Pacific Rim: Recensione in Anteprima
Un lustro senza vedere suoi film, dopo progetti prima annunciati e poi svaniti. Ma ora Guillermo Del Toro è realmente di nuovo tra noi. Grazie a Pacific Rim!
5 anni senza un suo film. Archiviato il sottovalutato Hellboy: The Golden Army, uscito nel 2008, Guillermo Del Toro non ha fatto altro che collezionare ed accarezzare i progetti più disparati. Da Lo Hobbit a Le Montagne della follia, tutti largamente naufragati ed affiancati da varie produzioni, spesso e volentieri di successo. Fino all’annuncio di un anno e mezzo fa. Perché l’acclamato regista messicano, Premio Oscar con Il Labirinto del Fauno, si preparava a tornare in sala con un titolo ‘inedito’, ed originale. Pacific Rim.
Hype immediatamente alle stelle, visto il tema trattato, in grado di dar vita ai leggendari Kaijū, colossali “mostri” del cinema giapponese. Ed è proprio a questa cultura a cui Del Toro si è platealmente ‘ispirato’, dando vita al più clamoroso omaggio hollywoodiano al mondo dei manga e degli anime. Il risultato, inutile girarci attorno, è sbalorditivo.
Riuscire a realizzare qualcosa di ‘nuovo’ e di ‘mai visto’, nel cinema fantastico di oggi, è pressocché impossibile. Negli ultimi 20 anni abbiamo ammirato credibili dinosauri (Jurassic Park), mostri nuclearizzati (Godzilla) e robottoni alieni alti quanto un grattacielo (Transformers). Provare ad unire tutto ciò in un unico progetto poteva sembrare tanto affascinante quanto folle e rischioso, perché perennemente sul limite del ridicolo e dell’involontariamente ‘trash’. Peccato che Guillermo Del Toro e l’autore del soggetto Travis Beacham siano riusciti nell’impresa. Perché Pacific Rim è certamente testosteronico e spaccone, ma anche qualitativamente ‘alto’, dal punto di vista registico, cupo, apocalittico e travolgente, per quanto mastodontico, fantascientifico ed accurato nella sua realizzazione.
Intrattenimento puro, potremmo definirlo. Un blockbuster dalla testa ai piedi, talmente ben ideato da saper alternare scene di pura distruzione, spesso anche caotiche, a momenti dal grande tasso emotivo, immancabilmente ‘spinti’ dalla roboante colonna sonora di Ramin Djawadi. La trama, sfacciatamente fantascientifica e per questo ‘liberata’ da ipotetiche e necessarie spiegazioni logiche di tipo scientifico, tecnologico ed ‘evolutivo’, vede la Terra invasa da mostruose creature, i Kaiju, in arrivo da un ‘portone spazio-temporale’ in grado di unire due mondi. Il nostro, e quello di questi giganteschi ‘dinosauri’, pronti a distruggerci. Per combatterli, l’umanità progetta un’arma speciale. Ovvero degli enormi robot, chiamati Jaegers, controllati simultaneamente da due piloti le cui menti sono collegate da un ponte neurale. Un mostro per distruggere un mostro, in conclusione, prima che la Terra venga del tutto colonizzata, e rasa al suolo…
Preso a piene mani dal mondo dei manga e degli anime, Guillermo Del Toro ha avuto la capacità di tramutare in immagini una storia così apparentemente ridicola da far probabilmente tremare qualsiasi produttore dotato di buon senso. La forza visiva del regista messicano, più e più volte espressa in 20 anni di carriera e qui ancora una volta ‘fotografata’ dall’immenso Guillermo Navarro, ha però giocato d’anticipo, garantendogli una fiducia quasi incondizionata dalla Legendary Pictures, oltre ad un centinaio di milioni di dollari di budget. Evitati grandi nomi di rilievo, Del Toro ha preso quella montagna di soldi per dar vita ad un kolossal, dotato di azione, sentimenti, spettacolo, tracce ambientaliste (la fattibilità dell’invasione aliena è figlia del nostro inquinamento, che ha reso il Pianeta a loro ‘digeribile’) e grandissimi momenti registici, tra straordinari ricordi d’infanzia di una giovane e brava co-protagonista (salto temporale dall’enorme forza visiva) e un ferreo ma intenso Idris Elba, immancabile ‘eroe’ pronto a tutto, pur di arrivare a concludere con successo la propria missione.
Al suo fianco l’affascinante inglese Charlie Hunnam, 33enne finalmente pronto ad esplodere anche negli Usa, il simpatico Charlie Day, nei panni dell’immancabile scienziato un po’ pazzo e curioso a cui affidare i momenti ‘comici’ della pellicola, e un Ron Perlman imperdibile, nel ruolo di un trafficante di organi di Kaiju. Alle spalle di un cast così solo apparentemente ‘leggero’ effetti speciali da mozzare il fiato ed una scenogriafia sontuosa, in grado di unire una visionaria e futuristica Hong Kong alle viscere fosforescenti dei mostri spaziali, da perlustrare come se fossimo in un mondo alieno, passando per le lunghe distese oceaniche, pronte a diventare terreno di scontro tra giganti.
Perfetto nei tempi, subito incalzante, ottimamente riconvertito (finalmente un 3D visibile, credibile, sensato) e volutamente a cavallo dell’azione, che da subito (con un perfetto ‘prologo-spiegone’) parte in quarta senza mai lasciarti andare, Pacific Rim ha il pregio di ‘spiazzare’, perché lontano mille miglia dai cugini di Michael Bay, così sfacciatamente patriottici e ripetitivi da risultare alla fine indigesti, ma anche dai tanti sci-fi nati negli ultimi anni, dichiaramente e volutamente ‘seri’, e per questo sempre un po’ troppo sicuri di se’, finendo così per mettere in risalto gli immancabili difetti (anche qui presenti, leggi dialoghi e vacuità di alcuni personaggi). Per i tanti ragazzi degli anni 70 ed 80 cresciuti ad anime e manga (vedi Neon Genesis Evangelion), il film probabilmente ‘di una vita’, perché così fedele, orientato ed ‘ispirato a…‘ da far quasi commuovere, in un’apoteosi di action, credibile, stupefacente ed esaltante, che ad Hollywood, non ce ne vogliano i fan dei robottoni di Bay, non si vedeva da tempo. Per questo, in attesa del più che scontato e ‘necessario’ Pacific Rim 2, possiamo finalmente esclamarlo: bentornato Guillermo.
Voto di Federico: 7,5
Voto di Gabriele: 7
Pacific Rim (Usa, fantascienza, 2013) di Guillermo Del Toro; con Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day, Ron Perlman, Robert Kazinsky, Max Martini, Clifton Collins Jr., Burn Gorman, Diego Klattenhoff, Larry Joe Campbell, Brad William Henke, Heather Doerksen, Jake Goodman, Robert Maillet, David Richmond-Peck, Joe Pingue, Phi Huynh, Neil Whitely, Justin Major, Sharlto Copley, Michela Foresta – uscita giovedì 11 luglio 2013 – qui il trailer italiano