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Stasera in tv: “Sole Cuore Amore” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Sole Cuore Amore”, film drammatico del 2016 diretto da Daniele Vicari e interpretato da Isabella Ragonese, Eva Grieco e Francesco Montanari.

pubblicato 23 Agosto 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:19

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Cast e personaggi

Isabella Ragonese: Eli
Eva Grieco: Vale
Francesco Montanari: Mario
Francesco Acquaroli: Nicola
Giulia Anchisi: Bianca
Chiara Scalise: Malika
Noemi Abbrescia: Ada
Marzio Romano Falcione: Stefanino
Ines Tocco: Nicoletta
Giordano De Plano: Sergio
Paola Tiziana Cruciani: Adele

 

Trama e recensione

 

Un’amicizia tra due giovani donne in una città bella e dura come Roma e il suo immenso hinterland. Due donne che hanno fatto scelte molto diverse nella vita: Eli ha quattro figli, un marito disoccupato e un lavoro difficile da raggiungere; Vale invece è sola, è una danzatrice e performer, e trae sostentamento dal lavoro nelle discoteche. Legate da un affetto profondo, da una vera e propria sorellanza, le due donne sono mondi solo apparentemente diversi, in realtà sono due facce della stessa medaglia, ma la solidarietà reciproca non sempre basta a lenire le difficoltà materiali della loro vita.

 

 

Curiosità

  • Daniele Vicari dopo aver diretto alcuni documentari e il cortometraggio Morto che parla (2000) debutta nel 2002 con Velocità massima, suo primo lungometraggio di fiction per il grande schermo, seguito da L’orizzonte degli eventi (2005), Il passato è una terra straniera (2008) e Diaz – Don’t Clean Up This Blood (2012). I crediti di Vicari includono anche i documentari Il mio paese (2006) e La nave dolce (2012). Ha contribuito inoltre a fondare la Scuola Regionale di Cinema Gian Maria Volonté di cui attualmente è Direttore Artistico
  • Il film è stato premiato al Bari International Film Festival 2017 con il Premio Alberto Sordi al Miglior attore non protagonista a Francesco Acquaroli.
  • Il film è interpretato da Isabella Ragonese e Francesco Montanari, due attori molto amati da Vicari e che il regista aveva già in mente durante la stesura della sceneggiatura. La scelta del ruolo di “Vale” è arrivata invece dopo una lunga sessione di provini e l’incontro tra Isabella Ragonesa ed Eva Grieco che hanno mostrato da subito un grande empatia reciproca.

 

Note di regia

 

IL FILM

Sole cuore amore è un film semplice, come il verso della canzone da cui è tratto il titolo, come semplici sono le esistenze di cui racconta la storia. La vita quotidiana di milioni di persone che non ricevono sicurezze dall’appartenenza sociale è invece molto difficile, qualche volta persino impossibile. Sole si è rivelato così un film più complicato da realizzare di quanto pensassi inizialmente. La quotidianità rischia di apparire insignificante o meno interessante della messa in scena di sparatorie, tossicodipendenze, violenze e degrado portate all’esasperazione spettacolare. Quando invece la vera tragedia della nostra epoca risiede nel senso d’impotenza generale che ci attanaglia e, per una sempre più larga fascia della popolazione, nell’impossibilità di realizzare obiettivi minimi. Mi sono accorto subito, già il primo giorno di set, che uno sguardo troppo interno a questa tragicità del quotidiano avrebbe rischiato di divenire osceno, e se al contrario fosse restato troppo distante, sarebbe divenuto inefficace. Ho quindi cercato una giusta distanza, senza però perdere empatia con le persone delle quali racconto la storia. Parlo di persone perché quelli che nel film sono i miei personaggi nella vita reale sono le persone, appunto, a me più care: mia madre, mia moglie, mia sorella, mia figlia, i miei amici e amiche della vita… è di loro che ho parlato a lungo con le attrici e con gli attori. In questo senso Sole cuore amore è un film molto intimo, mi riguarda profondamente.

 

LUOGHI E ANIME

Ad apparente contrasto con questa intimità, ho pensato di raccontare i luoghi meno identificabili di Roma e del suo hinterland, perché il 90% degli abitanti della metropoli vive e frequenta questi luoghi all’apparenza anonimi, molto lontani dalle aree monumentali: la metropolitana, le strade trafficate, i bar e i locali stilizzati fino all’ossessione, luoghi non-luoghi ormai praticamente identici da Roma a Barcellona a Bucarest a Città del Messico. Credo che le vicende raccontate nel film, che mescolano fantasia, cronache e vite vissute, non siano confinabili a Roma. In tutto il mondo gli esseri umani si dibattono in una strenua lotta contro la più assoluta precarietà,contro incertezze che spaventano. Come può il cinema, seppure in punta di piedi e con rispetto, non occuparsene? [Daniele Vicari]

 

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del musicista e sassofonista Stefano Battista. I crediti di Battista includono colonne sonore per il dramma Ora e per sempre (2004) e il documentario biografico sul poeta e scrittore Erri De Luca, La musica provata (2014).

[quote layout=”big” cite=”Daniele Vicari – Regista]Anche l’incontro con Stefano di Battista è nato durante il seminario per attori alla Scuola Volonté. E’ stato folgorante per i ragazzi e per me. Quell’incontro c’entra qualcosa con il desiderio che mi ha spinto a scrivere il film, perché il lavoro sull’improvvisazione e scrittura fatto con gli allievi attori, è stato completato nello studio di Stefano, che con i suoi giovanissimi musicisti ci ha fatto entrare nella propria officina creativa, e tutti abbiamo visto dove è incastonato il nocciolo della improvvisazione jazzistica quando Stefano ha realizzato le musiche di UnoNessun o all’impronta. Quel suo modo di suonare il sax, così passionale e allo stesso tempo perfetto, elegante, ha fornito fin da subito la chiave per interpretare la città un po’ astratta nella quale è ambientato il mio racconto, trascendendo la Roma che tutti conosciamo e facendola diventare qualunque metropoli di qualunque parte del mondo.E così, scrivendo la sceneggiatura, come mi è capitato di vedere Isabella e Francesco nei personaggi di Eli e Mario, allo stesso modo ho sentitola musica di Stefano: il continuo viaggiare di Eli nella mia testa ha avuto immediatamente l’impronta di un magnifico blues che Stefano, con Fabrizio Bosso, ha suonato tante volte sui palchi di mezzo mondo. Infine, quando siamo andati in studio per registrare la musica, al bel gruppo di Stefano si è aggiunto Rava. Vedere Stefano di Battista e Enrico Rava suonare per il mio film, è stato come vivere un sogno a occhi e orecchie bene aperti.[/quote]

 

 

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