l’attore è scoppiato in lacrime sul palco del Comic-Con con Frost e Wright che lo confortavano).

Alla domanda su quale fosse il loro film / personaggio preferito, Wright ha detto La fine del mondo, Pegg ha detto che si riconosce in Gary che è stata la sua esperienza più personale in un film e Frost ha invece detto che mentre si è divertito molto ad interpretare Ed ne L’alba dei morti dementi, il suo personaggio ne La fine del mondo è stato più difficile da interpretare.

Le domande si chiudono con un riferimento ad un potenziale remake di Spaced (sit-com interpretata da Pegg e diretta da Wright andata in onda per due stagioni dal 1999 al 2001):

Wright non pensa che lo faranno, Spaced riguarda le gioie di essere giovane, quindi non sente sarebbe giusto tornare sul tema, Pegg è invece preoccupato che rischierebbero di rovinare quello che hanno già fatto, anche se avessero voluto fare una terza stagione.

Fonte | Collider